Italia U21, Kayode: “Germania o Inghilterra ai quarti? Non ci spaventa nessuno”

Michael Kayode, esterno dell’Italia U21, ha parlato ai microfoni della Rai al termine della sfida pareggiata 1-1 contro la Spagna, valida per la fase a gironi degli Europei di categoria. Un risultato che non permette agli Azzurrini di chiudere al primo posto nel girone, ma che conferma la solidità del gruppo guidato da Carmine Nunziata.

Kayode Italia

Kayode: “Volevo il primo posto”

Il laterale della Fiorentina non nasconde un pizzico di delusione per il mancato primato nel girone: “Non sono molto contento del pareggio, volevo passare da primi”, ha detto senza giri di parole. Tuttavia, Kayode riconosce lo sforzo del gruppo, sottolineando l’atteggiamento e la capacità di adattarsi a un cambio tattico importante: “Si è fatta una grande partita, cambiando anche modulo, quindi sono molto contento della squadra”.

Il rimpianto dell’occasione sfiorata

Uno degli episodi chiave del match è stata un’occasione non sfruttata proprio da Kayode, che a pochi metri dalla porta ha visto il suo tentativo respinto dal portiere avversario: “Sarà il mio rimpianto. Voglio rivederla, magari potevo passarla al mio compagno. Era difficile, ero in corsa e stavo per cadere, il portiere è stato bravo a parare”. Un’azione che lascia un piccolo rammarico, ma che testimonia anche la voglia del giocatore di incidere nei momenti decisivi.

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Testa ai quarti, senza paura

Con il passaggio del turno ormai certo, l’Italia si prepara ai quarti di finale, dove affronterà una tra Germania e Inghilterra. Ma Kayode mostra grande fiducia: “Il prossimo avversario non ci interessa, pensiamo solo a noi stessi. Quello che verrà lo prenderemo”, ha affermato con determinazione, evidenziando la compattezza mentale del gruppo.

Crescita nella gara e lettura tattica

Analizzando la prestazione personale, Kayode ha ammesso un inizio un po’ frenato, per poi sciogliersi con il passare dei minuti: “La tattica è stata questa. Cambiando modulo non è facile. Abbiamo prima guardato come ci venivano a prendere, poi abbiamo iniziato a giocare e ad attaccare gli spazi”. Una dimostrazione di maturità tattica, che ben riflette il lavoro dello staff tecnico e la capacità della squadra di adattarsi alle esigenze del match.

 

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Forza e sacrificio fino all’ultimo minuto

Nel finale di gara, un’azione in scambio con il compagno Zacchi ha scatenato l’ovazione del pubblico: “Ero morto, però avevo tanta voglia di vincere la partita e questo mi ha dato forza per proseguire l’azione”. Parole che racchiudono lo spirito battagliero del giovane esterno, simbolo di un’Italia che non si arrende mai e che ora guarda con fiducia alla fase a eliminazione diretta.

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