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Sabato pomeriggio la Primavera della Juventus ha regolato con un secco 4-0 il Sassuolo in un match largamente dominato dalla formazione allenata da Bonatti. C’era inevitabilmente tanta curiosità attorno a una squadra che, a distanza di più di due mesi dall’ultima gara ufficiale, era chiamata a riscattare la sconfitta di Trigoria contro la Roma giunta prima dell’interruzione forzata del Primavera 1 e a riprendere il proprio cammino in campionato. I bianconeri, che non hanno sentito in maniera particolare la pressione, sono scesi in campo determinati e convinti di portare a casa il risultato, con la vittoria arrivata come naturale conseguenza di una buona prestazione di squadra.

Non è passata inosservata la presenza in tribuna della dirigenza bianconera: prima del fischio d’inizio della partita, hanno infatti preso il loro posto in tribuna l’allenatore della prima squadra Andrea Pirlo, il vicepresidente Pavel Nedved, il CFO Fabio Paratici, il Football Director Federico Cherubini e il Professional Talent Development Marco Storari. Un evento sicuramente non casuale, che lascia spazio a molteplici riflessioni. Per quanto riguarda il tecnico della prima squadra Pirlo, è più o meno noto che apprezzi molto i giovani: una dimostrazione lampante è data dal fatto che in questi primi mesi da allenatore della Juventus abbia avuto il coraggio di lanciare alcuni dei giovani del settore giovanile bianconero, concedendo loro una grande chance talvolta anche dal primo minuto. È pertanto possibile che Pirlo abbia addocchiato qualche pedina dello scacchiere di Bonatti da aggregare alla prima squadra, con la partita di sabato che gli ha permesso di osservare in azione ancora una volta quegli elementi tenuti sotto la lente di ingrandimento. La presenza di Paratici ci porta a pensare immediatamente al mercato: è possibile che il CFO bianconero abbia visto nel Sassuolo, da sempre fucina di talenti, qualche elemento importante che può fare al caso della Juventus. Non solo calciatori da aggregare alla prima squadra, ma che potrebbero essere ottimi rinforzi anche per l’Under 23 allenata da Zauli. E il resto della dirigenza? La motivazione principale può essere strettamente legata al fatto che la Juventus, a livello di società, creda fermamente nel proprio settore giovanile: la loro presenza, oltre ad essere da stimolo ai ragazzi, è probabilmente funzionale a far sentire la vicinanza con il resto del mondo Juve, a rafforzare l’idea di grande famiglia bianconera, di compattezza e unità, che fonde le giovanili e la prima squadra. La formazione di Bonatti ha risposto come meglio non avrebbe potuto fare: al termine della partita la dirigenza bianconera ha abbandonato la tribuna dell’Ale&Ricky di Vinovo soddisfatta e molto ottimista.

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