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Frosinone-Lecce, le pagelle dei salentini: Esteban disordinato, Di Pasquale leader

Tutti i voti nelle pagelle del Lecce dopo la partita contro il Frosinone, valida per il quindicesimo turno di Primavera 1

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Lecce Primavera

Le pagelle del Lecce dopo la partita con il Frosinone

Crocevia per la salvezza a Frosinone, dove i ciociari affondano il Lecce grazie alla stoccata di Raychev e strappano tre punti dal peso specifico impressionante. Di seguito le pagelle del Lecce di MondoPrimavera.com.

Le pagelle

Penev 6: colpito a freddo dalla rasoiata di Raychev, cancella l’occasione di Colley con presenza e istinto. Cala un altro riflesso ottimo anche nella ripresa, giustificando la sufficienza piena.

Scott 5,5: una pulizia tecnica vicino allo zero lo limita nell’altro lato del campo. Nel finale, presta il fianco alla freschezza di Befani e Barcelli.

Pehlivanov 6: fondamentale in scivolata su Raychev, per cancellare dal film della partita una seconda stoccata che avrebbe ferito a morte i suoi. In generale, è l’unico a rimanere sopra il livello del mare in un pacchetto arretrato particolarmente distratto.

Pacia 5,5: soffre il mismatch fisico con Colley e non legge con attenzione gli spunti di talento di Schietroma e Barcella, che lo mandano fuori giri in più di un’occasione.

Dalla Costa 5,5: disordinato nella scelta dei momenti in cui sganciarsi o rimanere bloccato dietro. Non la classica prestazione di sostanza e partecipazione.

Calame 5: assente, spaventosamente piatto sul piano del temperamento e della presenza nelle pieghe di una partita che gli sfugge di mano. Senza reazione, si consegna agli avversari non trovando mai degli spunti degni di nota. La sua partita non è esattamente una sceneggiatura da Oscar, ma potrebbe vincere ai Razzie Awards. Ingresso sotto ritmo nel secondo tempo e due gialli incassati nel giro di cinque minuti. Cronache di un disastro annunciato.

Di Pasquale 6,5: dinamico, presente nella prima costruzione, se volete anche un po’ disordinato in qualche uscita di palla. Un leader carismatico, che prova a ridare energie ad una squadra partita con la spia della riserva accesa. Dal 65′ Spinelli 5,5: non riesce ad imporre ritmo e geometrie, in un finale in cui si sporcano le percentuali e la prima costruzione è molto confusa.

Kovac 5,5: non aveva avuto un impatto notevole sul match, e a condannarlo definitivamente arrivano i guai fisici. La sua partita non dura neanche un tempo. Dal 36′ Kodor 6: riempie l’area, lavora di sponda e sfrutta la sua presenza fisica nel modo giusto, aprendo dunque potenziali corridoi per gli inserimenti dei compagni. Ingresso prezioso, per dare profondità e peso ad un reparto oggi abbastanza vuoto di creatività.

Onyemachi 5,5: sulla stessa lunghezza d’onda di un reparto offensivo sbiadito, offre 90 minuti monocorde, con pochissimi acuti e una sola giocata diretta verso i pali avversari.

Esteban 6: diventa inevitabilmente accentratore, anche delle attenzioni della difesa che nel primo tempo gli toglie i rifornimenti. Il bomber spagnolo si ritaglia comunque un paio di occasioni, galleggiando sulla linea del fuorigioco e attaccando una linea che ogni tanto stacca la spina. Anche nella ripresa, non cambia il copione: si accende a intermittenza, ma quando si presenta in area si respira la sua pericolosità. Oggi però, è più disordinato e spesso finisce per caricare a testa bassa, schiantandosi contro il muro difensivo.

Laerke 5,5: dopo un’ora con l’encefalogramma piatto, si scuote dal torpore e comincia ad alzare la frequenza dei colpi. La mezz’ora finale però, non è abbastanza per alzare il livello di pericolosità di un attacco disfunzionale e con poche idee.

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