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Genoa, Debenedetti brilla in amichevole: doppietta per restare? Vieira riflette

Debenedetti brilla in ritiro con il Genoa e segna una doppietta a Moena: Vieira riflette sul futuro dell’attaccante.

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Alessandro Debenedetti, Genoa. foto: Martin Cocciolo
Alessandro Debenedetti, Genoa. foto: Martin Cocciolo

Doppietta lampo per Debenedetti: il classe 2003 si prende la scena a Moena

Il Genoa ha inaugurato il proprio ritiro precampionato a Moena, dove resterà fino al 27 luglio. Nella prima delle tre amichevoli in programma in Trentino, i rossoblù hanno travolto il Fassa Calcio con un netto 13-0. Ma, al di là del risultato, a prendersi la scena è stato Alessandro Debenedetti. Inserito da mister Patrick Vieira nella ripresa, l’attaccante classe 2003 ha sfruttato al meglio i 45 minuti a disposizione, firmando una doppietta in pochi minuti.

Al 72′ ha sfruttato la propria stazza incornando in rete sugli sviluppi di un corner, al 76′ da rapace d’area ha controllato il pallone spalle alla porta, proteggendolo e concludendo in rete dopo una fortunata deviazione. Segnali importanti per lui in vista delle scelte del club sul suo futuro. Tra gli altri giovani hanno trovato spazio il classe 2006 Ekhator e il classe 2007 Lysionok, mentre è rimasto a riposo Venturino, ancora in attesa della prima apparizione stagionale.

Alessandro Debenedetti, Genoa. foto: Martin Cocciolo

Alessandro Debenedetti, Genoa. foto: Martin Cocciolo

Moena può essere la sua occasione: Debenedetti si gioca il futuro in rossoblù

La doppietta contro il Fassa non è solo un segnale sul campo, ma anche un messaggio chiaro per il futuro: Debenedetti vuole restare al Genoa. Reduce dalla sua prima esperienza tra i professionisti con il Mantova in Serie B, il classe 2003 sa bene che il ritiro di Moena rappresenta una chance importante per convincere mister Vieira. Il tecnico francese, del resto, ha già dimostrato nella scorsa stagione di credere nei giovani e di volerli valorizzare: un approccio che potrebbe agevolare proprio Debenedetti.

La concorrenza, però, è tutt’altro che leggera: il Grifone è attivo sul mercato alla ricerca di una prima punta e in rosa può già contare su VitinhaEkuban e sul giovane Ekhator, tutti in grado di ricoprire quel ruolo. Le amichevoli in Trentino saranno quindi in parte decisive per capire se resterà a vestire il rossoblù o se verrà nuovamente girato in prestito.

Serie B possibile tappa intermedia: crescere sì, ma senza bruciare le tappe

Se da un lato Moena rappresenta un’opportunità per guadagnarsi un posto al Genoa, dall’altro può diventare una vetrina utile per attirare l’interesse di altri club. Per Alessandro Debenedetti, infatti, trovare spazio con continuità in una rosa già ricca di attaccanti potrebbe non essere semplice. Alla luce della folta concorrenza nel reparto offensivo e della volontà della società di inserire almeno un’altra prima punta, un nuovo prestito in Serie B resta una possibilità concreta.

In fondo, continuare il percorso di crescita senza pressioni e senza affrettare i tempi potrebbe rivelarsi la scelta più saggia. Nella scorsa stagione al Mantova, da neopromosso, Debenedetti ha contribuito alla salvezza del club con 4 gol in 29 presenze: un’esperienza utile per formarsi tra i grandi, da cui ora vuole ripartire per salire di livello.

Chi è Alessandro Debenedetti?

Nato a Savona il 23 settembre 2003, Alessandro Debenedetti è un attaccante centrale dalle caratteristiche ben definite. Grazie alla sua altezza e presenza fisica, può ricoprire esclusivamente il ruolo di prima punta, dove ama lavorare spalle alla porta e attaccare l’area con decisione. Dopo aver mosso i primi passi nelle giovanili della Sampdoria e successivamente nel settore giovanile del Finale è approdato al Genoa, dove si è fatto notare in Primavera.

Nella scorsa stagione ha vissuto la sua prima esperienza tra i professionisti, in prestito al Mantova, dove ha collezionato 29 presenze e segnato 4 gol contribuendo alla salvezza dei virgiliani da neopromossi in Serie B. Ora il Genoa è chiamato a decidere: trattenere Debenedetti e inserirlo gradualmente nel progetto oppure mandarlo nuovamente in prestito per proseguire nel percorso di crescita. In entrambi i casi, il talento c’è. E il tempo è dalla sua parte.

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