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ESCLUSIVA MP – Palermo, si valuta il futuro di Corona: due ipotesi sul tavolo

Dopo 11 gol a Pontedera, Corona è in ritiro con i rosanero: Inzaghi dovrà decidere se tenerlo o mandarlo in prestito per permettergli di giocare con continuità.

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Corona Empoli
Corona

Dopo un’annata da protagonista in Serie C con la maglia del Pontedera, Giacomo Corona è pronto per scrivere un nuovo capitolo della sua giovane carriera. L’attaccante classe 2004, di proprietà del Palermo, ha concluso la stagione con numeri importanti che hanno acceso i riflettori su di lui in vista del prossimo campionato. Il suo obiettivo è chiaro: giocare con maggiore continuità e confermare quanto di buono fatto finora.

I numeri a Pontedera

La stagione 2024/25 è stata quella della svolta per Giacomo Corona. Con la maglia del Pontedera in Serie C, l’attaccante classe 2004 ha totalizzato 11 reti e 5 assist in 36 presenze. Numeri importanti, che raccontano non solo del suo fiuto del gol, ma anche della capacità di essere utile alla squadra in manovra. La sua fisicità (1,95 m) gli permette di essere un punto di riferimento centrale, ma non è il classico ariete d’area. Sa giocare spalle alla porta, dialogare con i compagni e attaccare la profondità. Prestazioni che lo hanno reso uno dei giovani più seguiti della categoria. Il Pontedera ha trovato in lui una guida offensiva capace di incidere nei momenti chiave, trascinando la squadra ai playoff.

Corona Empoli

La storia di Corona

Nato il 24 febbraio 2004, Giacomo Corona è figlio d’arte: suo padre Giorgio è stato un centravanti prolifico tra Serie B e C. Un’eredità pesante, ma anche uno stimolo costante a migliorarsi e a non accontentarsi. Giacomo, però, non vuole vivere all’ombra del padre: sta costruendo un percorso personale, fatto di lavoro e sacrificio.

Cresciuto nel vivaio del Palermo, si è presto distinto per le sue doti fisiche e tecniche. A Empoli, con la Primavera, ha segnato 19 gol nella stagione 2023/24, confermando il suo potenziale offensivo. Il debutto in Serie A con i toscani a gennaio è stato un’altra tappa significativa. Ma è nella realtà concreta della C che ha trovato la continuità necessaria per crescere.

In ritiro con Inzaghi: prove di futuro

Ora Giacomo Corona si trova in ritiro con il Palermo in Valle d’Aosta, sotto lo sguardo attento di Filippo Inzaghi. L’ex bomber del Milan e della Nazionale avrà il compito di valutarne il potenziale durante la preparazione estiva. Allenarsi accanto a campioni affermati e sotto la guida di un tecnico che conosce alla perfezione il ruolo del centravanti è un’opportunità preziosa.

L’obiettivo per Corona è dimostrare di poter restare in rosanero già da questa stagione. La concorrenza, però, è di alto livello: Brunori e Pohjanpalo garantiscono esperienza e qualità. Ma il talento del classe 2004 ha già acceso la curiosità dello staff. Starà a lui sfruttare ogni occasione per ritagliarsi uno spazio.

Resta a Palermo o nuovo prestito?

La dirigenza rosanero dovrà presto prendere una decisione importante sul futuro di Corona. Tenere il giovane attaccante in prima squadra, facendolo crescere gradualmente, oppure cederlo nuovamente in prestito per dargli continuità. La seconda ipotesi sembra più probabile, considerando il bisogno di giocare con regolarità. In Serie B ci sono diverse squadre pronte ad accoglierlo: Reggiana, Cesena, Juve Stabia e Carrarese hanno già manifestato il loro interesse. Si tratterebbe di un passo avanti importante, in una categoria molto competitiva. Tuttavia, restare a Palermo e imparare da vicino da attaccanti affermati potrebbe rappresentare un investimento a lungo termine. Qualunque sarà la scelta, il suo percorso resta in forte ascesa.

Un attaccante moderno in continua evoluzione

Giacomo Corona non è un centravanti statico, ma un profilo moderno e duttile. Forte fisicamente, ma anche abile tecnicamente, è capace di adattarsi a diversi sistemi di gioco. Sa attaccare l’area di rigore, ma anche abbassarsi per partecipare alla costruzione della manovra. Nella scorsa stagione ha dimostrato maturità tattica e senso del gol, doti non comuni per un giocatore così giovane. Inoltre, i 5 assist serviti ai compagni testimoniano una visione di gioco in evoluzione. Il lavoro sulla mobilità e sull’aggressività lo sta trasformando in un attaccante completo. Le basi ci sono tutte per ambire a un futuro tra i professionisti di livello. Ma servirà costanza, umiltà e voglia di migliorarsi ogni giorno.

Riproduzione consentita previa citazione della fonte Mondoprimavera.com

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