Agostinelli: “La Lazio non ha un attaccante della Primavera da lanciare”. Ma è così? I profili tra i giovani biancocelesti

Lazio, Agostinelli e il “vuoto” in attacco: chi potrebbe arrivare dalla Primavera

Nel suo intervento a Radiosei, Andrea Agostinelli, ex calciatore biancoceleste e oggi allenatore, ha commentato le recenti prove negative di Boulaye Dia. “Dispiace per le prestazioni di Dia — ha detto — non è un fenomeno, ma non è questo. Se fossi un tecnico, dopo aver dato tante possibilità, cercherei anche una soluzione alternativa. Chi al suo posto? Manca Castellanos, Pedro lì in avanti dall’inizio non è l’ideale, Noslin è un attaccante esterno adattabile. Da allenatore è comprensibile la difficoltà, quello che a me dispiace è che non c’è un attaccante della Primavera da gettare nella mischia”.

Una riflessione interessante, ma che apre anche un interrogativo: è davvero così priva di opzioni offensive la Primavera biancoceleste?

Primavera, un reparto offensivo ancora acerbo

La Lazio di Francesco Punzi, impegnata nel campionato Primavera 1, conta effettivamente tre punte centrali nel proprio organico, ma nessuna di loro sembra ancora pronta per il salto tra i professionisti.

Il più talentuoso del gruppo è probabilmente Flavio Sulejmani, classe 2006, autore finora di 2 gol e 3 assist in 8 presenze con la formazione U20. Giocatore duttile, tecnico e dotato di buona visione di gioco, è cresciuto molto rispetto alla scorsa stagione (3 reti in 30 partite), ma il passo verso la prima squadra appare ancora prematuro.

C’è poi Federico Serra (2006), che aveva iniziato bene con 4 presenze e 1 gol prima di fermarsi ai box per infortunio, anche se il suo recupero è previsto nelle prossime settimane. Infine Giovanni Carbone, classe 2007, rappresenta più un investimento per il futuro che un’alternativa attuale, avendo raccolto appena due presenze in campionato finora.

Agostinelli ha ragione: la Lazio non ha (ancora) un giovane centravanti pronto

In sostanza, Agostinelli ha centrato il punto: la Primavera laziale non dispone oggi di un attaccante già pronto per sostenere la Serie A. I giovani in rosa mostrano potenziale, ma hanno ancora bisogno di tempo, continuità e, soprattutto, di esperienza in un contesto meno pressante. Per questo motivo, se Dia dovesse continuare a faticare, Sarri sarà costretto a cercare alternative tra i giocatori esperti o, al massimo, adattando un esterno offensivo.

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