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L’Italia U21 per salvare l’estate azzurra: la squadra di Nunziata si prepara per gli Europei

L’Italia U21 di Nunziata sfida l’Europa: qualità, talento e obiettivi ambiziosi per risollevare il calcio italiano dopo il flop dei grandi.

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Italia U21 Nazionali Giovanili
Italia U21 Credit foto: Martin Cocciolo

L’Italia U21 di Nunziata sfida l’Europa: qualità, talento e obiettivi ambiziosi per risollevare il calcio italiano dopo il flop dei grandi

Dopo il tonfo della Nazionale maggiore, le speranze di un’estate positiva per il calcio italiano passano dai giovani talenti dell’Italia U21. La squadra di Carmine Nunziata si prepara a vivere da protagonista gli Europei di categoria, con la consapevolezza di rappresentare più di una semplice selezione giovanile: è la luce nel buio, la speranza di un futuro possibile. Gli azzurrini sono arrivati in Slovacchia per iniziare a entrare in clima competizione e continuare la preparazione in vista dell’esordio contro la Romania di mercoledì 11 giugno.

Italia U21 esultanza

Italia U21 esultanza (Credit foto: Leonardo Bartolini)

Un’estate in salita per l’Italia calcistica

Il clima in casa azzurra, dopo il tonfo della Nazionale maggiore contro la Norvegia, è tutt’altro che sereno. La sconfitta nella qualificazioni ai prossimi Mondiali, resa ancor più grave da una prestazione opaca e da errori ripetuti, ha costretto la FIGC a un repentino cambio di guida tecnica, con l’esonero di Luciano Spalletti. Un passo drastico, sintomo del momento delicato che sta attraversando il movimento calcistico italiano. Si parla spesso di cambiamento, di mentalità nuova, di investire nei giovani, ma i fatti faticano a seguire le parole. Ecco perché l’Europeo Under 21 può e deve diventare un punto di svolta, un’opportunità per rilanciare entusiasmo e fiducia nel futuro.

L’Italia U21 di Nunziata: qualità e spirito di squadra

L’Italia U21 è arrivata in Slovacchia con un mix ben calibrato di talento, esperienza internazionale e fame di emergere. Sotto la guida di Carmine Nunziata, tecnico competente e apprezzato per il suo lavoro con i giovani, la squadra ha mostrato solidità, compattezza e una chiara identità tattica. Non è un caso se gli Azzurrini sono tra le favorite alla vigilia della competizione. La rosa è profonda e ricca di qualità, con giocatori protagonisti già in Serie A e in campionati esteri.

Da Casadei a Lorenzo Pirola, da Tommaso Baldanzi a Coppola, passando per Giovanni Fabbian e Koleosho: i nomi ci sono, le gambe pure. Ma è soprattutto il collettivo ad aver impressionato nelle amichevoli di avvicinamento al torneo. Un gruppo unito, motivato, pronto a lottare su ogni pallone e a rappresentare degnamente la maglia azzurra.

 

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Spagna e non solo: un girone insidioso

Il cammino dell’Italia U21 inizierà mercoledì 11 giugno, contro la Romania, ma poi ci sarà anche la Spagna sul percorso. Un avversario ostico e di grande tradizione a livello giovanile. La “Rojita” resta una delle squadre più temibili del panorama europeo, con un settore giovanile tra i più floridi al mondo. Ma Nunziata non ha intenzione di giocare da vittima sacrificale: l’obiettivo è partire forte, dimostrando subito di poter competere con chiunque.

Il girone, in effetti, non è semplice. Oltre alla Spagna, ci sono altre formazioni solide e organizzate, ma l’Italia ha le carte in regola per superare il primo scoglio. La squadra dovrà mostrare carattere, equilibrio tattico e una buona dose di cinismo sotto porta, aspetti spesso mancati in passato. Ma soprattutto, servirà quella mentalità vincente che si cerca da anni e che proprio le Under possono contribuire a costruire.

Le grandi avversarie agli Europei U21

Oltre alla Spagna, altre big europee puntano con decisione al titolo. Il Portogallo, forte di una generazione d’oro che ha già mostrato il proprio valore nelle selezioni giovanili. La Francia, con una rosa infarcita di talento e fisicità. L’Inghilterra, reduce da un periodo di grande fermento calcistico, capace di esportare giovani di qualità in Premier League e non solo. E poi la Germania e l’Olanda, da sempre fucine di talenti e capaci di costruire progetti tecnici lungimiranti.

In questo contesto competitivo, l’Italia deve giocarsi le proprie carte senza timori reverenziali. Il torneo sarà anche un’occasione per mettere in mostra i nostri migliori prospetti davanti agli occhi dell’Europa. Un banco di prova importante anche per la credibilità del nostro sistema giovanile, spesso criticato ma in realtà in grado di produrre giocatori pronti al salto.

Carmine Nunziata Italia U21

Carmine Nunziata

Non solo risultato: serve visione

Al di là del risultato sportivo, che ovviamente ha un peso specifico importante, questo Europeo può rappresentare molto di più. Può essere un segnale. Un punto di ripartenza. Dopo l’ennesima delusione della Nazionale maggiore, è urgente investire in modo serio e strutturale sui giovani. Dare loro fiducia, minuti, responsabilità. Non solo convocazioni simboliche o prestiti in B, ma un vero percorso di crescita.

Il talento non manca, ma serve coraggio. Il coraggio di cambiare davvero. Di valorizzare i vivai, di affidarsi a tecnici competenti, di ridurre la dipendenza da giocatori stranieri nei club di Serie A. E, soprattutto, serve pazienza: la crescita non è mai immediata, ma va coltivata.

Il ‘grido’ degli Azzurrini

Il cammino che l’U21 inizierà in Slovacchia non sarà solo un torneo giovanile. Sarà un grido. Un segnale. Un messaggio a tutto il movimento: ‘Noi ci siamo’. Sta ora agli addetti ai lavori, ai tifosi e alla federazione ascoltare quel grido, trasformarlo in progetto, in visione, in futuro. Perché l’Italia del domani può nascere da qui. E chissà che, davvero, l’estate azzurra non possa essere salvata dai più giovani.

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