Calciomercato
Leoni, il futuro è adesso: Inter, Juve e Milan lo vogliono. Perché no con l’U21 agli Europei?
Il difensore Giovanni Leoni, classe 2006, brilla al Parma e attira Inter e Juventus. Valutazione in crescita e futuro da top player.

Il difensore, classe 2006, è un esempio di fiducia, continuità e crescita dei giovani: Leoni c’è per il Parma e l’Italia osserva
Di Giovanni Leoni si parla sempre di più, e non è un caso. Classe 2006, difensore centrale del Parma, alla prima stagione in Serie A ha già attirato su di sé le attenzioni di mezza Serie A e non solo. In un campionato che spesso tende a frenare i giovani, il suo è stato un impatto da veterano. Intelligenza tattica, senso della posizione, personalità e una maturità fuori dal comune: Leoni non ha bisogno di alibi anagrafici per prendersi la scena. La partita contro il Napoli ne è solo l’ultima conferma.

Giovanni Leoni
Contro i giganti, con la testa dei grandi
Al Tardini, di fronte a un attaccante come Romelu Lukaku, uno dei profili più fisici e strutturati dell’intero panorama europeo, Leoni ha risposto da leader. Nessun duello perso, nessuna esitazione. Ha saputo reggere l’urto, imponendo il suo stile fatto di forza sì, ma soprattutto di intelligenza. Chivu, nel post-gara, non ha avuto dubbi: “Voglio elogiare anche Leoni. Contro un avversario come Lukaku non ha perso un duello”. Parole che pesano, specie se arrivano da chi di difensori se ne intende.
E non è la prima volta. Già contro Vlahovic, e in altre uscite stagionali, Leoni ha messo in vetrina la stessa attitudine vincente. È il segnale di un profilo che non teme il confronto, che cresce proprio quando l’asticella si alza. Per questo oggi parlare di lui come uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano non è più un azzardo. È realtà.
L’intuizione del Parma e la corsa delle big
L’estate scorsa, in pochi avrebbero scommesso su un investimento da oltre 5 milioni per un ragazzo del 2006. Ma il Parma sì. Oggi quell’intuizione ha un nome e un valore: Giovanni Leoni, valutato già intorno ai 20 milioni di euro. E le voci di mercato non mancano. Inter e Juventus, in particolare, lo seguono con grande attenzione, pronte a dar vita a un duello serrato per assicurarsi il futuro della difesa azzurra.
Per il Parma, ora, il bivio è chiaro: cederlo al miglior offerente o costruire attorno a lui il progetto tecnico della prossima stagione? Molto dipenderà dal destino dei crociati in Serie A, ma una cosa è certa: chi prenderà Leoni, non potrà permettersi di tenerlo in panchina. Deve giocare. Come Cubarsí al Barcellona, un anno più giovane ma già colonna della difesa blaugrana, anche il classe 2006 merita un percorso di crescita costruito su minuti, responsabilità e fiducia.
Leoni, c’è anche il Milan di Tare
Negli ultimi giorni, il nome di Giovanni Leoni è finito sul taccuino di diverse big. Le sue prestazioni in campo non sono passate inosservate e in estate potrebbe anche esserci una vera e propria asta per provare a strappare il classe 2006 al Parma. Con l’Inter le situazioni potrebbero essere diverse, compreso quel Pio Esposito che tanto sta facendo bene in B con lo Spezia, e piace ai gialloblu. Privarsi del centrale, però, non è la priorità di Krause che fa del progetto giovani e della crescita dei talenti una solida base su cui poggiare il futuro del club.
Intanto, anche il Milan con Tare ha fatto una lista di giocatori per il prossimo anno e tra loro c’è anche quello di Leoni. Un salto importante il suo, pensare che un anno e mezzo fa si divideva tra Primavera e Padova in Serie C, mentre oggi è al centro delle attenzioni del mercato di Serie A. L’aspetto principale è sempre uno: il ragazzo deve giocare, qualsiasi sia la squadra e la categoria, perché un giocatore delle sue qualità e del suo talento non può essere disperso…
Europeo U21: provocazione o opportunità?
A questo punto, sorge spontanea una domanda: perché non pensare a Leoni per l’Europeo Under 21? Il gruppo di Nunziata è già definito, per gran parte. Ma qualche innesto può fare la differenza, soprattutto se si parla di un giocatore così in forma, capace di incidere anche contro avversari di altissimo livello. Accanto a nomi come Pirola, Coppola, Ghilardi, l’inserimento di Leoni non suonerebbe certo fuori luogo. Anzi. Sarebbe un messaggio forte e chiaro: chi dimostra di essere pronto, gioca. Indipendentemente dalla carta d’identità.
Giovanni, il nome di un leader
Dietro la solidità del difensore, c’è la testa di un ragazzo consapevole e determinato. Giovanni Leoni non si lascia distrarre dalle luci del momento. Lavora, studia, migliora. In campo, guida e si fa guidare, senza mai perdere la calma. A 18 anni, ha già capito cosa serve per arrivare. Ma, soprattutto, ha capito che il difficile non è arrivare: è restare. E il suo presente, oggi, è già intriso di futuro. Il calcio italiano, spesso a corto di centrali di qualità, potrebbe aver trovato un nuovo riferimento. A Parma lo coccolano, altrove lo osservano. Ma il messaggio è chiaro: il ragazzo c’è. E chi lo vorrà, dovrà credere in lui. Davvero.
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