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Il calcio dei grandi

Non solo Nico Gonzalez: gli acquisti più altisonanti sull’asse Inter-Juventus

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Nico Gonzalez

Nico Gonzalez scalda di nuovo l’asse Inter-Juventus?

Un’insospettabile asse di mercato, che però negli anni ha alimentato entrambe le squadre con colpi altisonanti e spartiacque. Nico Gonzalez accende di nuovo i riflettori sulla rotta Inter-Juventus, “via della seta” del calciomercato italiano grazie a grandi nomi che che l’hanno percorsa in un senso e nell’altro. Di seguito un piccolo ripasso degli acquisti più roboanti tra nerazzurri e bianconeri.

Nico Gonzalez

Nico Gonzalez all’arrivo a Vinovo (screen)

Juan Cuadrado (stagione 2023/24)

E’ il più fresco alla memoria di entrambe le tifoserie. Un “mordi e fuggi” ad Appiano che possibilmente ha scontentato entrambe le facce della medaglia. I supporters della Juventus, scottati da un passaggio alla sponda opposta di una rivalità ormai centenaria. Perfino quelli dell’Inter, perché all’ombra di San Siro il colombiano ha lasciato una traccia abbastanza inconsistente del suo passaggio. Degno di nota soltanto il controverso episodio del coro “chi non salta bianconero è”, al quale suo malgrado il sudamericano ha partecipato, contribuendo a lasciare l’amaro in bocca ai suoi ex tifosi.

Zlatan Ibrahimovic (stagione 2006/07)

Il colpo più detonante in un’estate ricca di passaggi diretti sull’A4 Torino-Milano. 24,8 milioni il peso di un cartellino sicuramente oneroso per i prezzi dell’epoca, ma ampiamente ripagato dallo svedese che sul campo mixava genio, sregolatezza e qualche giocata da annali del calcio. In nerazzurro, ennesima tappa intermedia di una carriera ricolma di cambi di rotta, l’attaccante ha vinto 3 scudetti consecutivi1 supercoppa italiana, 1 titolo di capocannoniere 3 premi di “giocatore dell’anno” in Serie A. Quando si dice: “impatto devastante”.

Patrick Vieira (stagione 2006/07)

Ecco il secondo tassello di quel mosaico che si è arricchito di pezzi importanti nella stagione 06/07. Conclusa una parentesi non proprio esaltante a Torino, il francese alimenta il centrocampo dell’Inter con geometrie e dettando i tempi della prima costruzione. Contribuirà anche alla vittoria del “triplete”, non partecipando attivamente però dagli ottavi in poi a causa del trasferimento nel gennaio 2010 al City.

Fabio Cannavaro (stagione 2004/05)

Si continua sulla scia dei campioni del Mondo. Centrale arcigno, che ha segnato un’epoca per il suo modo di interpretare il ruolo, col passaggio alla Juventus il classe 1973 ha consolidato il suo ruolo di leader carismatico anche in nazionale, dove nel 2006 è uno dei protagonisti assoluti del Mondiale. Stakanovista dall’energia infinita, in due stagioni alla Juventus colleziona 95 presenze in tutte le competizioni, colorando di bianconero anche il Pallone d’Oro 2006.

Aldo Serena (1985/86 e 1987/88)

Quello dell’attaccante di Montebelluna è il nome che racchiude la storia più interessante dell’intera lista. Nell’85 si trasferisce a Torino, sponda bianconera, dopo aver vestito il granata in prestito nella stagione precedente. Dopo due stagioni da abbondante doppia cifra, 1 scudetto 1 coppa intercontinentale in bacheca, fa il percorso inverso e torna in nerazzurro, dove trova la parentesi più ricca di gol e soddisfazioni personali e di squadra. 4 trofei, tra cui una Coppa Uefa e un titolo di Capocannoniere in Serie A.

Guido Gianfardoni (stagione 1926/27)

Citazione d’obbligo per il primo storico passaggio dalla Juventus all’Inter. E’ stato lui l’innesco di tutto, con un’operazione che il prossimo anno festeggerà il proprio centenario e ci dà quindi la dimensione di un’asse che sul campo dà vita ad un fortissimo dualismo, ma che fuori dal rettangolo verde non rappresenta soltanto una rivalità.

Luca Ottaviano

 

 

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