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Arena, momento d’oro: gli occhi di Gasp e della Nazionale U18 sul classe 2009
Antonio Arena, attaccante classe 2009, sta vivendo il suo magic moment: Gasperini e la Nazionale U18 mettono gli occhi su di lui.

Antonio Arena, una finestra aperta sul futuro
È stato l’uomo dei record con il Pescara, ora invece alimenta la sua scalata rapidissima flirtando con la prima squadra della Roma: Antonio Arena continua nel suo “magic moment”, foraggiato da club e Nazionale. E’ ufficiale da qualche ora la convocazione con l’Italia U18, mentre gli attestati di stima di Gasperini e dell’ecosistema giallorosso non tardano ad arrivare.
Un 2009 alla conquista della Serie A
Può essere lui quello spartiacque che ci mancava a livello culturale e di sistema? Solo il tempo potrà rispondere. Il tempo appunto, una variabile che rende la storia di Antonio Arena ancor più affascinante. Soltanto sei mesi fa diventata il primo classe 2009 a segnare tra i professionisti, quando indossava ancora la maglia del Pescara e all’età di 16 anni. D’estate arriva la grande chiamata, irrinunciabile come ribadito anche dal ds del Pescara Pasquale Foggia: “Il motivo della cessione di Arena? La risposta è semplice. Viviamo in un contesto in cui le regole sono sbagliate. Arena ha firmato un triennale per età (2009). Il prossimo anno sarebbe andato in scadenza e non avremmo avuto potere contrattuale. Altrimenti, da un lato, lo avremmo tenuto. Dall’altro, se al ragazzo gli si presenta la Roma, era difficile se non impossibile rifiutare. La Roma non lo avrebbe lasciato neanche in prestito perché sul ragazzo ha fatto un investimento”.
E in effetti, i primi segnali lanciati da Gian Piero Gasperini dimostrano che il futuro del teenager è sempre più proiettato verso la prima squadra. Nella conferenza pre-partita della trasferta di Pisa, il tecnico annunciava così la prima convocazione di Arena: “In allenamento mi ha incuriosito, visto che c’è posto in panchina domani verrà con noi. Voglio iniziare a conoscerlo meglio da vicino”. Intanto, il sedicenne ha cominciato anche ad accumulare minutaggio con la Primavera: 180 minuti nelle due gare agli ordini di Federico Guidi.
Anche l’Italia mette nel mirino il classe 2009
Sarà una sosta Nazionali molto interessante, da vivere con il pensiero orientato sicuramente al futuro. Viaggia in questa direzione la convocazione con l’Italia U18 di Antonio Arena. Gli azzurrini saranno impegnati nel Torneo Internazionale, in programma dal 3 al 9 settembre. Il tecnico, Massimiliano Favo, non ha dunque potuto fare a meno di aggregare al proprio gruppo un’aggiunta di spessore, che arricchisce di talento il reparto offensivo.
Per il nativo di Sidney dunque, si chiude il capitolo U17 a soli sei mesi di distanza dal suo inizio: bilancio di 7 apparizioni e 1 gol. All’orizzonte invece, gli impegni contro la Corea del Sud (3 settembre alle 15:00), gli Emirati Arabi (6 settembre alle 15:00) e la Croazia (9 settembre alle 11:00). C’è da aspettarsi dunque un debutto anche in questo caso, ad arricchire una partenza di stagione in cui Arena ha le ali sotto i piedi, sospinto dall’ entusiasmo e la stima di chi gli orbita attorno.
Sarà lui a tracciare un punto di non ritorno?
Arena dunque può riuscire dove Simone Pafundi (e indirettamente anche Roberto Mancini) era andato soltanto vicino. Aprire un corridoio, un canale di comunicazione tra i potenziali fenomeni e una Serie A che si chiude a riccio nella convinzione che il binomio “talento” e “giovane età” non possa esistere. Disegno molto ambizioso, che andrebbe in direzione ostinata e contraria rispetto ai segnali dati sul mercato dai club italiani, che hanno puntato sui vari Modric, De Bruyne, Immobile, Dzeko. Un colpo alla narrazione dell’usato sicuro, che sembra più un facile (ma controproducente) rifugio che una vera convinzione.
Luca Ottaviano
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