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Inter, brilla la stellina di Moressa: è la ragione del terzo posto in Primavera 1

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Kevin Moressa

Inter, Kevin Moressa si prende la scena

Un’ascesa impressionante, coadiuvata dalla voglia di promuovere il talento da parte di un allenatore che si fida delle proprie scelte. Kevin Moressa, attaccante classe 2008, si è caricato il peso dell’Inter Primavera sulla propria schiena, traghettando i ragazzi di Carbone sul podio e sempre più a contatto con la vetta. Molti suoi coetanei firmerebbero con il sangue per vivere una settimana del genere, lui invece dà la sensazione che non sia soltanto un lampo nel buio, e che sia destinato a viverne altre, anche in palcoscenici più prestigiosi…

Il primo gol europeo e una doppietta preziosissima

Inter-Liverpool, ultimo impegno nel calendario del girone unico di Youth League: uno scenario come tanti, per tutti, ma non per Kevin Moressa. Il 9 dicembre rappresenta una sliding door, un cambio netto di prospettive: è il rientro in campo dopo due mesi di stop, in grande stile vista la caratura dell’avversario; e ciò che accadrà all’84’ è solo la diretta conseguenza della fiducia che tutto l’ambiente gli aveva trasmesso. Il classe 2008 riceve da Mancuso all’altezza del dischetto del rigore, controlla calamitando il pallone sul mancino e fredda il portiere del Liverpool, rientrando nei protagonisti dell’immediato futuro nerazzurro dalla porta principale.

È un gol (il primo in carriera in Europa) che ha un suo peso specifico in termini di differenza reti, e che nonostante incida poco nell’economia del risultato di un match già pesantemente indirizzato, serve come iniezione di fiducia ad un ragazzo che sta ricostruendo il proprio status in un gruppo in netta ripresa. Le parole nel post partita sono emblematiche, e ci restituiscono anche l’immagine di un diciassettenne consapevole del contesto e già pronto a prendersi responsabilità da leader. Moressa pone l’accento sull’importanza di aver passato il turno e sposta gli orizzonti sulla partita in campionato, determinante anch’essa per dare consistenza alla rimonta in classifica. D’altronde, prendendo in prestito le sue parole: “Questa è l’Inter”.

Ebbene, il ragazzo si prende dannatamente sul serio: nel weekend che ci siamo appena messi alle spalle, al “Konami Center” arriva un Cagliari con la spia rossa dell’emergenza attiva. Niente sconti, soltanto killer instinct e capacità di sentire i momenti della partita per mordere l’avversaria. Moressa è scatenato, e con una doppietta stende i sardi.

Kevin Moressa ai raggi x: numeri destinati a salire

Passiamo sotto la lente d’ingrandimento le statistiche di un ultimo periodo infuocato. Dall’inizio della stagione ad oggi, complice un infortunio piuttosto serio che lo ha allontanato dal campo per due mesi, Moressa ha giocato 6 spezzoni di gara in Primavera 1, per un totale di 255 minuti in cui ha comunque messo a referto 3 gol 1 assist, indirizzando il pareggio di inizio stagione contro il Cesena e la vittoria di questo weekend contro il Cagliari4 punti dei 27 totali dell’Inter portano la sua firma, mentre parlando di medie, siamo ad 1 centro ogni 85 giri di lancette. Meglio ha fatto in Youth League, con 1 timbro nei 55 minuti disputati in 3 partite.

Mettendo nel frullatore questi dati e unendoli agli impulsi dell’ultima settimana, sembra scontato che il suo impiego subirà un’impennata consistente, soprattutto considerando l’incidenza che ha sugli spazi che si aprono per la squadra, sulle chiavi di lettura che lascia il suo modo di attaccare l’ultimo terzo di campo. E chissà che non diventi proprio lui il “fattore X” di un’Inter in prepotente risalita verso la vetta del campionato.

Luca Ottaviano

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