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Come sarebbe la Cremonese con soli giocatori del vivaio? Ecco l’ipotetica squadra grigiorossa
Come sarebbe la Cremonese usando solo i giocatori cresciuti nel vivaio? Da Baschirotto a Stuckler, l’ipotetica formazione fatta in casa.
La Cremonese fatta in casa: la formazione con i prodotti del vivaio
Come sarebbe la Serie A se ogni squadra potesse schierare solo giocatori cresciuti nel proprio vivaio? Una domanda che negli anni ha acceso curiosità e qualche rimpianto. Perché dietro ogni club c’è un mondo sommerso fatto di talenti scoperti, coltivati, lanciati – o lasciati andare – che spesso continuano la loro carriera altrove, diventando protagonisti ai massimi livelli.
Noi di Mondoprimavera abbiamo deciso di trasformare questa domanda in un viaggio: una serie dedicata a tutte le squadre del massimo campionato, immaginando rose complete e formazioni titolari composte esclusivamente dai giocatori passati dal loro settore giovanile. Una sorta di universo parallelo in cui non contano i milioni spesi sul mercato, ma la qualità del lavoro svolto nel vivaio.
Per rendere l’esperimento credibile e coerente, abbiamo considerato solo i calciatori che hanno realmente fatto parte del percorso formativo del club per almeno una stagione completa nelle giovanili, arrivando fino alla categoria Primavera o comunque completando un ciclo significativo. Dalle stelle affermate agli outsider inattesi, da chi è rimasto a chi è diventato grande lontano da casa: tutti riconducibili a una radice comune.
Dopo aver dedicato la prima puntata al settore giovanile dell’Atalanta e aver analizzato il Bologna, il Cagliari e il Como, è la volta della Cremonese, un’altra piazza molto importante che ha dimostrato spesso e volentieri di voler puntare sui giovani. Pronti a scoprire come sarebbe la squadra lombarda costruita soltanto con i figli della sua cantera? Iniziamo il nostro viaggio.
I portieri made in Cremona
Tra i pali, scegliendo come criterio principale il livello del campionato, il posto da titolare spetta a Federico Agazzi (2004). Il portiere, cresciuto nel settore giovanile grigiorosso, è attualmente in prestito all’Alcione Milano in Serie C, dove sta maturando esperienza tra i professionisti. Alle sue spalle troviamo Thomas Brahja (2005), in forza al Manfredonia in Serie D, e Nicolò Radaelli (2001), che ha intrapreso un percorso differente militando negli Stati Uniti con gli Stetson Hatters a livello universitario.
La difesa cresciuta in Lombardia
Per la retroguardia optiamo per una linea a quattro, mescolando esperienza e prospettiva. A destra trova spazio Riccardo Bignami (2000), difensore duttile oggi al Foggia, capace di agire sia da terzino che da centrale. Sul lato opposto schieriamo Tommaso Duca (2005), esterno della Giana Erminio, già abituato ai ritmi della Serie C.
Al centro della difesa la coppia titolare è composta da Federico Baschirotto (1996), il profilo più affermato dell’intero reparto, e Stefano Cella (2001), oggi al Mantova. Un mix che garantisce fisicità, letture difensive e leadership. Tra le alternative figurano Paolo Gardoni (2004) del Renate, Daniele Triacca (2005) del Trento e Mattia Scaringi (2003) del Ravenna, tutti cresciuti nel vivaio grigiorosso e ora stabilmente inseriti nel calcio dei grandi.
Il centrocampo di scuola grigiorossa
È forse il reparto più ricco e variegato. In mezzo al campo scegliamo Stefano Girelli (2001), oggi alla Sampdoria, come elemento di qualità e visione, affiancato da Matteo Ghisolfi (2002) del Potenza, profilo con alle spalle già una discreta esperienza tra i professionisti. Sugli esterni spazio invece a Ousmane Niang (2002), in forza al Gubbio e Marco Amadio (1999) della Virtus Verona.
Dalla nostra ipotetica panchina emergono nomi interessanti come Dachi Lordkipanidze (2005), già nel giro della prima squadra della Cremonese e soprattutto Guido Della Rovere (2007), trequartista cresciuto a Cremona e oggi addirittura nel vivaio del Bayern Monaco, simbolo del lavoro fatto negli ultimi anni. Una buona alternativa è rappresentata anche da Manuel Poledri (2000) del Piacenza.
L’attacco formato nel vivaio della Cremonese
Davanti puntiamo su una coppia giovane – e che ben conosciamo nel campionato Primavera – ma già abituata al professionismo. Il riferimento centrale è David Stückler (2004), oggi al Vicenza ma di proprietà grigiorossa, affiancato da Giacomo Gabbiani (2006), in prestito alla Giana Erminio. Tra le alternative cresciute nel vivaio della Cremonese troviamo Cristian Spini (2001), interessante esterno offensivo del Ravenna. Completano la rosa Jahce Novello (2004), attaccante italo-australiano del Cosenza e Ibe Chineacherem (1998) del Brian Lignano, a completare un reparto che risente inevitabilmente dei cambiamenti strutturali vissuti dal club nel corso degli anni, ma che continua a produrre profili interessanti.
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