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Anche gli agenti prendono posizione: “La FIGC faccia accertamenti a tutela del calcio”
L’AssoAgenti prende posizione dopo l’inchiesta de Le Iene sul caso Bagni e chiede alla FIGC di intervenire per fare chiarezza sul sistema.

Anche l’A.I.A.C.S. – AssoAgenti prende posizione sul caso Bagni e chiede chiarezza alla FIGC. Dopo il servizio de Le Iene andato in onda su Italia 1, che ha portato alla luce un presunto sistema illecito di accesso al calcio professionistico giovanile tramite pagamenti – qui la nostra intervista esclusiva alla “iena” Luca Sgarbi -, interviene l’associazione di categoria degli agenti sportivi italiani. In una nota ufficiale, l’A.I.A.C.S. esprime preoccupazione per quanto emerso e invita la FIGC ad attivarsi formalmente per accertare la verità dei fatti, coinvolgendo anche le autorità governative se necessario.
Un appello che sottolinea l’importanza di proteggere non solo l’integrità del sistema calcistico, ma anche il valore sociale ed educativo che il mondo del calcio dovrebbe rappresentare. Gli agenti si riservano inoltre di intraprendere azioni autonome, nel caso in cui il decoro della professione risultasse compromesso. Di seguito il comunicato dell’associazione agenti.
Il comunicato dell’AIACS
“Facendo seguito al video giornalistico edito dal programma “Le Iene” andato in onda martedì 13 maggio sull’emittente televisiva “Italia 1”, poiché dallo stesso sembrerebbe palesarsi un sistema collaudato di tesseramento di giovani calciatori dietro pagamento di somme di denaro, l’AIACS invita la F.I.G.C. ad attivarsi – sia direttamente con i suoi organi preposti, sia intercedendo presso le Autorità Governative – al fine di accertare quanto realmente perpetrato dai soggetti a vario titolo coinvolti e/o chiamati in causa, siano essi tesserati che figure quantomeno rilevanti all’interno dell’ordinamento federale.
Ciò a tutela dell’intero movimento calcistico, nonché a tutela del superiore interesse pubblico, educativo, formativo e sociale che sono chiamati a svolgere i soggetti ad essi appartenenti. A tale fine, la Scrivente si riserva di depositare, presso gli enti preposti, apposita autonoma istanza a tutela degli Agenti Sportivi ove le condotte accertate all’esito degli instaurandi procedimenti ledano, in qualche modo, il decoro della professione e dell’ordinamento”.
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