Seguici su

Esclusive

Giana Erminio, Stuckler si racconta: “Sono uscito dalle difficoltà grazie alla fede e credendo nel mio valore”

L’attaccante della Giana Erminio, David Stuckler, si concede a una lunga chiacchierata tra passato, presente e futuro.

Pubblicato

il

David Stuckler Giana Erminio
David Stuckler Giana Erminio (Credit: Luca Bozzetti)

L’attaccante della Giana Erminio, David Stuckler, si concede a una lunga chiacchierata tra passato, presente e futuro

Nel grande libro della storia del calcio, alla voce “annate storiche” c’è sicuramente una pagina dedicata a quella appena conclusa dalla Giana Erminio. La compagine di Chiappella è stata si eliminata dalla Ternana ai playoff e battuta in finale di Coppa Italia Serie C dal Rimini ma, i ragazzi in maglia bianco-azzurra, (il 54esimo monte ingaggi su 60 squadre) hanno compiuto un vero e proprio miracolo sportivo.

In una stagione straordinaria per la comunità, la società e la squadra ha brillato la stella di David Stuckler: il centravanti danese, arrivato in prestito dalla Cremonese ha disputato un primo anno tra i pro da protagonista ed ora si racconta tra passato, presente e futuro.

David Stuckler Giana Erminio

David Stuckler Giana Erminio (Credit: Luca Bozzetti)

La famiglia, la Danimarca ed il calcio

David Gharabaghi Stuckler nasce a Herlev, in Danimarca, il 7 ottobre 2004 da papà iraniano e mamma austriaca. È il fratello più piccolo dopo il primogenito Daniel, e la sorella, proprio da lì inizia la sua storia: “Daniel è stato un calciatore professionista (ha debuttato a 17 anni con la maglia del Brøndby ed è tuttora il sesto esordiente più giovane nella storia del club ndr) qui in Danimarca e, da subito, mi ha trasmesso la passione per il calcio”.

Dopo aver iniziato con buoni risultati nella squadra del proprio paese, arriva la chiamata del Nordsjaelland in cui muove i primi passi nel mondo del calcio. Poi il passaggio all’AB e, in età adolescenziale l’approdo all’Akademisk in cui sigla 23 gol in 25 presenze in U19 attirando le attenzioni di diversi club.

L’arrivo in Italia

Il centravanti della Giana racconta: “Ero seguito da quello che, tuttora è il mio procuratore (passato all’agenzia Raiola ndr) Nyma Modir e mi ha parlato di diverse squadre italiane interessate, ho fatto il provino per lo Spezia, poi uno per il Genoa, uno per il Bologna e, infine, alla Cremonese”. La società del patron Arvedi investe dunque, tre stagioni fa, su un promettente attaccante proveniente dalla Danimarca. Una scelta più che azzeccata visti i risultati ottenuti e la crescita esponenziale dell’attaccante.

Stuckler Cremonese

David Stuckler Cremonese (Credit: Luca Bozzetti)

L’adattamento a Cremona

Da Herlev a Cremona, però il passo non è breve, soprattutto se hai 17 anni e vedi il tuo mondo completamente capovolto. David ricorda i primi giorni in Italia così: “Arrivare qua è stato difficile, lasciavo casa mia, la mia famiglia e mi spostavo in un paese di cui non conoscevo la lingua, le abitudini, gli usi e i costumi, in cui mi sono dovuto integrare. Mi ha aiutato tanto imparare subito l’italiano”. Continua: “Anche in campo il primo anno non è stato facile. Per il ritmo e tutto quello che il calcio italiano richiede. Devo ringraziare i miei compagni, mister Pavesi, Luca Colombara e l’ex direttore Giovanni Bonavita, tutte persone che hanno aiutato e facilitato il mio adattamento. A Cremona mi sono trovato bene con tutto, centri, convitto, società e, questa condizione, ha influito sulle prestazioni in campo”.

L’attenzione si sposta poi sulle differenze tecniche e tattiche che il 19 della Giana ha colto tra la Danimarca e il nostro paese sul campo da gioco: “Ci sono tante cose diverse. In Italia è  più importante vincere già dalle giovanili, c’è molta più competizione e il focus è centrato sulla tattica”. Prosegue portando il discorso sulla questione giovani: “In altri paesi, come il mio, è forse più facile emergere per un ragazzo, l’attenzione è più sul percorso di crescita che un giovane deve fare per raggiungere il proprio potenziale, questo non vuol dire che non si voglia puntare alla vittoria ma, che c’è più pazienza e tempo di crescere”.

Stuckler studia dai suoi idoli

In materia di attaccanti David cita due eccellenze del ruolo notandone le differenze: “Il mio giocatore preferito è sempre stato Luis Suarez. Lo considero uno dei 9 più forti di sempre, fa tanti gol ma ne fa anche di molto belli ed è sempre un supporto per la squadra anche in termini di assistenze per i compagni”. Si sposta poi su un altro nome: Haaland come prima punta è una ‘bestia’ e fa paura ai difensori. È più un nove puro, magari meno tecnico ma ha fame e cattiveria di far gol, una caratteristica che vorrei interiorizzare”.

Gol, a grappoli, che David aveva segnato già nella prima annata in grigiorosso (17 reti e tre assist in 28 presenze) ma, che ha fornito soprattutto, nella stagione 2023/24, quella in cui la Cremonese, come un rullo compressore, ha dominato la Primavera 2 vincendo il campionato e, quella in cui Stuckler è stato assoluto protagonista con 31 gol ed 11 assist in 30 presenze tra Coppa Italia, Campionato e Supercoppa.

Una stagione che, il centravanti danese, racconta con il sorriso: “Un’annata storica. Una squadra importante e un gruppo bello dentro e fuori dal terreno di gioco, che il direttore Stefano Pasquinelli ha costruito in maniera impeccabile. Capisce di calcio ed è un’ottima persona e, che mister Elia Pavesi, ha guidato alla perfezione dalla panchina”.

Il rapporto con Della Rovere e Gabbiani

In quella stagione David ha avuto due partner d’attacco d’eccezione: Guido Della Rovere e Giacomo Gabbiani: “Sia Guido che Jack avevano qualcosa di speciale, ci capivamo a memoria ed è sempre stato facile giocare insieme. Sono due fenomeni con cui ho giocato e, con cui spero di condividere ancora il campo in futuro”.

In questa stagione non è stata una rarità vedere David sugli spalti del “Soldi” a tifare per gli ex compagni e proprio sul capocannoniere del campionato Primavera David ha la sua visione: “Giacomo ha sempre avuto il vizio del gol, quest’anno  si è preso un ruolo importante, è diventato consapevolmente un leader sia tecnico che umano ed è migliorato tanto sotto tutti gli aspetti”.

L’arrivo a Gorgonzola e gli hobby

Dopo la firma sul contratto biennale (con opzione di rinnovo di altri due anni) che lo lega alla Cremonese dalla scorsa estate, David ha scelto la Giana Erminio e Gorgonzola per cominciare il proprio percorso nel mondo dei grandi. Una settimana prima della firma, inoltre, nell’amichevole al “Soldi” David aveva messo a segno una doppietta proprio contro la sua futura squadra.

Racconta così l’approdo in C ed alla Giana: “Quando sono arrivato a Gorgonzola ho notato da subito un ambiente sereno, che sembra nato per far crescere al meglio i giovani. Giocatori, direttori, mister, compagni e tifosi mi hanno fatto sentire a casa dal primo minuto e dato la fiducia per esprimermi al massimo”.

Stuckler Giana Erminio

David Stuckler Giana Erminio (Credit: Luca Bozzetti)

Continua spiegando ciò che si era prefissato ad inizio stagione: “Sapevo che sarebbe stato difficile il primo anno con i grandi ma, allo stesso tempo, ho sempre creduto nelle mie qualità. L’obiettivo era arrivare a quota 15-20 gol e, grazie a Dio li ho raggiunti”. La stagione di David infatti, recita 16 gol e due assist in 45 gettoni in campo.

L’attaccante continua poi l’analisi sull’annata appena conclusa e ci tiene ad un ringraziamento: “A livello collettivo abbiamo disputato una finale di coppa e siamo arrivati ai quarti di finale nei playoff. Al primo anno sono esperienze di crescita. È stata davvero scritta la storia, l’obiettivo iniziale era salvarci ma, da gennaio, nemmeno rendendocene davvero conto, abbiamo iniziato un percorso straordinario”.
Chiosa: “Volevo dire grazie alla dirigenza, ai compagni e a mister Andrea Chiappella che mi hanno dato fiducia dentro e fuori dal campo e mi hanno aiutato a crescere”.

Stuckler si congeda dai tifosi della Giana Erminio. Futuro grigiorosso?

Stuckler, la fede e il futuro

Ma oltre al calcio? David risponde così: “Prego tanto, quando sono arrivato in Italia stavo attraversando un periodo difficile. Dio mi ha aiutato trovo il mio valore in lui e so che non devo mai dubitare. Ma dare il massimo ed il resto viene da lui”. Prosegue: “Fuori dal campo mi piace godermi il tempo libero con la mia fidanzata e gli amici ma anche stare a casa a riposarmi. Sono un ragazzo tranquillo a cui piace passare il tempo libero con gli affetti più cari”.

Chiusa la parentesi Giana a fine mese David tornerà a Cremona e il futuro lo vede così: “Ora stacco un attimo. Il mio procuratore sta lavorando. Sono sotto contrato con la Cremonese e domenica farò il tifo dal divano nella finale playoff, a mercato inoltrato vedremo, sono aperto a tutto se ho possibilità di giocare e crescere”. Lui non l’ha detto, ma anche di far gol..

RIPRODUZIONE CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE MONDOPRIMAVERA.COM

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *