Nazionali Giovanili
Buffon dà la carica all’Italia U21: “Voglio vedere grande attaccamento. Desplanches mi piace molto”
Gigi Buffon, ex portiere e capo delegazione della Nazionale, ha raggiunto l’Italia Under 21 e assisterà alla gara con la Slovacchia.

La sfida di questa sera tra Italia e Slovacchia (qui la diretta), valida per l’Europeo U21, vedrà la presenza di un tifoso d’eccezione. Allo stadio “Anton Malatinsky” di Trnava ci sarà infatti anche Gigi Buffon, che nel pomeriggio ha raggiunto l’hotel che ospita la squadra azzurra. L’ex portiere della Nazionale ha tenuto un discorso agli azzurrini, alla presenza del capo delegazione Giancarlo Antognoni, del coordinatore delle Nazionali Giovanili Maurizio Viscidi e del tecnico Carmine Nunziata con il suo staff.
Il discorso di Buffon all’Italia U21
“Non vi chiedo di vincere ma vorrei vedere senso di appartenenza, grande attaccamento e soprattutto grandissima passione” ha detto Buffon, aggiungendo poi altre parole ai canali ufficiali della FIGC. “Credo che il coinvolgimento con il quale si fanno le cose faccia sì che queste cose possano sembrare indimenticabili. La vita va vissuta mettendo una grande dose di passione. Per arrivare in fondo a un torneo come questo un gruppo deve condividere tutto. Condivisione significa saper scherzare insieme o capire quando è il momento di fare sul serio. Devono dare tutti lo stesso valore alle cose”.

Buffon con l’Italia U21 (Credit FIGC)
Il pensiero di Buffon su Desplanches
Sebastiano Desplanches, già protagonista nella prima partita con un rigore parato a Munteanu, è cresciuto nel mito di Gigi Buffon. L’ex portiere conosce e apprezza molto le qualità dell’estremo difensore dell’U21 azzurra: “Lo conosco già dal Mondiale Under 20, del quale è stato un grande protagonista. E anche l’Europeo è iniziato molto bene con il rigore parato. E’ un portiere moderno, che mi piace molto perché tra i pali è agile e capace di parate incredibili. L’unica cosa che deve fare è confermarsi in questo Europeo, che come per i suoi compagni sarà una tappa importante, e poi confermarsi tra i grandi. Consacrarsi. Le qualità tecniche e caratteriali ce le ha tutte, deve far leva sul proprio entusiasmo e su una sana dose di follia per poter raggiungere l’inimmaginabile”.

Sebastiano Desplanches
Il retroscena sui tempi dell’Under 21
Gigi Buffon ha proseguito nelle sue dichiarazioni ricordato uno dei pochi errori commessi nella sua carriera azzurra. Nel 1997, a Bristol, consegnò erroneamente il pallone all’inglese Eadie, che segnò a porta vuota il gol che condannò al KO l’Italia U21. Di seguito il ricordo di Buffon.
“Quel gol me lo ricordo perché fu il primo errore che feci dopo praticamente un anno e mezzo che giocavo in Serie A e in Under 21. Un po’ lo aspettavo perché mi dicevo ‘un errore lo fanno tutti, prima o poi arriverà’. Però devo dire la verità, non l’ho mai rivisto perché per me fu uno choc. Non ero abituato a sbagliare e non essendo abituato mi ha un po’ destabilizzato. Ti dici ‘cavolo, allora non sono una macchina perfetta’”.
“La cosa che ricordo con dispiacere – ha proseguito il capo delegazione della Nazionale – è che venni criticato tantissimo. Anche giustamente. Perché avevo un atteggiamento strafottente che infastidiva i giornalisti e secondo me erano li ad aspettare di potermi massacrare. E quell’occasione gliela diedi. Fu un grande dispiacere, ma fu molto importante per la mia carriera perché per la prima volta compresi che di infallibile non c’è nessuno e che bisogna avere sempre un certo grado di attenzione e di umiltà. Soprattutto nel nostro ruolo perché altrimenti le brutte figure sono dietro l’angolo”.
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