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Rinaldi e Corvi: due figli di Parma per non far rimpiangere Suzuki
L’assenza di Zion Suzuki apre uno scenario interessante per due figli di Parma. Corvi e Rinaldi scaldano i motori…
Parma, in porta c’è aria di cambiamento…
Quando l’emergenza diventa occasione per giocarsi le proprie carte: il Parma perde pezzi, e con Zion Suzuki fuori per tre mesi, salgono le quotazioni di Edoardo Corvi e Filippo Rinaldi. Due figli del settore giovanile pronti a spendere un jolly importante: a difendere i pali degli emiliani, almeno fino a gennaio, sarà un “figlio di Parma”.
Corvi-Rinaldi, certi amori non finiscono…
È inutile continuare la citazione, ormai la conoscerete a memoria. Eppure, nel caso di Corvi e Rinaldi i versi di Antonello Venditti acquisiscono ancor più profondità. Nati calcisticamente a Parma, conoscono Collecchio come le proprie tasche: hanno anche incrociato le proprie strade nella Primavera dei crociati nella stagione 19/20, prima di prendere scelte diverse e ritrovarsi nuovamente sotto l’ala protettiva di un contesto che possono chiamare “casa”, senza troppa paura di sbagliare. Entrambi però accomunati dalla gavetta in Serie C: Corvi ha giocato per una stagione al Legnago Salus. Rinaldi ha fatto il giramondo: prima a Montevarchi, poi a Piacenza e ad Olbia, ed è reduce dall’ultima stagione di apprendistato alla Feralpisalò, dove ha alzato l’asticella trovando 14 clean sheet in 32 presenze.
Un solo, grande dettaglio, li divide: Corvi ha già assaporato la dolcezza del debutto in prima squadra, avendo disputato 7 presenze in Serie B e 4 in Coppa Italia nella finestra temporale tra il 2022 e il 2024. Periodo nel quale si è ritagliato anche uno spiraglio nelle rotazioni di un undici che avrebbe dominato il campionato cadetto e avrebbe ottenuto una promozione in Serie A dopo tre stagioni di purgatorio. Al contrario, Rinaldi è ancora alla ricerca di quella spunta nell’elenco delle “cose da fare”: l’esordio con quella che potrebbe essere a tutti gli effetti una seconda pelle, specialmente in un palcoscenico importante come il massimo campionato italiano, sarebbe un regalo inaspettato del destino.
Chi vincerà il ballottaggio?
Almeno per il momento, la bilancia esperienziale dovrebbe pendere verso Filippo Rinaldi: per continuità di minutaggio nelle ultime stagioni, ma soprattutto per i segnali di crescita dimostrati nel lungo periodo. Non a caso, il suo bagaglio culturale può contare su 97 presenze in Serie C, un numero che tradotto in valore sul campo è inestimabile per un portiere che dovrà sostituire in corsa il titolare inamovibile del ruolo. Un altro piccolo vantaggio competitivo? La scuola di Gianluigi Buffon. Sì, perché nella singola stagione del ritorno a Parma della leggenda ex Juventus, il classe 2002 ha condiviso con lui il ritiro estivo. Rubando con gli occhi da uno dei massimi esponenti del ruolo, nonché suo idolo come lui stesso ha confermato.
Edoardo Corvi invece ha dalla sua il fatto di essere gerarchicamente il secondo di Suzuki, ma sarà questa sosta a decretare i nuovi rapporti di forza nel ruolo. Almeno fino a gennaio, quando il Parma potrebbe sondare il terreno nel mercato di riparazione e acquistare un altro portiere, in attesa del ritorno del giapponese (si parla di almeno 3 mesi di stop). La palla ora passa a Carlos Cuesta, che emetterà la sentenza inappellabile, a meno di clamorosi ribaltoni in corso d’opera.
Luca Ottaviano
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