Seguici su

Primavera 2BCosenza

Mezzina lascia il Cosenza: “Dopo sei anni si chiude il rapporto con il club”

Dopo sei anni Sergio Mezzina lascia il Cosenza. Attraverso i suoi canali social, il dirigente ha salutato l’ambiente rossoblu.

Pubblicato

il

Sergio Mezzina

Cosenza, l’addio di Sergio Mezzina attraverso i suoi social

Dopo sei anni di lavoro, Sergio Mezzina lascia il settore giovanile del Cosenza. Un addio in sordina da parte del dirigente rossoblu dopo un lavoro importante in queste stagioni. Il club silano nelle scorse settimane ha scelto il suo successore.

Il saluto di Mezzina sui social

“Si chiude, dopo sei stagioni, oltre che di fatto anche ufficialmente da oggi, il mio rapporto con il Cosenza Calcio, essendo venuti meno i presupposti per proseguire il mio lavoro. Chi mi conosce bene, e ha condiviso il mio percorso, può capire quanto mi sia costato tutto questo…

Emozioni e ricordi

In questo momento particolare sono tanti i pensieri e le emozioni che si alternano dentro di me. Preferisco però fermare quelle più belle, tante, vissute in sei anni. Sei… un bel pezzo di vita.

Ricordo la gioia che ho sempre provato guardando nei loro occhi l’emozione e la felicità dei ragazzi alla firma del tesseramento per il Cosenza. La storica qualificazione ai play-off Primavera, il batticuore agli esordi dei ragazzi del settore giovanile con la prima squadra, le lacrime al gol di Zilli contro il Cittadella, le vittorie storiche contro Roma ed Empoli dell’Under 16 e dell’Under 17.

Ma la cosa più importante che resta è la costruzione dei rapporti umani: un microcosmo di relazioni e di vibrazioni positive. Ho sempre pensato che si viva per lasciare qualcosa, e spero di averlo fatto sia come professionista che come uomo, nei confronti di tutte le persone che ho incrociato nel mio viaggio cosentino.

Ringraziamenti speciali

Tecnici, ragazzi, direttori, collaboratori della sede e segretari: mi sento di ringraziarli tutti, soprattutto chi nei momenti difficili ha continuato a rispettarmi e sostenermi prima come uomo e poi per il ruolo ricoperto, facendomi sentire la propria presenza.

Di voi mi mancheranno troppe cose. E poi gli allenamenti, i dialoghi coi ragazzi, i confronti con gli staff, le trasferte, le vittorie e le sconfitte, sempre portatrici di insegnamenti.

Momenti indimenticabili

Come dimenticare, al seguito della prima squadra, le emozioni forti della salvezza nell’anno del Covid e gli spareggi play-out con Vicenza e Brescia. L’abbraccio con Kevin quando, provati, chiusi all’interno dello stadio di Brescia a notte fonda dopo la partita, ci ripetevamo che no, non poteva essere solo fortuna.

Che vi fosse un fattore speciale, probabilmente quello che è mancato nel corso dell’ultima stagione. Ho cercato sempre di costruire ponti anziché muri, e forse proprio la forza dei rapporti umani ha permesso ai nostri gruppi di superare le criticità e restare uniti, essere famiglia.

Un bilancio

Non sta a me fare un bilancio e valutare il mio lavoro: ci penserà il tempo. Chi ha lavorato con me sa, e può farlo. Chi prova a farlo da fuori dovrebbe sempre contestualizzare tutto, tenendo conto di investimenti, risorse, strutture, bacino di utenza.

Personalmente posso dire che abbiamo portato (plurale voluto, perché senza il lavoro dei nostri tecnici e la sinergia con quelli della prima squadra non sarebbe stato possibile) otto calciatori della Primavera a giocare in prima squadra in gare ufficiali di campionato (undici compresa la Coppa Italia), per un totale di 10.110 minuti, contribuendo fattivamente alla quota minutaggio under del Club.

Inoltre, sono stati effettuati cinque trasferimenti di calciatori a Sassuolo, Genoa, Fiorentina ed Empoli. Poi sicuramente si poteva fare ancora meglio, e altre cose si sarebbero potute fare. Come sempre accade a chi lavora.

Crescita e gratitudine

Ringrazio il Cosenza per avermi fatto crescere professionalmente e umanamente, dandomi l’opportunità di fare della mia passione un lavoro e la possibilità di confrontarmi con realtà professionistiche nazionali di livello, con dirigenti qualificati e autorevoli.

Ringrazio i miei staff per il continuo stimolo professionale, ma soprattutto i miei giocatori. Senza di loro non avrei potuto fare tesoro dei miei errori: mi bastava guardarli negli occhi per capire se stavo lavorando bene oppure no. Li seguirò sempre con affetto e sono certo che tra loro ci siano altri che, se valorizzati e curati nella maniera giusta, possano vestire la maglia della prima squadra a breve.

Un augurio speciale lo faccio al mio successore, l’amico Benedetto, persona di valori umani importanti e professionista serio, con cui ho condiviso il percorso.

La mia seconda casa

Infine, ringrazio la gente di Cosenza che ho conosciuto e che mi ha testimoniato stima e affetto: la sua semplicità e il suo cuore grande, e una città e un territorio che ho imparato a vivere e ad amare tanto da convincermi a restare qui, finché non dovessero nascere altre opportunità che mi costringeranno a trasferirmi. Qui mi sento a casa.

Approfitterò di questa sosta forzata per studiare, aggiornarmi, visionare partite e continuare a tenere vivo il fuoco della mia passione per questo sport.

Per sempre tifoso

Resto tifoso a vita di questi colori, indelebili dentro di me, e soprattutto di tutti i ragazzi che avranno l’onore di indossare questa maglia. A loro auguro che sia data sempre la possibilità di coltivare il proprio sogno.

Vi voglio bene.

Forza Lupi”.

L’ottimo lavoro di Mezzina

Si chiude dopo sei anni il lavoro di Sergio Mezzina come responsabile del vivaio silano. Il dirigente rossoblu ha vestito il ruolo di una figura chiave nello sviluppo dei giovani talenti silani negli ultimi anni. Mezzina, approdato nel 2019, ha avuto un ruolo determinante nella crescita di calciatori come Florenzi, Zilli (oggi al Frosinone), Cimino, Novello, Contiero, Pompei e Barone, contribuendo a portare diversi prodotti del vivaio fino alla prima squadra.

La separazione, però, è maturata senza annunci ufficiali da parte della società. Il contratto di Mezzina sarebbe stato valido fino al 2026 ma la società ha scelto di voltare pagina e puntare su un profilo più giovane come Benedetto Pugliese.

Il suo successore

Il Cosenza ha scelto di affidare l’incarico di responsabile del vivaio a Benedetto Pugliese. Una scelta drastica da parte del presidente Guarascio che ha preferito voltare pagina dopo l’ottimo lavoro di Mezzina il cui contratto era in scadenza al termine della prossima stagione. Un compito dunque non facile per il nuovo massimo dirigente del vivaio, una figura comunque che ha già lavorato in passato nei settori giovanili, anche del Cosenza.

Pugliese infatti ha già lavorato nel vivaio del Cosenza nelle scorse stagioni. Il giovane dirigente ha occupato negli anni anche il ruolo di responsabile scouting rossoblu. Da qui nasce la volontà del presidente Guarascio di affidargli il ruolo di responsabile del vivaio. Pugliese è chiamato nei prossimi giorni a scegliere l’organigramma tecnico delle formazioni giovanili. Secondo quanto riporta tifocosenza.it, come allenatore della Primavera sarà scelto Antonio Gatto.

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *