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Primavera 1, una poltrona per…cinque: Fiorentina avvisata, le inseguitrici preparano il golpe

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Fiorentina esultanza (Braschi)

Primavera 1, pronto l’assalto alla prima della classe?

Si avvicina il Natale, e con lui torna il consueto appuntamento con “Una poltrona per due”. Ebbene, il Primavera 1 si diverte ad operare una rilettura del cult di John Landis, allargando i confini a più attori principali. Il primato infatti è una questione aperta per cinque squadre, condensate in tre punti e pronte a sparigliare le carte anche nel weekend pre-natalizio.

Primavera 1, cinque gare da cerchiare in rosso

Calendario ostico per alcune, più abbordabile invece per altre. Ciò che conta però è centrare i tre punti, qualcosa che non è sempre facile come indicherebbero i pronostici. In un campionato dai rapporti di forza molto volubili, la lotta per il primato si accende e ci regala ogni settimana uno scenario sempre più intenso. Ecco i cinque match clou di questa diciassettesima giornata.

Parma-Lazio

I ducali aprono il weekend di Primavera 1 ospitando una Lazio in netta ripresa. Ospiti reduci da tre risultati utili consecutivi, e dai postumi della sbornia di un derby ancora nella memoria collettiva di un gruppo che sta ricostruendo le proprie ambizioni. Il Parma invece non conosce il significato della parola “equilibrio”: un mese sull’altalena, con momenti di up (come la vittoria col Monza) e pesanti frenate (come i K.O. contro Milan, Lecce e Napoli). In più, spaventa la tendenza a concedere troppo: 3 sconfitte nelle ultime 5, con una media di 1,6 gol subìti a partita. Per invertire il trend e tornare a minacciare la capolista serve dunque una dimostrazione di forza, giocando con la mente leggera di una squadra che sa di essere un’intrusa alla gran tavola, ma vuole continuare a recitare questo ruolo di outsider.

Inter-Genoa

Profumo di big match al Konami Training Center. Il Genoa sembra aver dimenticato l’equazione che gli aveva permesso di infilare 9 risultati utili consecutivi all’inizio dell’anno. I rossoblù arrivano all’impegno con l’Inter dopo 5 uscite caratterizzate da 3 sconfitte e 2 pareggi, ma ancora a contatto con la zona plyoff distante solo una lunghezza. Al contrario, i ragazzi di Carbone non conoscono più il sapore amaro del K.O. da 9 gare, in cui hanno collezionato 6 successi e 3 pari. Eppure, c’è da sistemare qualcosina, come una tenuta difensiva precaria che nelle ultime 2 contro Verona e Cagliari ha costretto i nerazzurri a rimonte e contro-rimonte, con 6 gol incassati 7 realizzati. Insomma, un rendimento fedele al soprannome di “Pazza Inter”, che invece dalle parti di Appiano vorrebbero allontanare sposando la costanza di rendimento e una maggiore solidità difensiva.

Roma-Verona

Entrambe in fiducia e con lo sguardo proiettato sempre più in là. La Roma ha archiviato la delusione post derby con una cinquina rifilata al Monza, dove abbiamo assistito alla miglior versione di un attacco mortifero, con un Arena in stato di grazia. Il Verona non vuole perdere contatto con il sesto posto, distante solo 2 punti, riconfermando gli ottimi segnali contro Genoa, Juventus, Milan e Inter. È la sfida tra grandi bomber (Akalé a quota 8 centri, di cui 4 nelle ultime 5; Arena4 timbri con doppietta nell’ultima), ma anche tra due realtà capaci di esprimere momenti di dominio, sul piano atletico e del gioco.

Cesena-Monza

Un leone pronto a graffiare ne affronta uno ferito profondamente, nell’orgoglio e nello spirito. Il Cesena è pronto a presentare la propria candidatura come regina del Primavera 1, ma per farlo deve superare un Monza raso al suolo dalla Roma pochi giorni fa. Sarebbe il terzo ruggito nelle ultime 4 per gli emiliani, che hanno già regolato la Juventus e proprio i giallorossi di Guidi, mentre sono usciti sconfitti dallo scontro al vertice con la Fiorentina. Parola al campo dunque, per uno dei match più intriganti della 17a giornata.

Fiorentina-Cagliari

Il primo tentativo di sgambetto non è riuscito pienamente: la viola è uscita illesa da una trasferta contro la Cremonese che si era complicata dannatamente. Sotto di un gol e di un uomo, ma aggrappati al talento debordante di un Braschi che ha firmato un capolavoro, i ragazzi di Galloppa dovranno fare a meno di Bertolini e del proprio mister (espulsi nello scorso incontro) per preparare la sfida ad un Cagliari che ha vissuto momenti peggiori, ma è pur sempre alla disperata ricerca di punti salvezza. La Fiorentina invece cerca il terzo indizio che costituisca la prova del fatto che il K.O. contro il Napoli fosse solo un caso isolato, un’inattesa battuta d’arresto. La vittoria come unico imperativo per entrambe, perché le avversarie di classifica proveranno sicuramente a mettere il fiato sul collo.

Luca Ottaviano

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