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Inter, tanti cambiamenti e un solo obiettivo: il punto sulla finale di Supercoppa Primavera
Il punto sull’Inter di Carbone in vista della finale di Supercoppa Primavera in programma martedì 26 agosto

Inter, il 26 agosto nel mirino
Vincere per ribadire a gran voce un concetto: l’Inter è ancora la squadra da battere. In una stagione ancora ai suoi albori, la finale di Supercoppa Primavera del prossimo 26 agosto si piazza a sandwich tra gli impegni di campionato. Un primi, grande appuntamento per riprendere da dove i nerazzurri avevano lasciato.
Cambia tutto, ma non le abitudini
Tutto può subire un processo di transizione: lo sa benissimo il gruppo guidato da Benny Carbone. L’U20 nerazzurra sta attraversando i primi chilometri in una stagione che sarà lunghissima e che è stata inevitabilmente segnata dagli scossoni di quest’estate. Il primo riguarda, appunto, la guida tecnica: il 54enne prende in eredità un gruppo abituato ai piani alti, reduce da un colpo di coda con cui ha riportato lo Scudetto Primavera a colorarsi di nero e azzurro. Un passaggio di consegne che alcuni, magari ingenuamente, potrebbero pensare sia meno complicato da gestire: eppure, le insidie sono molte. In primis, nei valori tecnici e numerici la squadra ha perso tanti interpreti principali dell’impresa nel 24/25: De Pieri ha puntato il mirino sulla Serie B grazie alla Juve Stabia, Aidoo, Quieto e Motta in direzione Serie C, ma vestendo una maglia differente.
Infine, Cocchi, Berenbruch, Alexiou, Spinaccé, Zanchetta, Re Cecconi, Calligaris, Venturini, Lavelli, Bovo, Zamarian e Mosconi, tutti promossi nella neonata Under 23 per vivere e respirare la prima esperienza tra i professionisti. Ne consegue un restyling totale nel gruppo squadra, che privato di 16 tasselli preziosissimi nel mosaico, dovrà ricostruire le proprie certezze. Si stanno quindi ritagliando spazio dei nuovi leader, carismatici e tecnici: figure capaci di accelerare il processo di crescita di tutti grazie alle proprie giocate risolutive. Jamal Iddrissou si è presentato ruggendo alla prima con la maglia dell’U20: gol spartiacque nella trasferta vinta di misura nella partita inaugurale della stagione.
Con lui, hanno alzato i giri del motore anche Kevin Moressa (fantasista classe 2007 che non sembra aver sofferto minimamente il doppio salto dall’U17 all’U20), Hugo Humanes (play che ha per il momento le chiavi della cabina di regia) e Pietro La Torre (centrocampista metodico, rigoroso e che vive di letture).
A caccia del “bis” nella competizione
L’Inter guarda tutti dall’alto in basso se si parla di campionati vinti: sono 11 i trionfi nella storia della competizione. A quanto pare però, il rapporto con la Supercoppa Primavera è alquanto conflittuale. L’unica coppa da mettere in mostra nella bacheca infatti è quella risalente al 2018, in una finale (tanto per cambiare) con la Roma. Il match winner? Facundo Colidio, attaccante argentino che i nerazzurri hanno ritrovato nel girone dell’ultimo Mondiale per Club, con la maglia del River Plate. Statistica che quindi ci apre a qualsiasi scenario, per un atto conclusivo più incerto che mai.
Luca Ottaviano
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