Inter, Vecchi si presenta: “Uno step intermedio tra Primavera e prima squadra è determinante”

Stefano Vecchi allenatore dell’Inter U23: le sue parole

In mattinata è arrivato finalmente l’annuncio: nasce l’Inter Under 23, seconda squadra creata dalla formazione meneghina per la crescita dei propri giovani del vivaio. Alla guida di questa formazione è stato scelto Stefano Vecchi, conoscenza dell’ambiente nerazzurro e tecnico con una lunga esperienza in Serie C. Al sito ufficiale dell’Inter, il tecnico ha parlato dell’importanza di questo progetto.

Stefano Vecchi tecnico Vicenza

Il ritorno in nerazzurro

Stefano Vecchi ha espresso grande emozione per il ritorno in nerazzurro: “Qui da ragazzino ho vissuto le prime emozioni indossando questa maglia e poi da allenatore. Sono qui per rivivere quelle emozioni”.

Il progetto U23 e il campionato di Serie C

Parlando del progetto U23, Stefano Vecchia ha sottolineato l’importanza di un passaggio intermedio tra Primavera e Prima Squadra: “Ho sempre creduto che uno step tra la Primavera e la Prima Squadra fosse determinante per la crescita dei ragazzi. La Serie C è un campionato competitivo – ha spiegato il tecnico nerazzurro – che spinge i ragazzi a una crescita maggiore. Ci sarà uno step mentale oltre che fisico”.

Obiettivo crescita dei ragazzi ma non solo: “La classifica necessita di vittorie. Quando si indossa questa maglia i risultati vanno fatti”.

La scelta dei fuori quota

Giuseppe Prestia è stato uno dei primi fuoriquota acquistati dall’Inter per puntellare d’esperienza la formazione Under 23. Il contratto è stato depositato in Lega negli scorsi giorni. Il tecnico nerazzurro ha specificato i parametri utilizzati per la scelta di questi profili: “Devono essere anche uomini importanti, non solo calciatori forti. Servono esempi, guide per i più giovani”.

L’esempio Dimarco

Sono tanti i calciatori lanciati in prima squadra da Stefano Vecchi nella sua precedente esperienza alla guida della Primavera dell’Inter. Uno su tutti è Federico Dimarco: “Vederlo giocare da leader a San Siro mi rende orgoglioso. Spero che altri possano seguire quella strada”.

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