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Nazionali Giovanili

Italia U21, Pafundi: “Non ho mai mollato e continuerò a lottare per i miei obiettivi”

Simone Pafundi, trequartista dell’Italia U21, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Montenegro.

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Simone Pafundi
Simone Pafundi

Italia u21, la conferenza di Pafundi

Tra i giovani più attesi del panorama calcistico italiano c’è senza dubbio Simone Pafundi, il fantasista classe 2006 che nel novembre 2022 fu lanciato a sorpresa da Roberto Mancini in Nazionale maggiore a soli 16 anni. Un debutto che aveva fatto scalpore e acceso grandi aspettative sul talento dell’Udinese, oggi alla Sampdoria in prestito, desideroso di rilanciare la propria carriera dopo un periodo di alti e bassi.

Alla vigilia del match dell’Italia U21, Pafundi è intervenuto in conferenza stampa accanto al tecnico Carmine Nunziata, parlando con serenità e maturità della sua crescita personale e professionale. “Io mi sento un giocatore tanto importante quanto tutti gli altri – ha dichiarato – e credo che ognuno di noi debba dare il massimo per una sana competizione individuale e per fare squadra”.

Un percorso precoce tra sogni e difficoltà

La storia di Pafundi è quella di un predestinato che ha dovuto fare presto i conti con le difficoltà. Dopo l’exploit giovanile con l’Udinese e l’incredibile chiamata in azzurro da parte di Mancini, il giovane trequartista ha vissuto stagioni complicate, fatte di poche presenze in Serie A e un minutaggio ridotto. Tuttavia, nonostante le battute d’arresto, il ragazzo di Monfalcone non ha mai smesso di credere in sé stesso.

“Riguardo al mio percorso degli ultimi anni, penso che di errori ne ho fatti come tutti – ha ammesso – però sono uno che non ha mai mollato e continuerò a lavorare per gli obiettivi che ho”. Parole che testimoniano una consapevolezza crescente e la voglia di dimostrare il proprio valore in un contesto più adatto alla sua maturazione.

Simone Pafundi

Simone Pafundi

Nuova avventura alla Sampdoria: “Non vedo l’ora di far vedere quello che posso fare”

Dopo aver lasciato l’Udinese in estate, Pafundi ha scelto la Sampdoria per rilanciarsi. Una piazza calda, ambiziosa, ma anche disposta ad aspettare e valorizzare i giovani. “Quando ho avuto poche opportunità mi sono buttato giù, ma ora sono in una nuova piazza con persone che mi apprezzano e non vedo l’ora di far vedere quello che posso fare”.

Le prime settimane a Genova sembrano aver restituito entusiasmo al ragazzo, che ora punta a diventare un punto fermo per Andrea Pirlo nella rincorsa alla promozione in Serie A. Il talento c’è, la voglia anche: servirà costanza e pazienza per ritrovare la versione migliore di Pafundi.

Il rapporto con Mancini e il futuro in azzurro

L’ex ct Roberto Mancini ha avuto un ruolo chiave nella carriera di Pafundi, credendo in lui in un momento in cui pochi erano pronti a scommettere su un sedicenne. Un gesto che il ragazzo non dimentica, anche se oggi i loro rapporti si sono affievoliti. “Mancini? Ho scelto la Samp perché ho pensato che potesse essere il posto giusto per dare una svolta alla mia carriera. Il mister l’ho sentito solo il giorno dopo che sono arrivato a Genova”. Una risposta che lascia intendere rispetto e gratitudine, ma anche la necessità di guardare avanti, verso nuovi orizzonti. A cominciare dall’Under 21, dove Pafundi vuole essere protagonista, magari già a partire dalla sfida contro il Liechtenstein.

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