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Torino-Genoa, le pagelle dei granata: Gabellini e Olinga non bastano, Zaia complica tutto
Tutti i voti nelle pagelle del Torino dopo la partita contro il Genoa, gara valida per la 15a giornata di Primavera 1.
Tutti i voti nelle pagelle del Torino dopo la partita contro il Genoa
Partita che comincia benissimo per la squadra di Baldini. Intensità in fase di non possesso e idee chiare in costruzione. L’undici granata raccoglie subito i frutti di un inizio sprint, trovando il vantaggio con il calcio di rigore realizzato da Gabellini. Il numero nove si ripete al 24’, quando su calcio d’angolo svetta sopra a tutti, insaccando la sfera.
Primo tempo che culmina alla perfezione con il terzo gol, realizzato da Olinga, che ribadisce in rete una respinta rivedibile di Mihelsons. Nella ripresa l’atteggiamento del Torino cambia completamente. I rossoblù crescono grazie ai cambi ed entrano in partita segnando il gol della speranza su rigore. Da qui in avanti i granata mollano le redini del match, subendo per tutta la ripresa senza mai ripartire.
L’espulsione di Zaia complica ancora di più la pratica e il Grifone, con orgoglio, trova il gol con il colpo di testa di Spicuglia e il pareggio all’ultimo con la giocata di Mendolia. Mister Baldini dovrà far tesoro dell’inizio di gara e rivedere l’atteggiamento della ripresa.
Le pagelle
Santer 5,5: dopo l’inizio scoppiettante della sua squadra poteva collezionare la terza presenza con porta inviolata, ma il rigore di Romano gli nega questa gioia. Causa il rigore del primo gol del Genoa, mentre sugli altri due può fare poco.
Zaia 5: inizio di partita perfetto del laterale granata, che spinge con continuità in corsia e recupera con la giusta intensità. Nel secondo tempo rovina la prestazione collettiva facendosi espellere per doppia ammonizione. In inferiorità numerica il Torino si arrocca in area e subisce il gol del pareggio.
Pellini 5,5: perde la concentrazione nella ripresa, lasciando ampi spazi di manovra a Zulevic e ai nuovi entrati, come Mendolia e Spicuglia. Nella prima parte della partita aveva dominato in area di rigore e nei contrasti a centrocampo.
Carrascosa 5,5: anche lui perde la bussola nel secondo tempo. Poco lucido in impostazione e nelle marcature difensive, dove spesso rincorre gli avversari. Probabilmente arriva stanco a fine gara.
Kugyela 5: il più conservativo del pacchetto difensivo. Preferisce non avanzare per non lasciare scoperta la sua zona. Nel primo tempo, grazie al buon momento della squadra, regge gli attacchi degli ospiti; nella ripresa si perde completamente.
Olinga 6: dialoga spesso con i compagni di reparto, fungendo da filtro della manovra. Prende fiducia dopo la realizzazione del terzo gol: è il più veloce a ribattere in porta sulla respinta di Mihelsons e, così facendo, trova la prima gioia nel campionato Primavera. Nella ripresa scende di intensità, come tutti. (Dal 70’ Brzyski S.V.)
Acquah 6,5: perfetto nella gestione della palla a centrocampo. Lotta su tutti i palloni e si comporta da capitano vero. Pressa uomo su uomo e intercetta le linee di passaggio. Nota negativa: il calo nel secondo tempo, che influisce su tutto il reparto.
Luongo 6,5: nel primo tempo la manovra parte spesso dalle sue giocate. Esegue prontamente il pressing su palla persa e su palla scoperta. Dà tutto quello che ha nel serbatoio, poi esce al 61’. (Dal 61’ Komesse 5,5: non riesce a dare la spinta proposta dal compagno di reparto.)
Sandrucci 6: si fa vedere meno rispetto a Bonacina, ma è presente nel momento del bisogno. Quando viene servito ha già in mente la giocata da eseguire. Non viene privilegiato nella manovra, ma la sua prova è assolutamente sufficiente. (Dal 78’ Bonadiman S.V.)
Gabellini 7: segna due gol in rapida successione: il primo realizzando dagli undici metri, il secondo svettando in area. Punto di riferimento offensivo e nel secondo tempo lotta con le unghie e con i denti su quei pochi palloni che tocca. Non gli si può chiedere di più.
Bonacina 6,5: si guadagna il calcio di rigore puntando Odero nell’uno contro uno. Vivace, fantasioso e dinamico sulla fascia. Prova a creare tanto, risultando però leggermente sterile nel finale. Prestazione sufficiente che convince mister Baldini.
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