Viganò saluta il Sassuolo: nuova avventura in D per il 2006

Calciomercato Sassuolo, Viganò al Vado: i dettagli

Il giovane portiere classe 2006, Lorenzo Viganò, lascia il Sassuolo per iniziare un nuovo capitolo della sua carriera. È arrivata l’ufficialità del suo trasferimento a titolo definitivo al Vado, formazione ligure attualmente impegnata nel campionato di Serie D. Una nuova sfida che rappresenta un momento chiave nel percorso sportivo del talentuoso estremo difensore.

Dalla cantera neroverde alla prima squadra

Viganò approda al Sassuolo nel 2020, proveniente dal settore giovanile del Senigallia. In Emilia ha seguito tutto il percorso formativo previsto dal vivaio neroverde: ha iniziato con l’Under 15 e, anno dopo anno, è riuscito a conquistare la fiducia degli allenatori, scalando le categorie fino ad arrivare stabilmente in Primavera.

Protagonista in Primavera e in Youth League

Durante la sua esperienza con la Primavera del Sassuolo, Viganò ha accumulato un buon numero di presenze, mostrando continuità di rendimento e grande affidabilità tra i pali. Le sue prestazioni non sono passate inosservate nemmeno in campo internazionale: ha infatti avuto l’opportunità di difendere la porta neroverde anche in UEFA Youth League, competizione che gli ha permesso di confrontarsi con i migliori talenti europei della sua età.

Il salto tra i “grandi”: l’occasione chiamata Vado FC

Il trasferimento al Vado rappresenta la prima vera esperienza nel calcio dei “grandi” per Viganò. Passare dalla Primavera a una prima squadra, seppur in Serie D, è un passaggio fondamentale nella crescita di ogni giovane calciatore. Nel club ligure, il portiere avrà la possibilità di misurarsi con un calcio più fisico e competitivo, dove ogni partita conta e l’intensità è decisamente più elevata.

Un nuovo inizio per crescere e affermarsi

Per Lorenzo Viganò questa nuova avventura rappresenta un banco di prova importante, ma anche una grande opportunità per dimostrare il proprio valore in un contesto senior. Il Vado punta su di lui per rinforzare il reparto arretrato e dare solidità alla rosa in vista della prossima stagione. Il talento c’è, ora serviranno lavoro, dedizione e mentalità per fare il salto di qualità.

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