Pisa, esordio per Lorenzo Tosi: la storia del classe 2008 alla conquista della Serie B

Lorenzo Tosi, un 2008 che sfonda il muro dei pregiudizi

Un ponte tra passato, presente e futuro, a margine di una stagione memorabile e che entra di diritto nella leggenda del club. Il Pisa festeggia la promozione in Serie A trovando anche il modo di far esordire Lorenzo Tosi, attaccante classe 2008 che aveva mostrato grande potenziale in questa stagione vissuta in Primavera 2.

Tosi e quel testa-coda di carriera

Da un estremo all’altro del campo. Cresciuto nelle giovanili del Grosseto, sua città natale, il diciassettenne ha saputo stravolgere totalmente le sue abitudini da calciatore. La transizione da portiere ad attaccante, un passo sicuramente ambizioso che però ci permetterà di ammirare nei prossimi anni un grande prospetto a livello nazionale. Dal difendere i pali a trovare un modo per centrarli: un ribaltamento totale delle prospettive, anche se il classe 2008 non sembra averlo accusato per nulla visto il talento che mostra senza indugio.

La sua annata in pillole

Il primo impatto con l’Under 19 era arrivato già lo scorso anno, ma è nell’annata che si sta per concludere che ha messo insieme i numeri più interessanti. 24 presenze in Primavera 2, con 7 gol segnati di cui 4 in una parte finale di campionato a tratti dominante. Nel mese di marzo ha messo la freccia e ha fatto alzare i giri del motore, presentandosi quindi alle ultime curve prima del rettilineo finale con il motore pronto all’ennesima sgasata. Ed ecco quindi il palcoscenico giusto per offrire questo momento ad alta intensità; emotiva in questo caso, perché si parla di un esordio assoluto tra i grandi. L’ultimo classe 2008 a debuttare con la prima squadra era stato Onest Ahanor, che la scorsa settimana ha anche sfiorato il suo primo gol tra i professionisti.

Dall’84′ della sfida con la Cremonese, momento del suo storico ingresso in campo, Tosi è entrato dunque a far parte di una élite ristretta di calciatori, tra i quali spicca il nome di Francesco Camarda (altro baby fenomeno che con il Milan ha stracciato alcuni record di precocità). Una mossa che può sembrare semplice, vista l’importanza non elevata dell’impegno contro i grigiorossi, ma che in realtà può contribuire a creare un clima di maggiore consapevolezza verso i nostri giovani talenti. Ragazzi che senza le giuste opportunità, finirebbero per perdere inerzia nel proprio percorso di crescita, o ancora peggio per rallentare impantanandosi in categorie che non gli appartengono.