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Da diversi anni a queste parte è in crescita il numero di nazioni "insolite" in grado di partorire giovani talenti: in continenti come il Nord America e l'Asia, ad esempio, il calcio si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore ed ha sempre più appealing per i giovani ragazzi. Ma non serve uscire dall'Europa per trovare piccole nazioni alle quali non si pensa mai quando si parla di calcio: un esempio è la Georgia, con giovani prospetti come Chakvetadze del Gent. Ma prima di lui, c'è stato un altro georgiano che si pensava potesse sfondare in Italia: stiamo parlando di Levan Mchedlidze, attaccante classe 1990 che ha vissuto una parabola discendente straordinariamente rapida.

Ma andiamo con ordine. Come già detto, Mchedlidze nasce nel 1990, più precisamente il 24 marzo a Tbilisi, in Georgia. In patria il giovane Levan inizia la propria carriera calcistica nel Dila Gori, squadra della massima divisione georgiana, con la quale compie le diverse tappe attraverso il settore giovanile fino ai 16 anni. Nel 2006 il ragazzo attira le attenzioni dell'Empoli: i toscani non ci pensano 2 volte e si assicurano le prestazioni del giovane, aggregandolo alla formazione Primavera. Già nella stagione successiva però viene chiamato in prima squadra da mister Cagni, ma a causa di ripetuti infortuni al ginocchio Mchedlidze non avrà mai la possibilità di esordire tra i "grandi" durante la stagione. Neppure con la Primavera va meglio: nella stagione 07/08 l'allora 17enne giocherà solamente una partita con gli Under 19.

Un'annata decisamente da dimenticare per il giocatore; tuttavia c'è ancora chi crede nel suo potenziale. Il Palermo di mister Ballardini decide di puntare su di lui: viene quindi girato in prestito ai rosanero, con la formula del prestito oneroso con un diritto di riscatto fissato a ben 6,2 milioni di euro. Con il Palermo riesce finalmente ad esordire, nella stagione 08/09, tra i grandi, su un palcoscenico non indifferente: lo Stadio San Paolo, in occasione della trasferta contro il Napoli. Solo qualche giorno di attesa ed arriva anche il primo gol, e non contro un'avversaria qualunque: Mchedlidze mette la propria firma nel successo per 1-2 contro la Juventus, battendo un portiere leggendario come Gianluigi Buffon.

Quella rimane però la sua unica rete stagionale in Serie A. Nonostante le buone premesse l'attaccante colleziona solamente 9 gettoni, da subentrato perlopiù, e il Palermo decide di non riscattarlo. Il prestito viene però rinnovato per la stagione 09/10 e il riscatto fissato a 6 milioni di euro. Dopo un buon avvio sotto la guida di mister Zenga, che lo fa subentrare contro Roma e Lazio, dopo la staffetta tra l'ex "Uomo Ragno" e Delio Rossi il giocatore non otterrà altre chances per dimostrare il proprio valore. Dopo la sosta natalizia, Mchedlidze non rientra in Italia e rimane in Georgia: il Palermo lo mette fuori rosa e a fine stagione lo rispedisce all'Empoli, in serie B.

Il georgiano vestirà la maglia dell'Empoli per ben 9 anni, dal 2010 fino al 2019, dopo le prime due tra Primavera e prima squadra. In 44 presenze nei primi 2 anni, quasi sempre da subentrato, Mchedlidze mette a segno 3 reti in Serie B, a cui si va a sommare quella del momentaneo 1-2 che ha iniziato la rimonta per 3-2 contro il Varese durante il ritorno dell'incontro valido per i  play-off. La squadra però viene eliminata e l'Empoli rimane nella serie cadetta. La promozione arriverà solamente nel 2014, e nella stagione 2014/15 Mchedlidze si riaffaccia nella massima serie italiana: segnerà 4 gol, di cui 2 all'Inter nel pirotecnico 3-4 dell'ultima giornata di campionato, nel maggio 2015. Da quella doppietta inizia poi un digiuno lungo un anno e mezzo: bisognerà aspettare dicembre 2016 per rivederlo trovare il gol, quando segna la doppietta decisiva nella vittoria contro il Cagliari. Nella seconda parte di campionato trova altre 4 reti, portando a 6 gol il computo totale (e di cui uno segnato nel clamoroso 1-2 a San Siro contro il Milan).

Mchedlidize sparisce nuovamente per un altro anno, causa infortunio: nella stagione 17/18 non scenderà mai in campo, mentre in quella successiva (nuovamente in serie A) colleziona 11 presenze con nessuna rete all'attivo. Si chiude così, con 150 presenze e 15 gol, l'avventura di Levan Mchedlidze in terra toscana: firma infatti con la Dinamo Tbilisi, squadra che milita nella prima divisione georgiana, un contratto valido per la stagione 2019/20. Ma anche lì, le cose non sembrano andare diversamente: Mchedlidze colleziona 5 sole presenze e mette a segno una sola rete in Erovnuli Liga. A giugno, il contratto non viene rinnovato e Mchedlidze è quindi svincolato, come lo è tutt'ora.

Nonostante i lampi di talento messi in mostra a Palermo nelle poche occasioni concessegli, Mchedlidze non è mai riuscito a dimostrare di poter essere quel bomber, quel trascinatore di cui piazze come Empoli hanno bisogno. Certo, anche la sfortuna ci ha messo del suo, con i continui infortuni che il ragazzo ha dovuto fronteggiare negli anni. Il declino di Levan Mchedlidze è stato rapidissimo, ed in men che non si dica il futuro prodigio dell'Empoli è finito ai margini di tutti i progetti, fino ad un ritorno in patria lontano dai riflettori ed una carriera che a 30 anni sembra essere già finita.

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