Il calcio dei grandi
Spalletti e il post Italia, da dove riparte: anno sabbatico, suggestione Juve e Fiorentina
Il ct è stato scelto sollevato dall’incarico dopo la disfatta dell’Italia in Norvegia. E cosa farà ora? Tra anno sabbatico e possibili nuove sfide

La nuova vita di Spalletti post Italia: le varie possibilità
Alla fine Spalletti paga per tutti, il capro espiatorio è stato trovato anche questa volta. Un ct mandato da solo in conferenza stampa a prendersi in faccia tutta la delusione degli italiani. Abbandonato e poco seguito e anche il suo addio è una perfetta rappresentazione della sua avventura in Nazionale. Una personalità spiccata, grande carisma, a volte una comunicazione un po’ oltre gli standard e forse questo gli ha giocato un brutto scherzo. Un selezionatore prima di tutto è un gestore e l’ex eroe del Napoli era abituato a un modo di lavorare quotidiano e differente. Prima di abbandonare la sala stampa e svelare il suo destino ha dato l’ennesima conferma con una risposta non data: “Se si è sentito tradito?” – silenzio stampa. Non avrebbe mai lasciato gli azzurri, qualcuno ha deciso per lui, quel qualcuno che continuerà a stare sul trono non0stante i molti errori. E invece Luciano?
Spalletti e il post Italia, anno sabbatico o nuova sfida?
L’ormai fu ct dovrà pensare presto al suo futuro, ma anche l’anno sabbatico potrebbe essere una scelta. Dopo il biennio all’Inter se ne è presi due per cercare di smaltire tutte le pressioni dell’ambiente. E il suo casolare in Toscana di certo è una grande tentazione. Una pace dei sensi a differenza del caos che in questo momento si sta trovando a gestire. Un commissario tecnico sollevato dall’incarico che tra qualche ora dovrà guidare un Italia ferita. E anche qui ritorniamo alla gestione della comunicazione della FIGC negli ultimi anni. Spalletti dovrà lasciare con una vittoria per poi rimettersi a disposizione. Le sue qualità restano, di certo non vengono cancellate da un anno e qualche mese difficile. E di panchine che avrebbero bisogno di lui ce ne sono molte.
La suggestione Juventus
Spalletti e la Juventus si sono spesso sfiorati, ma non si sono mai toccati. Giuntoli lo ha sempre messo in cima alla lista, ma non ha mai avuto le possibilità per portarlo a Torino. Ora la nuova società si sta formando, anche se Comolli-Chiellini e tutta la squadra sembrano al momento remare dalla parte di Tudor, che ha anche il benestare della Curva: “Juventino vero”. Ma il su futuro resta sempre in bilico e con Spalletti libero qualche domanda alla Continassa potrebbero porsela. Più una suggestione che un’idea. I bianconeri non vincono da cinque anni lo scudetto e vengono da un momento molto complicato tra scelte dirigenziali errate e la poca pazienza progettuale. Thiago Motta ha avuto poco tempo e alla Vecchia Signora la pazienza non esiste. Quindi da un lato l’ormai ex ct azzurro potrebbe essere la scelta migliore per ridare linfa a una squadra piatta, dall’altra fa parte di quella cerchia di allenatori che hanno bisogno di lavorare a modo loro. Non è un integralista, ma ricerca dei principi ben precisi. E allora si potrebbero aprire altre strade…
La Fiorentina e quel vuoto ancora non colmato
La Toscana è la terra di Spalletti e la Fiorentina al momento è alla ricerca di un allenatore. Il suo passato a Empoli non lo aiuta molto, ma in realtà l’allenatore italiano nasce con una grande passione per la viola e anche i tifosi sui social si stanno scatenando per cercare di convincere Commisso. Ma non dipende soltanto da lui, le cose come sempre si fanno in due o anche più. Il primo nome in lista resta sempre Pioli, ma la panchina vuota è ancora vuota. Tra qualche ora Luciano sarà libero e poi dovrà decidere se pensare “alle galline del Cioni” o a una nuova sfida con il pallone ancora protagonista, che sia in Italia o all’estero.
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