Camarda, un anno complicato col Milan: ora serve giocare davvero. Tre ipotesi per il suo futuro

Camarda, poco spazio e l’obbligo di giocare di più

Per Francesco Camarda la stagione 2024/25 si chiude con numeri che raccontano di un talento rimasto ai margini: appena 1.842 minuti complessivi, di cui soltanto 234 in prima squadra e 59 in Youth League con la Primavera. Decisamente troppo poco per un classe 2008 che avrebbe bisogno di accumulare minuti, esperienze e inevitabili errori per crescere e maturare. Il vero problema, più che il rendimento, sembra essere stata la gestione.

Francesco Camarda

Poco spazio col Milan Futuro

L’idea iniziale era chiara: usare il Milan Futuro come “palestra” nel calcio dei grandi. E invece, anche in Serie C, Camarda ha trovato poco spazio: solo 18 presenze e un minutaggio insufficiente persino per essere eleggibile nei playout contro la SPAL. Un’occasione mancata che ora – spiega la Gazzetta dello Sport – obbliga il Milan a fare delle scelte chiare. E ora?

Quali opzioni per Camarda? Si fanno largo tre ipotesi

Le opzioni sul tavolo sono tre. La prima: promozione stabile in prima squadra. Massimiliano Allegri – al quale sono già arrivati i primi consigli – vorrà vederlo all’opera in estate, ma con una stagione senza coppe europee e con la probabile concorrenza nel reparto offensivo, le occasioni rischiano di essere ancora più limitate. La seconda: prestito in una squadra di Serie B o in una “bassa” Serie A, dove Camarda possa trovare continuità.

Allegri, Milan

Un’ipotesi già sfiorata a gennaio, quando tutto era pronto per il passaggio al Monza, poi bloccato da Ibrahimović. La terza via è quella della permanenza nel Milan Futuro, ma sarà possibile solo se la seconda squadra rossonera verrà ripescata in Serie C dopo la retrocessione in D. Una cosa è certa: Camarda ha bisogno di giocare. A 17 anni, il tempo è un alleato solo se impiegato bene. E l’estate sarà decisiva per non sprecare un altro anno.