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Como, stretta per Baturina: il “nuovo Modric” per la trequarti di Fabregas

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Martin Baturina

Baturina-Como: ci siamo

Riavvolgiamo il nastro allo scorso 29 gennaio: il Milan si gioca l’accesso diretto agli ottavi di Champions League contro la Dinamo Zagabria. Dopo 20 minuti, la prima sliding door che gira dalla parte sbagliata: blackout di Gabbia, sulla linea di passaggio si fionda un piccoletto con una frequenza di passo bruciante, che fredda Maignan e porta avanti i croati. Ebbene, quel ragazzo alto 1 metro e 72 che aveva spento i sogni dei rossoneri è Martin Baturina: talento classe 2003 tutto estro e colpi di genio puro, sta per diventare il primo ruggito sul mercato di un Como che intende lanciare una dichiarazione di intenti forte al resto del campionato.

Martin Baturina

Martin Baturina (screen)

L’identikit di Martin Baturina

Un bagaglio pieno di esperienza, una carta d’identità che recita “16 febbraio 2003” e il peso specifico di un soprannome alquanto scomodo. Martin Baturina è tutto questo, mescolato con una serie di caratteristiche che lo rendono unico. La lettura e l’attacco alla profondità, la capacità di dare del “voi” al pallone con entrambi i piedi e un’insospettabile presenza fisica. Il tutto, unito alla leggerezza di un ragazzo pienamente consapevole di sé stesso, che si esprime a questi livelli da quando ha diciotto anni ed è il frutto di un contesto che sa lavorare sulla freschezza e il dinamismo dei prodotti del proprio settore giovanile.

L’esordio assoluto con la Dinamo Zagabria arriva il 16 maggio 2021 in Campionato contro il Gorica: da quel momento, collezionerà 165 presenze arricchendole di 22 gol e 39 assist. Il passaggio per i compagni, appunto: un elemento che nel suo gioco diventa il fine ultimo, perché il croato ha affinato l’arte dell’offerta ai compagni come pochi in Europa. Dopo uno strappo in conduzione o nello stretto: i compagni sanno che quando si mette in visione, qualcosa succederà. Ed è proprio la sua profondità di campo a renderlo micidiale, perché gli dona un raggio d’azione potenzialmente infinito e uno “skill set” con più armi da cui attingere.

Infine, da segnalare la sua impressionante resistenza nel lungo periodo: soltanto nella stagione appena conclusa, 45 apparizioni con 6 timbri 12 assist. Non male come biglietto da visita per un allenatore come Fabregas, che alimenta il suo gioco con l’interscambio continuo di posizioni e gli impulsi tra le linee.

Il potenziale “dynamic trio” con Nico Paz e Hassane Diao

La trequarti del Como rischia di subire un’altra scossa ad altissimo voltaggio tecnico. L’arrivo di Hassane Diao ha dato quei colpi che sotto porta mancavano, Nico Paz ha invece portato regalità, dominio del gioco al proprio ritmo e fantasia. Baturina invece, aiuterebbe come ulteriore innesco della produzione offensiva, come catalizzatore biologico sulla trequarti. Si formerebbe dunque un triangolo pericolosissimo, velenoso grazie agli strappi di talento puro che in mano ad un comandante come Fabregas, potrebbero esplodere in una danza mortifera per gli avversari.

Nico Paz

Nico Paz

Quel soprannome che diventa un vanto

“Il nuovo Modric”: tre parole che racchiudono un pensiero comune capace potenzialmente di mettere pressione a chiunque. Eppure, nel caso di Baturina le gambe non stanno tremando: il progresso è graduale, senza soluzione di continuità, e l’impatto sull’universo Dinamo è stato potentissimo. Nel futuro, mirino puntato sulle difese della Serie A: l’intesa tra il Como e il club di Zagabria sembra essere molto vicina (sulla base di circa 30 milioni di euro).

Luca Ottaviano

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