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Cecchi: “Più italiani nel campionato Primavera. Gravina? Senta il peso del fallimento del calcio italiano”
Il pensiero del noto giornalista Stefano Cecchi sulla crisi del calcio italiano, su Gravina e i tanti stranieri in Serie A e Primavera.

Cecchi, appello a Gravina: “Qualcosa deve cambiare”
Il noto giornalista Stefano Cecchi ha parlato dei tanti problemi che riguardano il calcio italiano. Col focus sulla situazione difficile che sta vivendo la Nazionale azzurra, ormai da molto tempo, Cecchi si è espresso senza peli sulla lingua, puntando il dito verso il presidente Gabriele Gravina – attaccato duramente anche da Luciano Moggi – e sui troppi stranieri presenti in Serie A e nel campionato Primavera. Di seguito il suo pensiero ai microfoni di Radio Sportiva.
Il pensiero di Cecchi sulla Nazionale
Sul CT della Nazionale: “Nel passaggio tra Spalletti e Gattuso sulla carta non andiamo a migliorare. Ma in questo momento, l’importante è che chi va in Nazionale la senta come un punto d’arrivo. E magari Gattuso a livello d’appartenenza ci sentirà molto. Ma penso che il problema nasca da chi è in campo, indipendentemente da chi siede in panchina. È l’intero movimento italiano che ha difficoltà e nessun allenatore ha la bacchetta magica. Ma non abbiamo alternative”.
Su Gravina: “Faccio un appello a Gravina. C’è una generazione di ragazzi che non ha mai visto l’Italia giocare un Mondiale. Da capo del movimento, dovrebbe dare un segnale che sente il peso di questo fallimento. Se l’allenatore non è quello giusto, prima di lui probabilmente c’è il presidente, a non essere quello giusto. Rifletta su questo”.
Troppi stranieri nel campionato Primavera? Le parole di Cecchi
Sugli stranieri in Italia: “Sarei favorevole a qualcosa che potrebbe rendere le squadre più italiane. Ci sono regolamenti europei, ma si potrebbe mettere una regola per cui “x” italiani debbano essere in campo. Il problema sono i presidenti. Il Decreto Crescita ha fatto danni enormi al calcio italiano, perché permetteva ai club di pagare meno tasse sugli stranieri. E il calcio ha preso questa legge riempiendo le squadre di giocatori stranieri. E poi non lamentiamoci se Gattuso – o chi per lui – è costretto a scegliere la rosa tra pochissimi giocatori. Perché poi in Serie A sono pochi”,
Sul campionato Primavera: “Nelle Primavere dovrebbero giocare almeno 5, 6 o 7 giocatori italiani. Se il Lecce due anni fa ha vinto il campionato Primavera senza italiani non è colpa del Lecce, ma del regolamento che lo permette. In Spagna hanno la metà dei nostri stranieri: forse è anche per questo che sono migliori di noi? Per me è evidente: ma non c’è la volontà di cambiare. Peggio di noi, come percentuale di stranieri, c’è soltanto Cipro. Abbiamo il 65% di calciatori non italiani in Serie A. Gravina, tutto questo vorrà dire qualcosa?”.
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