Il calcio dei grandi
Parma, da De Rossi a Palladino: chi al posto di Chivu?
Parma, chi sarà il successore di Cristian Chivu sulla panchina crociata: dopo De Rossi, Vanoli e Gilardino, spunta anche il nome di Palladino.

Parma, è caccia al sostituto di Cristian Chivu
Dopo una salvezza conquistata con fatica ma pienamente meritata, il Parma si prepara a scrivere una nuova pagina della propria storia. L’addio di Cristian Chivu, a giorno dovrebbe essere ufficializzato il suo trasferimento all’Inter (anche se Marotta lo ha già annunciato virtualmente) ha lasciato un vuoto che l’Ad ducale, Federico Cherubini, vuole riempire con lucidità e coerenza, mantenendo saldo il percorso tracciato negli ultimi anni: valorizzazione dei giovani, sostenibilità economica e continuità tecnica.
Il nuovo allenatore del Parma dovrà essere prima di tutto motivato. Non si cercano nomi altisonanti a tutti i costi, né si inseguono etichette o palmarès: “Vogliamo un allenatore motivato e che scelga Parma come una grande opportunità”, ha sottolineato l’ex dirigente della Juventus ai microfoni dei media nazionali, durante il Festival della Serie A. Il riferimento è esplicito al lavoro svolto da Chivu, arrivato a stagione in corso con entusiasmo e spirito di costruzione: “Spero che il prossimo tecnico sia motivato come lo era Cristian a febbraio”.

Daniele De Rossi (ex allenatore della Roma)
Parma, De Rossi in pole
Il nome in cima alla lista sarebbe quello di Daniele De Rossi, reduce dall’esperienza poco fortunata alla Roma. Apprezzato per la leadership, l’attenzione allo sviluppo dei giovani e una visione moderna del gioco, De Rossi sembra il profilo più vicino all’identikit tracciato da Cherubini. Il suo nome è considerato forte anche per la sua capacità di lavorare sotto pressione e di portare con sé uno spogliatoio, come già dimostrato nella Capitale.
Paolo Vanoli: metodo e organizzazione
Un altro candidato di peso è Paolo Vanoli, esonerato recentemente dal Torino, protagonista però nella stagione precedente alla guida del Venezia. Tecnico metodico, tatticamente rigoroso e attento ai dettagli, perfetto per un progetto che punta alla crescita lenta ma costante. Il suo calcio pragmatico e strutturato potrebbe garantire equilibrio e risultati, pur in un contesto giovane e in divenire.
Inoltre, l’allenatore varesino conosce molto bene l’ambiente ducale, avendo indossato la maglia crociata per due stagioni (1998-2000), vincendo nell’Emilia gialloblu una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Tuttavia, sembrerebbe che sulle sue tracce ci sarebbe anche il Cagliari, che di recente ha dato il ben servito a Davide Nicola.

Gilardino, ex allenatore Genoa
Alberto Gilardino: carisma e gioco offensivo
Alberto Gilardino ha saputo stupire a Genova, riportando il Grifone in alto e lanciando diversi giovani promettenti. Il suo profilo è quello di un ex campione trasformato in tecnico ambizioso, dal gioco propositivo e con una spiccata capacità motivazionale. Gilardino offre una visione più aggressiva e verticale, che potrebbe ben sposarsi con un Parma rinnovato ma determinato a farsi valere.
Fabio Cannavaro si chiama fuori
Tra i nomi inizialmente accostati alla panchina crociata c’era anche quello di Fabio Cannavaro, che ha però smentito ogni possibile trattativa. L’ex capitano azzurro ha riconosciuto l’affetto per l’ambiente ma, durante il Festival della Serie A, in cui è stato insignito del Premio “Legendary Player”, ha chiarito che non sarà lui a raccogliere l’eredità di Chivu, allontanando ogni indiscrezione in modo definitivo.
Raffaele Palladino: l’outsider che piace
Nelle ultime ore è emerso anche il nome di Raffaele Palladino, reduce da due esperienze positive con Monza e Fiorentina. Pur non essendo riuscito a riportare a Firenze un trofeo — assente da troppo tempo — e fallendo l’accesso alla finale di Conference League, la Viola è tornata a competere ad alti livelli, superando squadre come Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Atalanta e Lazio, arrendendosi solo al Napoli.

Raffaele Palladino
Giovane, ambizioso e con un’eccellente capacità di valorizzare i talenti emergenti, Palladino si fa apprezzare per le sue idee tattiche innovative e per un’identità di gioco chiara e riconoscibile. Il Parma lo segue con attenzione, soprattutto nell’ottica di puntare su una figura in grado di crescere insieme alla squadra.
Parma al bivio: esperienza, metodo o scommessa?
La scelta del nuovo tecnico rappresenta una svolta strategica per il Parma. De Rossi è il nome più forte, Vanoli quello più affidabile, Gilardino porta energia e attacco, mentre Palladino è la scommessa intrigante. Qualunque sarà la decisione finale, una cosa è certa: la società vuole continuità di visione, non un colpo di teatro.
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