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Udinese, vicino il ritorno in patria di Pejicic: i dettagli
Il classe 2007 David Pejicic, talento dell’Udinese, è a un passo dal prestito al Maribor. Tutti i dettagli sul futuro del fantasista sloveno.

Pejicic vicino al ritorno in Slovenia: il Maribor lo aspetta
Il futuro immediato di David Pejicic sembra sempre più vicino alla patria. Come riportato da TuttoMercatoWeb.com, il fantasista classe 2007 dell’Udinese è a un passo dal trasferimento in prestito al Maribor, club che avrà ancora tre giorni a disposizione per operare sul mercato.
Il giovane talento dell’Udinese, fresco di rinnovo con la società friulana, aveva iniziato la stagione sedendo in panchina nella prima sfida di campionato contro il Verona. Successivamente, però, non è stato convocato per la trasferta di prestigio a San Siro contro l’Inter, partita vinta a sorpresa dai bianconeri.
Per lui si profila ora una nuova esperienza, utile a crescere e a trovare continuità: un’avventura temporanea in Slovenia, dove Pejicic potrà avere spazio e responsabilità prima di tornare alla base.
Le origini e i primi passi in Slovenia
Nato il 14 giugno 2007 a Šempeter-Vrtojba, a pochi chilometri dal confine italiano, David Pejičić si avvicina al calcio fin da bambino. La sua crescita sportiva inizia con il ND Bilje, società locale conosciuta per la cura dei giovani. Già nelle prime stagioni mostra doti fuori dall’ordinario per età e ruolo: visione di gioco, tecnica pulita e un carattere deciso lo rendono presto un prospetto da seguire con attenzione nel panorama sloveno.
L’estate del 2022 segna la svolta: l’Udinese decide di puntare su di lui, inserendolo nel proprio settore giovanile. Per Pejičić si tratta di un salto enorme, dal calcio provinciale sloveno a uno dei vivai più riconosciuti in Italia, da sempre capace di valorizzare e lanciare giovani talenti.
L’impatto con l’Udinese Primavera
La stagione 2022/23 rappresenta il suo primo vero banco di prova. Aggregato alla Primavera bianconera, raccoglie 26 presenze in campionato, arricchite da 1 gol e oltre 1.400 minuti giocati. Numeri che certificano la fiducia dell’ambiente e la capacità del ragazzo di reggere il confronto con avversari più grandi ed esperti. Anche dal punto di vista disciplinare dimostra maturità: solo quattro ammonizioni e nessuna espulsione.
L’annata successiva, il 2023/24, conferma la sua crescita: diventa un titolare fisso della formazione, collezionando 48 presenze tra campionato, Coppa Italia e Under 17. A livello offensivo aumenta il proprio impatto con 7 reti e 2 assist, dimostrando di saper rifinire e finalizzare. Le sue prestazioni attirano l’attenzione di diversi osservatori internazionali, che iniziano a seguirne con interesse lo sviluppo.
L’esordio tra i professionisti
Il novembre 2023 segna una tappa fondamentale: Pejičić riceve la prima convocazione in prima squadra per la sfida di Coppa Italia contro il Cagliari. All’89’ debutta ufficialmente, entrando in campo a soli 16 anni. Un’apparizione breve ma significativa, che gli permette di assaggiare il calcio dei grandi. Nonostante la sconfitta per 2-1, lascia una buona impressione per la personalità mostrata in quei pochi minuti.
Da quel momento, pur non avendo ancora trovato spazio in Serie A, resta stabilmente aggregato al gruppo allenato da Andrea Cioffi. Per un classe 2007, vivere quotidianamente lo spogliatoio e gli allenamenti con professionisti affermati rappresenta un’esperienza di crescita enorme, utile a colmare il divario fisico e tattico con i compagni più esperti.
Il percorso in nazionale
Accanto al club, Pejičić costruisce un percorso solido anche con le selezioni giovanili della Slovenia. Con l’Under 17 disputa 15 partite, segnando 3 gol e partecipando sia alle qualificazioni sia alla fase finale dell’Europeo di categoria. Le sue prestazioni convincono lo staff tecnico a promuoverlo rapidamente all’Under 19.
Qui non delude: nelle prime 3 presenze trova subito la via del gol, confermando di poter incidere anche a livelli più alti. Considerato uno dei talenti più promettenti della sua generazione, le prospettive di vederlo approdare in futuro nella nazionale maggiore sembrano concrete.
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