Lazio, Punzi si presenta: “Il mio scopo è quello di scovare le qualità del gruppo”

Il neo allenatore della Lazio Primavera, Francesco Punzi, si è raccontato in una lunga intervista

Nuovo inizio per la Lazio Primavera, che apre la stagione con un cambio in panchina: Francesco Punzi è il nuovo allenatore dei giovani biancocelesti. Intervistato da Lazio Style Channel, il tecnico romano ha condiviso le sue prime impressioni, la filosofia che guiderà il lavoro quotidiano e gli obiettivi per la stagione. Un debutto segnato da entusiasmo, concretezza e grande attenzione alla crescita dei suoi ragazzi.

I modelli di riferimento: “Il calcio non è innovazione, è valorizzare le qualità del gruppo”

Punzi si è subito smarcato da chi parla di “calcio personale” come un marchio da imporre: “Non sono d’accordo nel parlare del ‘mio calcio’. In questo sport difficilmente si vede un’innovazione, è tutto scoperto. Noi dobbiamo solo essere bravi a scovare le qualità del nostro gruppo, esaltarne i pregi e migliorare i lati meno positivi. Poi la strada la indica la squadra”.

Il tecnico biancoceleste preferisce un approccio flessibile e adattabile, evitando rigidità schematiche. “Avere un modello personale e volerlo perseguire al di là dei calciatori che uno ha a disposizione, non so quanto possa essere d’aiuto. Negli anni, seguendo questo sport a tutti i livelli, ci sono delle persone che mi hanno colpito. Io vedo più partite che posso, soprattutto del mondo dei dilettanti perché vengo da lì. Mi piace seguire le squadre dei miei amici che lavorano in quelle categorie”.

E non mancano i riferimenti ai tecnici che lo hanno ispirato: “Quando ho cominciato, circa 26 anni fa, seguivo Glerean che è stato un innovatore al Cittadella e poi è stato anche al Palermo. Era bello vederlo allenare. Poi ovviamente tutti quelli che stanno in Serie A adesso sono molto bravi”.

Il gruppo: “Tanta qualità, serve fiducia e lavoro”

Parlando del gruppo a disposizione, Punzi si mostra fiducioso ma consapevole del percorso di crescita da intraprendere: “Credo che in Primavera abbiamo un gruppo che va migliorato un po’ con il lavoro, ma che può andare in campo con la consapevolezza di potersi giocare tutte le partite. Dobbiamo essere bravi a dargli la giusta fiducia, il coraggio senza farci scalfire da risultati negativi”.

Il tecnico ha poi sottolineato l’importanza di credere nelle potenzialità delle varie annate, anche quelle più giovani: “Dobbiamo continuare a credere nelle loro qualità, sia i 2006 che i 2007. Devo dire però che anche i 2008 e i 2009 che sono saliti con noi mi stanno stupendo per atteggiamento e qualità”.

Il rapporto con i social: “Aiutiamoli a distinguere la realtà dalla finzione”

Infine, un passaggio delicato ma centrale per chi lavora con i giovani: il rapporto con i social media. “Se l’allenatore può incidere su questo? Potessi limitarglieli, lo farei. Via no perché in questo mondo qui non si può fare. Sicuramente questi ragazzi sono attratti da una vita che vedono sui social che si discosta dalla realtà quotidiana”, ha spiegato Punzi.

Il tecnico ha evidenziato il ruolo educativo che condivide con le famiglie: “In questo le famiglie sono determinanti perché loro danno l’indirizzo maggiore, ma noi dobbiamo essere altrettanto presenti perché trascorrono almeno cinque ore insieme a noi nell’arco della giornata. Abbiamo 1/3 della loro vita, dobbiamo cercare di aiutarli in questo e fargli capire che quello che vedono in rete non è la realtà della vita quasi sempre”. Un messaggio chiaro ai ragazzi: “Ai ragazzi dico sempre di dare il loro meglio ogni giorno per non avere rimpianti”.

Un progetto ambizioso, con i piedi per terra

Francesco Punzi si presenta ai tifosi e all’ambiente Lazio con un approccio serio, consapevole e profondamente educativo. L’obiettivo è chiaro: far crescere un gruppo giovane, valorizzare ogni risorsa a disposizione e costruire una squadra che sappia affrontare ogni sfida con personalità. La nuova avventura è cominciata.

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