Nazionali Giovanili
Italia U21, Nunziata sicuro: “Posso contare sulla forza del gruppo. Baldanzi? Vedremo…”
Italia e Germania si sfidano ai quarti dell’Europeo Under 21 e chi vince va in semifinale: la conferenza di Nunziata.

Italia e Germania si sfidano ai quarti dell’Europeo U21 e chi vince va in semifinale: la conferenza di Nunziata
A volte il destino sa essere curioso. Era l’8 giugno scorso quando, appena atterrati a Bratislava, Italia U21 e Germania si erano incrociate casualmente nell’area ritiro bagagli dell’aeroporto. Un rapido scambio di convenevoli tra i due commissari tecnici, Carmine Nunziata e Antonio Di Salvo, qualche augurio reciproco e poi ognuno per la propria strada. Gli Azzurrini verso Trnava, dove avrebbero disputato tutte e tre le gare del girone; i tedeschi invece diretti a Nitra, ai piedi del monte Zobor, dove avrebbero esordito il 12 giugno con un netto 3-0 contro la Slovenia.
Ora quelle strade si incrociano di nuovo, ma questa volta in uno snodo cruciale del torneo: domani alle 21 (diretta su Rai 1, arbitra il lituano Lukjančukas) Italia e Germania si ritroveranno faccia a faccia alla ‘Dac Arena’ di Dunajska Streda per il quarto di finale dell’Europeo Under 21, dove ci sarà anche Gattuso. Chi vince vola in semifinale, chi perde saluta la Slovacchia.

Carmine Nunziata Italia U21
Italia U21 solida, Germania travolgente: numeri da big per entrambe
Il percorso delle due squadre finora è stato positivo, ma diverso. L’Italia U21 si presenta all’appuntamento imbattuta, ma con un secondo posto nel gruppo A, complice il pareggio contro la Spagna che ha permesso alla Rojita di chiudere al primo posto. La Germania, invece, è stata l’unica nazionale tra le sedici finaliste a collezionare tre vittorie su tre, segnando ben 9 reti: miglior attacco del torneo a pari merito con il Portogallo.
Protagonista assoluto dell’attacco tedesco è stato Nick Woltemade, punta dello Stoccarda, attualmente in testa alla classifica marcatori con 4 gol e 2 assist all’attivo. Una minaccia concreta per ogni difesa. L’Italia, però, può vantare la seconda miglior retroguardia dell’Europeo, avendo incassato finora un solo gol, quello dello spagnolo Jesus Rodriguez. Un dato che conferma la solidità difensiva già dimostrata nelle qualificazioni, dove gli Azzurrini avevano subito appena 4 reti.
Nunziata: “Germania solida e intensa, servirà essere squadra”
Alla vigilia del match, il commissario tecnico Carmine Nunziata ha analizzato l’avversario con realismo ma anche con fiducia: “La Germania è una squadra solida, fisica, che ha grande intensità, sempre corta. È difficile trovarla impreparata. E in più, soprattutto davanti, ha giocatori di qualità come Gruda e Woltemade”, ha dichiarato in conferenza stampa e come riportato dal sito della FIGC.
Per battere i tedeschi, secondo Nunziata, servirà concretezza e spirito collettivo: “Dovremo andare in campo per cercare di fare la partita ed essere squadra, fare meno errori possibili e magari sfruttare i loro. Vogliamo arrivare in fondo, poi se gli avversari saranno più bravi tanto di cappello”.
Modulo da decidere, Baldanzi in dubbio fino all’ultimo
Nessuna anticipazione sulla formazione o sul modulo di gioco, con l’Italia che ha alternato la difesa a quattro (nelle prime due gare) a quella a tre vista contro la Spagna. Tutto sarà deciso dopo l’ultimo allenamento: “Preferisco aspettare la rifinitura per decidere – ha sottolineato il ct – dipende da come stiamo a livello fisico, se qualcuno rientra o meno. I ragazzi ormai hanno assorbito bene i due sistemi di gioco e non ho l’esigenza di provare delle cose come ho fatto l’altra volta”. Resta da valutare anche la condizione di Tommaso Baldanzi, elemento chiave per la trequarti azzurra, che tornerà ad allenarsi in gruppo solo nella rifinitura: “Vediamo se riuscirà a fare tutto con i compagni, per noi è un giocatore importante”, ha aggiunto Nunziata.
Il valore del gruppo: 12 reduci dal Mondiale U20
Se la Germania può contare su talento e fisicità, l’Italia U21 risponde con coesione e continuità. Un blocco solido che lavora insieme da anni, con ben 12 dei 23 convocati che due estati fa erano già protagonisti della cavalcata fino alla finale del Mondiale Under 20. “Penso che questo abbia fatto la differenza in tutti questi anni, avere un gruppo affiatato vuol dire molto. E per me è un vantaggio perché i ragazzi sanno già cosa voglio da loro”, ha spiegato Nunziata.
Motivazioni? A questo punto del torneo non servono discorsi da spogliatoio: “Come li stimolerò? Non ce ne sarà bisogno, se un giocatore ha bisogno di stimoli prima di un quarto di finale di un Europeo vuol dire che c’è qualcosa che non va”.
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