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Dal sogno Mondiale alle orme di Haaland: occhi sul gigante ucraino Pyshchur
Nel Mondiale Under 20 si sta mettendo in mostra Oleksandr Pyshchur, attaccante ucraino alto e possente che si ispira a Haaland

Mondiale Under 20, occhio a questo attaccante
Nel contesto di un Mondiale U20 che vede finora due protagoniste assolute (Argentina e Stati Uniti), si sta facendo spazio a suon di sportellate un ragazzone di 204 centimetri: il suo nome è Oleksandr Pyshchur. Il gigante con in mano le chiavi dell’attacco dell’Ucraina, è andato a segno all’esordio, mostrando ottimi segnali anche nella seconda partita del Gruppo B. Un classe 2005 che ha le idee chiarissime, oltre ad ispirarsi ad uno dei centravanti più dominanti negli ultimi dieci anni di calcio.
Oleksandr Pyshchur e le somiglianze con l’idolo Haaland
Senza scomodare paragoni improponibili, c’è un filo conduttore, una linea di collegamento tra Pyshchur e Haaland. Le somiglianze però, al momento si fermano ai contenuti fisici mostrati in campo. Il ventenne ucraino è un gigante tra i bambini, con una struttura fisica fuori scala e una presenza in area di rigore che lo rende pressoché immarcabile per difese poco attrezzate come quella di Panama o Corea del Sud. L’attacco della porta e le movenze però, ricordano più da vicino Artem Dovbyk, magari non nella sua versione sbiadita recente, bensì in quella che fece impazzire le difese della Liga con la maglia del Girona. Non è un fulmine di guerra nell’allungo, ma sa riempire l’area e leggere gli spazi occupati male dalla retroguardia.
Nell’esordio al Mondiale, con un suo movimento a svuotare l’area ispira il primo gol ucraino nella competizione. Pochi minuti più tardi invece, riceve sui quaranta metri per cambiare lato con buona sensibilità tecnica. Poi prende l’ascensore sul cross ed emette una sentenza per i coreani. Alla seconda uscita nella competizione, da un suo movimento nasce la dinamica che porta al calcio di rigore: accetta il duello e il contatto con l’avversario, prende posizione e si fa abbracciare nel cuore dell’area. Intuizioni, guizzi che possono ricordare alla lontana il dominio nei sedici metri di Haaland, che su stessa ammissione del ragazzo è un modello da seguire. A scuola da uno dei più grandi del ventunesimo secolo: ne studia ogni movimento con minuzia nei particolari.
Guarda le sue partite al City, ma la passione per il norvegese nasce da un evento in particolare, che intreccia inesorabilmente i destini di Norvegia e ucraina. Il record dei 9 gol segnati in una singola partita, nel Mondiale U20 del 2019, vinto proprio dalla nazionale gialloblù. Una sliding door nel modo che si ha oggi di guardare ai giovani, nonché il primo momento in cui il mondo ha messo i riflettori su quel talento pazzesco classe 2000.
Un sogno… mondiale
Scontro al vertice nell’ultima giornata del Gruppo B. Per mettere sotto chiave il passaggio del turno e soprattutto ipotecare il primato nel girone, l’Ucraina sfida il Paraguay. Un altro avversario con cui sfruttare il mismatch fisico: Balbuena e Quintana, i due centrali paraguayani, arrivano rispettivamente a 178 e 185 centimetri. E’ evidente dunque la differenza nella struttura fisica con Pyschur, un gigante di 204 centimetri. Occhio però all’uso dell’anticipo secco e della rapidità come deterrente o antidoto per contrastare i movimenti della punta. Appuntamento dunque fissato a venerdì 3 ottobre alle 22:00, per conoscere il verdetto finale del girone B ed eventualmente godersi un’altra partita in cui monitorare i progressi dell’attaccante classe 2005.
Luca Ottaviano
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