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Il calcio dei grandi

Empoli in Serie B, Corsi non cambia filosofia: “Avanti con i nostri valori e i nostri giovani”

Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, ha commentato a caldo la retrocessione in Serie B dichiarando di voler puntare ancora sui giovani.

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Fabrizio Corsi

Empoli in Serie B: Corsi guarda al futuro con fiducia

Dopo la sconfitta interna contro l’Hellas Verona e la retrocessione in Serie B, il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha scelto di metterci la faccia, intervenendo ai microfoni di Sky Sport per commentare con lucidità e amarezza un verdetto difficile da accettare. Dopo quattro stagioni consecutive in Serie A, il club toscano torna tra i cadetti, ma lo fa senza perdere la propria identità: quella di una società che investe nei giovani, nella progettualità e nella cultura del lavoro.

Fabrizio Corsi

Fabrizio Corsi

Il numero uno azzurro, che alcune settimane fa si era espresso sull’utilizzo dei fuoriquota nel campionato Primavera, ha ribadito i valori che da sempre contraddistinguono l’Empoli, sottolineando la difficoltà di competere con i grandi club, ma anche la volontà di ripartire con umiltà e determinazione. Un discorso dai toni pacati ma denso di significato, tra orgoglio e delusione, con lo sguardo già rivolto al futuro. Di seguito le parole complete di Fabrizio Corsi.

Le parole di Corsi

“Sono qui per salutare e per ringraziare dell’attenzione prestata. L’epilogo per noi è triste, ma è nella normalità che ogni anno si affronti il campionato di Serie A con molte probabilità di retrocedere. Stavolta è successo, dopo 4 anni, si ripartirà con i nostri concetti, la nostra filosofia e i nostri valori. Quelli che ci hanno fatto mettere più giovani di tutti in campionato. Sappiamo benissimo che i nostri non sono numeri da Serie A e dobbiamo avvalerci di certi valori, della cultura delle idee. Proveremo a rimetterci in atto e a ripartire, dopo qualche giorno per assorbire la delusione. Spero che sia un arrivederci”.

“Credo ci sia una certa cultura sportiva che ha il nostro ambiente. Che si predispone a fare calcio in una certa maniera, ad accompagnare la squadra con equilibrio nelle vittorie e nelle sconfitte, ma anche nelle difficoltà che si trovano dentro un’annata. Non sempre i giovani quando esordiscono sono pronti, ma qualcosa di buono ce l’abbiamo e vorremmo continuare a ribadirlo e confermarlo. Essere di provincia ci fa apparire un po’ scomodi agli occhi di qualcuno… Io credo sia anche il bello del calcio, ma non sempre lo respiriamo questo. Non tutti ce lo fanno respirare”.

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