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Vavassori, questione di progetto: niente Serie B e la C con l’Atalanta U23 gli va stretta…

Dominic Vavassori rimane nell’orbita dell’Atalanta U23: bloccato il trasferimento in Serie B, ma ora serve un apprendistato in prima squadra.

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Vavassori Atalanta Primavera
Vavassori Atalanta Credit foto: M.C.

Dominic Vavassori: niente Serie B, ma per crescere serve la prima squadra

L’Atalanta blocca nelle ultime ore di mercato il trasferimento di Dominic Vavassori: il fantasista classe 2005 era promesso sposo della Juve Stabia in Serie B, ma la “Dea” ha preferito tenerlo attorno alla propria orbita. Per ora, le risposte non hanno tardato ad arrivare, con una potenza detonante: tripletta con l’U23 contro il Casarano. Eppure, c’è la netta sensazione che la Serie C gli stia stretta: c’è bisogno forse di un po’ di fiducia da parte di Ivan Juric, per regalare delle prospettive più ambiziose ad uno dei prospetti più interessanti del vivaio bergamasco.

Vavassori-Vlahovic: la “doppia V” divisa nelle scelte

Così vicini, così lontani. Insieme hanno scritto pagine importantissime per l’U23 dell’Atalanta: dynamic duo ad altissima intensità tecnica, che ha lasciato il segno anche in Primavera 1 con una stagione in combinata da 30 gol 9 assist nel 23/24, prima del salto verso la Serie C. Campionato diverso, tono fisico e attenzioni difensive molto più stringenti, eppure i due imprimono il proprio marchio a fuoco.

Il nativo di Bergamo trova linfa vitale galleggiando intorno alla prima punta, confezionando 4 assist e trovando i pali in 9 occasioni. Il serbo invece ringrazia il compagno che lo manda spesso in porta per incrementare il suo bilancio personale, alla fine dell’anno arricchito da 19 centri ma anche da 5 passaggi vincenti. Entrambi infine, alzano il livello ai playoff: fiammate da 8 timbri 2 offerte ai compagni in 5 partite.

Due scelte agli antipodi

In sostanza, l’apprendistato in Serie C aveva ampiamente certificato come la coppia della “doppia V” fosse pronta ad una situazione ancora più competitiva. Eppure, in questo caso l’Atalanta ha scelto per la diversificazione delle strategie: Vlahovic parte in direzione Serie B, vestendo il bianconero dello Spezia, mentre Vavassori resta all’Atalanta. Da capire ora quale dimensione verrà riservata al fantasista classe 2005: sarà un’altra stagione di purgatorio in C, oppure per lui si aprirà una finestra verso la prima squadra? 

Il secondo scenario è complicato, ma non impossibile: tra le tante variabili da inserire nell’equazione troviamo la densità di opzioni che Juric ha già in trequarti. In quella zona di campo c’è infatti il traffico dell’ora di punta: troviamo Samardzic, Maldini, Sulemana, De Ketelaere, Lookman (qualora venisse reintegrato), infine all’occorrenza il duttile Pasalic.

Nomi ingombranti, tra i quali il diciannovenne dovrà sgomitare per ritagliarsi uno spiraglio tra i grandi. Rasoio di Occam: a volte, la soluzione più semplice è anche quella più plausibile. E allora viene automatico collegare la permanenza del “figliol prodigo” ad un’altra annata in Serie C, nonostante abbia già ampiamente dimostrato che quel campionato non aderisca più alle sue ambizioni.

E infatti, la risposta al dietrofront sulla trattativa che lo avrebbe portato in B arriva immediatamente. Lasciando parlare il campo, il talento e quel destro che fa cantare il pallone. Tripletta e assist alla seconda uscita stagionale, nel contesto di un tennistico 6-3 contro il Casarano. 

Vavassori: come conquistare Juric?

Volete una risposta secca e concisa? Non è facile, in primis per l’elemento delle tantissime alternative nella zona di campo preferita dal fantasista. In più, c’è anche da combattere con l’indole di un allenatore che ripone poca fiducia nelle rotazioni: individuati i suoi senatori, il croato è riluttante alle variazioni sul tema, riducendo all’osso i cambi di formazione.

Eppure, se c’è qualcuno in grado di spezzare la catena, quello è proprio Vavassori: basterebbe aggregarlo con continuità alla prima squadra, per accorgersi di un talento che è di un’altra pasta. Rapidità di pensiero, visione, killer instinct, capacità di trovare l’ultimo passaggio: qualità fondamentali in un calcio che ha un bisogno cronico di ritrovare questo tipo di caratteristiche.

Credit foto: M.C.

Luca Ottaviano

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