Calciomercato
Roma, Reale cambia maglia ma resta in B? Sprint dell’Avellino
Filippo Reale verso l’Avellino: la Roma tratta un prestito di 18 mesi. Difensore mancino 2006 per alzare il livello della retroguardia.
L’Avellino accelera per Filippo Reale e prova a chiudere l’operazione nelle prossime settimane. Il club biancoverde è al lavoro con la Roma per definire un prestito di 18 mesi del difensore centrale classe 2006, individuato come un rinforzo mirato per il reparto arretrato. La priorità della dirigenza è inserire un profilo giovane ma già abituato al calcio professionistico, capace di alzare il livello senza alterare gli equilibri interni della rosa.
Dalla Juve Stabia a una nuova opportunità
Reale arriva da una prima parte di stagione alla Juve Stabia, dove ha iniziato a muovere i primi passi in Serie B. I numeri raccontano un impatto graduale ma significativo: 3 presenze complessive in campionato per 136 minuti disputati, con due partite iniziate da titolare. Segnali di fiducia importanti da parte dello staff tecnico, soprattutto considerando la giovane età e il contesto competitivo della cadetteria. Tuttavia, lo spazio limitato ha spinto il club giallorosso e l’entourage del giocatore a valutare una nuova soluzione per garantire maggiore continuità.
Identikit e caratteristiche tecniche
Alto 1,88 e mancino naturale, Reale è un difensore che abbina struttura fisica e margini di crescita evidenti. Si distingue per presenza nei duelli, efficacia nel gioco aereo e una discreta pulizia tecnica in fase di impostazione. Il piede sinistro rappresenta un valore aggiunto, soprattutto nella costruzione dal basso e nell’uscita palla sotto pressione, aspetti sempre più centrali anche in Serie C. Un profilo moderno, ancora da rifinire ma con basi solide.
Il piano di Biancolino e la gestione del reparto
In casa Avellino l’idea è chiara: Reale è considerato il primo tassello per rinforzare la difesa di Raffaele Biancolino. La società vuole inserire due centrali, mescolando prospettiva e affidabilità, senza rallentare il percorso di crescita di Alessandro Fontanarosa, che resta un punto fermo del progetto tecnico. La concorrenza interna viene vista come uno stimolo, non come un ostacolo.
Formula e obiettivi: una scelta strategica
Il prestito di 18 mesi avrebbe un valore strategico per entrambe le parti. Reale potrebbe ambientarsi senza pressioni immediate, lavorare con continuità e costruire un percorso stabile. Per l’Avellino, invece, significherebbe investire su un giovane già testato tra i professionisti, con l’obiettivo di alzare il livello del reparto e guardare al futuro con maggiore solidità.
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