Il calcio dei grandi
Ritorno di fiamma Sancho: sei mesi dopo è ancora lui il prescelto per il post Kvara?

Jadon Sancho, “ancora tu?”
Nel giorno dell’uscita nelle sale dell’attesissimo sequel di “28 giorni dopo”, è il Napoli a rendersi protagonista con un secondo capitolo di una saga che aveva infiammato anche il mercato di gennaio: Jadon Sancho rimane il favorito per raccogliere l’eredità di Khvaratskhelia. Operazione in ogni caso complicata, per i tempi che inevitabilmente si dilatano e per i costi legati in particolare ad un contratto fuori scala per il club partenopeo.

Jadon Sancho (screen)
Sancho-Napoli: ritorno di fiamma?
In un mese di gennaio molto movimentato, il Napoli ha detto addio a Kvaratskhelia e ha sondato varie piste. Tra queste, anche se in una finestra temporale ristretta, figurava proprio il nome di Jadon Sancho. Talento bello e dannato, costretto a fare il giramondo da una tenuta fisica e mentale non proprio solida: dopo il detonante exploit a Dortmund infatti, il britannico è stato attirato dal vortice risucchia-talenti del Manchester United. Eclissato dall’ombra pressante dell’Old Trafford e dal peso delle ambizioni della tifoseria, che non riesce a fare i conti con il ridimensionamento nello status e nel rendimento della squadra, il classe 2000 è tornato nel gennaio 2024 a Dortmund.
Protagonista della cavalcata verso la finale di Champions League, ha ritrovato verve e spunti di talento; così, dopo una fugace apparizione nuovamente in “red”, arriva il terzo cambio di scenario in poco meno di sei mesi, rappresentato da un Chelsea che lì d’avanti è imbottigliato nel traffico dell’ora di punta. Eccoci dunque tornati all’innesco della narrazione: l’inverno 2025 è periodo di forti folate di cambiamento, che potrebbero coinvolgere proprio Sancho in direzione Napoli. I partenopei però, si aprono vari scenari ma non li concretizzano, facendo slittare il tutto al mercato estivo. L’inglese intanto ha il tempo di mettere ulteriore minutaggio nelle gambe, collezionando 41 presenze arricchite da 5 gol e 10 assist, e cucendosi sul petto il logo della Conference League, in cui c’è anche il suo timbro in finale.
I potenziali ostacoli alla trattativa e la compatibilità con Conte
Due variabili da non archiviare alla voce “dettagli secondari”: la fattibilità dell’operazione e un vestito tattico da adattare alla forma tecnica di Sancho sono elementi fondamentali nell’insieme delle valutazioni del Napoli. Il primo scoglio da superare è un contrattone che Oltreoceano definirebbero “Super max”: in un’ideale tetto salariale infatti, i 15 milioni di sterline percepite dal fantasista sono fuori scala per i partenopei. A questo va aggiunta la richiesta di 25 milioni di euro del Manchester United per il suo cartellino, una cifra onerosa considerando che il giocatore andrà in scadenza nel 2026. Correggendo un po’ il tiro però, l’operazione potrebbe comunque concretizzarsi, vista la volontà di Sancho di alzare i giri del motore in vista di un Mondiale 2026 che al momento è più un’utopia che un obiettivo concreto.
In questo scenario, Antonio Conte diventa l’ago della bilancia: allenatore che sa trarre il massimo dal suo gruppo, il salentino ritroverebbe quella freschezza e quell’estro creativo che nella seconda parte di campionato è mancato alla squadra. Rapidità di pensiero e nel primo passo, giocando a stretto contatto con De Bruyne diventerebbe un perfetto catalizzatore: giocate risolutive, per sé e per i compagni, e soprattutto imprevedibilità per scuotere dalle fondamenta le partite. Una serie di concetti che proprio il tecnico ha espressamente richiesto a più riprese, nonché condizione d’esistenza per la sua permanenza a Napoli anche nella prossima stagione. Sancho sarebbe quindi un diamante grezzo da lucidare, l’ennesima sfida per un allenatore che si nutre di questi stimoli.
Luca Ottaviano
Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook