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Morata-Como, con Fabregas un revival del Clasico: ora uniti per la caccia all’Europa

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Alvaro Morata

Morata ritrova Fabregas: cronache di un rapporto indissolubile

7 anni, 1 mese e (circa) 16 giorni dopo. La clessidra si ferma, mentre Fabregas vede scorrere gli ultimi granelli con trepidazione, in attesa che Alvaro Morata rientri nella sua vita calcistica per la terza volta, a 2602 giorni di distanza dall’ultima partita in cui hanno condiviso il campo. Un rapporto inossidabile di stima reciproca, un “dinamic duo” all’interno del rettangolo verde che ora vede evolvere la propria sinergia in un modo inedito. Da compagni di squadra a qualcosa di diverso, condividendo un obiettivo molto ambizioso.

Fabregas-Morata

L’assist di Fabregas a Morata ad Euro 2016 (screen)

Morata-Fabregas: la Liga e il Clasico da avversari

Riavvolgiamo il nastro alla stagione 13/14, la primissima interazione tra i due anche se da avversari: Fabregas, nella sua massima espressione tecnica e fisica si trovava al Barcellona; due lati diversi della luna, visto che Morata era invece agli esordi con il Real Madrid. Agli antipodi dunque, anche per ideali e colori sociali che rappresentavano: e le dissonanze continuano anche nel Clasico, lo specchio di due carriere per il momento molto distanti. Quell’anno, entrambi gli atti della rivalità storica si colorano di Blaugrana, con l’ex centrocampista che gioca 148 minuti, mentre l’attaccante calca il prato del Bernabeu per un solo minuto.

I rapporti di forza però si trasformano, diventando invece una sinergia che prima si colora del rosso tipico della casacca della Spagna. Con la “roja” condividono 10 presenze, e in due di queste arriva il primo e secondo assist sull’asse “Fabregas to Morata”: nella sconfitta per 2-1 contro la Croazia il 21 giugno 2016 e nel 6-1 contro la Corea del Sud. La coppia si ritrovata nel 17/18 al Chelsea: giocheranno insieme 51 volte, ma stavolta si invertono i ruoli: è il madrileno a servire il nativo di Arenys de Mar, nel 2-0 casalingo del 27 agosto 2017 contro l’Everton. E a coronare questo periodo di nuovo insieme, 2 trofei che scintillano nella bacheca del club londinese: la Coppa d’Inghilterra 2018 e l’Europa League 2019.

Lo spagnolo è il colpo per aggredire l’Europa?

Per chi non lo avesse ancora compreso appieno, il Como ha affondato un ulteriore morso sul mercato, per chiarire le sue aspirazioni da alta classifica. I lariani vogliono assicurarsi un posto al tavolo delle grandi, e Morata è un colpo da leggere in questo senso: non ha il killer instinct dei bomber consumati, ma sa rifinire e ricoprire quel ruolo di catalizzatore offensivo che nel gioco di Fabregas è essenziale. In sostanza, il terzo capitolo della saga “Morata-Fabregas” è sulla carta il più stimolante: dare al Como una dimensione da ampio respiro internazionale, con una finestra aperta sull’Europa che conta.

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