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Mazzara, dal baratro infortunio alla sorpresa Como. L’agente: “Talento incredibile, è molto legato a Fabregas”

Ai nostri microfoni, l’agente Carlo Alberto Belloni ha parlato di Cristian Mazzara, della sua crescita a Como e del rapporto con Fabregas.

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Cristian Mazzara è il nuovo che avanza in casa Como. Investire sul settore giovanile è parte della filosofia dei lariani, concentrati sui talenti del domani. Il classe 2007 è uno tra questi. Da sempre abituato a giocare con ragazzi più grandi, lo scorso anno ha vissuto un rollercoster di emozioni. Dopo essersi messo in mostra in Primavera sotto la guida di Fabregas, a causa di un brutto infortunio ha dovuto concludere anzitempo il proprio campionato. Un colpo durissimo che però non ha steso Mazzara, il quale è ripartito più forte di prima. Esterno d’attacco che all’occorrenza può essere impiegato anche come seconda punta, con 9 reti e 9 assist in 25 presenze è stato tra i protagonisti del Como, eliminato dal Napoli in semifinale playoff di Primavera 2. Noi di Mondoprimavera abbiamo intervistato Carlo Alberto Belloni, agente che cura gli interessi del classe 2007. Con lui abbiamo parlato della stagione vissuta e non solo.

Cristian Mazzara

Mazzara, Como e il trauma infortunio

Quali sono le caratteristiche che distinguono Mazzara dentro e fuori dal campo?

“Cristian ha un talento incredibile e con una dote nel piede sinisro rara. Nonostante abbia avuto un rallentamento lo scorso anno a causa di un brutto infortunio legato alla rottura del crociato, è riuscito a rialzarsi e ad imparare molto. Dopo questa esperienza sfortunata ha appreso l’importanza del lavoro quotidiano e della prevenzione. Ha fatto un campionato da protagonista e insieme alla squadra ha raggiunto ottimi risultati”. 

L’infortunio è stata per lui un’opportunità di crescita o solo un brutto stop da dimenticare?

Ricordo ancora che io e lui eravamo insieme il giorno in cui ha scoperto l’entità dell’infortunio. Dopo aver effettuato la risonanza infatti, abbiamo letto insieme il referto.Gli ho detto che da quel momento dipendeva tutto da lui e che sicuramente quest’esperienza avrebbe potuto renderlo più forte. L’ho subito spronato, ribadendogli che come da questa sventura potesse apprendere tante cose. Grazie all’impegno e alla costanza è riuscito a recuperare al 100%”.

Futuro e l’importanza della crescita

Quali sono i piani per il suo futuro? Da sottoetà ha fatto molto bene…

“Dobbiamo parlare ancora con il Como. Detto ciò abbiamo un ottimo rapporto con il Como: ci sono valide possibilità di continuare insieme. Allo stesso tempo però non nascondo che il calciatore abbia già rubato l’occhio di diverse società”. 

Sebbene non stiamo parlando di un classe 2007, quello concluso è stato il secondo anno di Mazzara in Primavera: in che modo il ragazzo sta vivendo questo percorso?

“In maniera molto serena. A lui piace giocare a calcio e stare all’interno di questo ambiente, sia a livello di allenamenti che di spogliatoio. Ha trovato un giusto equilibrio anche grazie al rapporto che ha costruito con in me questi anni. Sono molto attento alla crescita dei giovani: l’importante è fare un passo alla volta, senza bruciare le tappe. A mio parere ha un talento importante e ha tutte le carte in regola per fare bene, ma dipenderà tutto dall’approccio mentale che avrà”.

Cristian Mazzarra

Mazzara, fattore Fabregas e un aneddoto

Che esperienza è stata per lui avere come allenatore Cesc Fabregas?

“Lui è molto legato a Fabregas. La scorsa stagione è rimasto soprattutto perchè in Primavera c’era lui come allenatore. Cristian, sotto la sua guida, non si è mai risparmiato, facendosi sin da subito notare dal mister. Anche la mentalità ha fatto la differenza: Mazzara gioca sempre per vincere, per fare gol, per saltare l’uomo e dimostra sempre grande competitività”.

Un aneddoto particolare sul suo assistito?

Quando l’ho conosciuto di persona, eravamo a cena io, lui e sua madre. Lui portava un cappellino e mi guardava con un’aria di sfida. Ad un certo punto decido di rompere il ghiaccio e gli faccio capire di essere dalla sua parte. Dopo questo momento iniziale, si è creata una buona affinità tra noi. Adesso abbiamo un bel rapporto che è cresciuto nel corso degli anni. Di base c’è sicuramente stima reciproca e fiducia. Gli voglio molto bene”.

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