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Roma, sondaggio per Anjorin: un “Ederson 2.0” per Gasperini?

Roma, contatti con l’Empoli per Anjorin
Anche se le idee sono ancora lontane da una bozza definitiva, la Roma sta cercando di dare vitalità al mercato: per il centrocampo del nuovo corso con Gasperini, il nome nuovo potrebbe essere Tino Anjorin. Centrocampista classe 2001, con l’Empoli ha dato segnali importanti di continuità. E nell’intricata mediana del tecnico, le sue caratteristiche ci spingono ad un importante parallelismo.

Tino Anjorin (screen)
Gasp, il nuovo Ederson è Anjorin?
Gli scenari possibili, all’interno di una carriera, sono potenzialmente infiniti. Spesso però, è l’incontro con l’allenatore giusto a dare ulteriore profondità alle ambizioni e alle qualità di un calciatore. Nel caso di Ederson, è stato Gasperini l’ago della bilancia: incursore molto insidioso ma disordinato tatticamente, il brasiliano ha scoperto nuove prospettive dal momento in cui l’allenatore lo ha plasmato per diventare qualcosa di nuovo. E come nei migliori rapporti simbiotici, a giovarne sono entrambe le parti: il gioco dell’Atalanta ha ottenuto una marcia in più, inserendo sulla mediana un giocatore con letture, strappi e la potenza di un 4×4. In cambio, Ederson si è garantito un posto nei libri di storia della “Dea”, divenendo cervello pensante ma anche esecutore nella campagna che porterà la squadra a vincere l’Europa League.
Un notevole cambio di passo, necessario per entrambi: al “Gasp” serviva dinamismo, capacità di sostenere la doppia fase ma anche presenza nella proposta di gioco. Ad Ederson, evidentemente, serviva un raggio d’azione più ampio e delle prospettive diverse: oltre alla sostanza, il brasiliano porta anche un po’ di forma e i 10 gol segnati nelle ultime due stagioni certificano la bontà del processo di transizione. Un lavoro che ora il tecnico potrebbe dirottare su un altro profilo: Tino Anjorin sarebbe finito sul taccuino della Roma.

Ederson (screen)
Da mediano con forza e muscoli, a “tuttocampista”: il “Gasp” ha la formula magica?
Un paradigma replicabile anche su un giocatore diverso? Troppo presto per dirlo, ma qualora i giallorossi affondassero il colpo Anjorin, la chiave di lettura potrebbe essere quella. In effetti, a livello di struttura fisica e capacità atletica, il 2001 inglese non sembra avere molti difetti. Attivo e frizzante su entrambi i lati del campo, è l’interpretazione delle consegne tattiche ad impressionare per quanto si avvicini al pensiero calcistico di Ederson. In 22 presenze nella Serie A 24/25, l’ex Chelsea arriva a calciare 23 volte (media di poco più di 1 tiro a partita), di cui 7 in porta (percentuale del 30% di precisione nella conclusione). Allo stesso modo, il brasiliano dell’Atalanta ha messo il mirino sulla porta 39 volte in 37 apparizioni totali, trovando lo specchio in 12 occasioni (precisione del 30,76%): si tratta di percentuali molto simili tra loro, che in parte giustificano il confronto.
Infine, sono due giocatori che si nutrono del contatto fisico, dello scontro ad alta tensione: giocando 17 partite in meno in A, Anjorin ha tentato 29 tackle contro i 51 di Ederson; l’inglese ha anche fornito 3 assist e messo a referto 2 gol, mentre il bottino del brasiliano parla di 4 centri e 1 offerta ai compagni. Solidità e consistenza provata anche dalle 13 intercettazioni ed i 27 palloni rubati dal centrocampista di proprietà dei toscani; l’ex Salernitana invece si assesta su valori maggiori (33 intercettazioni e 64 recuperi). In sostanza, con le dovute proporzioni, potremmo essere d’avanti ad un passaggio di consegne, nel quale Gasperini sarà l’innesco della raccolta di un testimone pesante. Al tempo e al campo il verdetto finale, ricordando che si tratta ancora di una suggestione di mercato, di uno spunto di riflessione.
Luca Ottaviano
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