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Castorina: “Entella modello di crescita dei giovani. Meucci, Carbone e non solo: i segreti della Primavera”

A tutto Castorina, l’ex allenatore dell’Entella ci raconta il mondo Virtus in vista della sfida col Napoli

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Gianpaolo Castorina

A tutto Castorina, l’ex allenatore dell’Entella ci raconta il mondo Virtus in vista della sfida col Napoli

Un appuntamento con la storia. Domani l’Entella affronterà in trasferta il Napoli nella finalissima dei playoff di Primavera 2. Una sfida che di certo non si preannuncia semplice, contro una formaziona attrezzata e che avrà dalla sua il fattore campo. In questa stagione i liguri però hanno dimostrato di non arrendersi mai, superando tanti ostacoli. Dopo aver chiuso la stagione regolare al terzo posto, alle spalle delle corrazzate Parma e Como, i ragazzi di Meucci hanno eliminati Ternana e Ascoli ai calci di rigori. Sebbene non partissero con lo status di favorita, i biancocelesti adesso vogliono sognare fino alla fine.

L’Entella è un club in grado di trasferire ai calciatori spirito di sacrificio e adattamento”: parola di Gianpaolo Castorina, uno che la realtà di Chiavari la conosce molto bene. Dopo aver concluso la carriera da calciatore, dal 2010 al 2020 ha lavorato all’interno del vivaio della società ligure, allenando anche la Primavera. Qui ha avuto l’opportunità di far crescere di diversi giovani che adesso militano in Serie A o comunque tra i professionisti, come Zaniolo e Dany Mota. Ai microfoni di MondoPrimavera, Castorina ha parlato del percorso dell’U19 in questa stagione e non solo.

Gianpaolo Castorina

Castorina, Entella e i segreti della crescita

Quando ha smesso con il calcio giocato, come mai hai deciso di intraprendere la carriera da allenatore? La sua prima esperienza è stata all’interno di un settore giovanile…

Lavorare con i giovani è stato sempre un desiderio che ho coltivato dentro di me. Da calciatore, l’esperienza maturata nel vivaio del Milan, mi ha formato in maniera eccellente, sia dal punto atletico che tecnico. Arrivato a fine carriera, mi sono posto come obiettivo quello di portare e trasferire la mia esperienza ai ragazzi più giovani”.

Lei l’Entella la conosce molto bene…

“Ai tempi in cui giocavo a Chiavari (2007-2010, ndr), la squadra militava in Eccellenza. Il presidente Antonio Gozzi ha portato delle idee innovative e geniali, ma soprattutto una grande volontà di crescere costruendo negli anni una società fantastica. Non a caso oggi l’Entella è circondata da uno staff dirigenziale che lavora insieme da più di 15 anni. Dunque, quando ho appeso gli scarpini al chiodo, i biancocelesti mi hanno dato la possibilità di lavorare nel settore giovanile”.

I giocatori passati da Chiavari e il rendimento della Primavera

A Chiavari ha lavorato con diversi calciatori che adesso militano tra i professionisti…

“Ho avuto la fortuna di lavorare con giocatori di primissima fascia come Zaniolo e Dany Mota. Loro saltano un po’ più all’occhio perchè hanno raggiunto la Serie A. A questi aggiungerei anche Bonini, Meazzi e Lipani, che si stanno affermando in categorie importanti. Devo di dire che ho seguito con passione anche la carriera di Francesco Puntoriere, talento che ha le capacità di arrivare tra i professionisti. Lorenzo Ferrante e Manuel Di Paola invece non sono stati sicuramente premiati abbastanza per quelle che erano le loro reali qualità”. 

Un giudizio sul lavoro portato avanti quest’anno in Primavera?

“L’Entella è da sempre una realtà focalizzata sia sulla prima squadra che sulla crescita del vivaio. In Primavera è stato fatto un ottimo lavoro di scouting, con molti ragazzi che hanno fatto la trafila del vivaio biancazzurro. Oltre a questo, sottolinerei l’ottimo lavoro che è stato fatto sia dall’allenatore che dallo staff. L’Entella è un club in grado di trasferire ai calciatori spirito di sacrificio e adattamento.  Con mister Massimo Melucci ho condiviso una parte importante del mio percorso. Innanzitutto, stiamo parlando di una persona con un grande spessore umano per allenare dei ragazzi a livelli alti. Inoltre, ha delle competenze tecnico e tattiche veramente importanti. L’allenatore secondo me è un tassello fondamentale per la maturazione dei giovani e lui sotto questo aspetto è una garanzia”. 

Virtus Entella esultanza

Virtus Entella esultanza

Sogno Primavera 1 e i talenti biancocelesti

Che importanza avrebbe ottenere la promozione in Primavera 1?

Per ciò che concerne lo scouting e la scelta di un calciatore, una squadra che la possibilità di partecipare al massimo campionato giovanile ha maggiore appeal rispetto ad una società che milita in un campionato inferiore. Va anche detto che l’Entella è un caso a parte. A livello di idee e istruttori, non è seconda a nessuno”.

Un giovane che attirato la sua attenzione?

In Primavera 2 ci sono giocatori veramente interessanti, nonostante qualcuno erroneamente possa pensare che in questo campionato si trovino talenti di “seconda fascia”. I biancazzurri hanno un attaccante promettente come Matteo Carbone, i quale ha segnato 19 reti. Un altro profilo valido è il classe 2005 Embalo. Occhio anche a capitan Tommaso Lagomarsino, che quest’anno ha fatto bene”.

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