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Il calcio dei grandi

La Lazio, il poker alla Juve e il gol al Mondiale: il City scopre Claudio Echeverri

Acquistato dal River Plate nel 2024, vicino alla Lazio nella scorsa sessione invernale di mercato: Claudio Echeverri trova la prima gioia personale col City e manda un messaggio a Guardiola

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Claudio Echeverri, Manchester City

Echeverri e il Mondiale: c’è luce nel cielo grigio del City

Il Manchester City è pronto a rilanciarsi attraverso un nuovo palcoscenico: il Mondiale per Club. Dopo mesi complicati tra Premier, Champions e coppe nazionali, la squadra di Guardiola ritrova entusiasmo in un torneo che offre una chance concreta per riscrivere la narrazione della stagione.

Le prime due partite sono andate via lisce: vittorie su Wydad e Al-Ain, biglietto staccato per la fase a eliminazione diretta. Ora l’ultima sfida del girone, quella contro la Juventus, deciderà la leadership del Gruppo H. Ma in mezzo alle rotazioni, alle aspettative e ai titolari in calo di rendimento, c’è un nome nuovo che ha illuminato la scena: Claudio Echeverri.

Nella partita contro l’Al-Ain, ha incantato con un gol magistrale su punizione e una prestazione da veterano, pur giocando solo 45 minuti. Una scintilla argentina che ha fatto scattare l’allarme talento nei radar di mezza Europa. Guardiola lo ha elogiato apertamente: “È sveglio, intelligente, completo. E dopo ogni allenamento resta sul campo a provare i calci piazzati”. Un segnale chiaro: il City ha trovato una nuova gemma.

Echeverri

Il poker alla Juventus: perchè El Diablito?

Claudio Jeremías Echeverri nasce il 2 gennaio 2006 a Resistencia, nel cuore del Chaco argentino. Gioca per strada, si fa notare giovanissimo, e già a 10 anni il River Plate lo scopre in un provino. Gli osservatori sono colpiti non solo dal talento, ma dalla sua fede: una stanza piena di poster del River, una fascia rossa sulla porta, e parole che oggi suonano come una profezia: Amo il River. Un giorno giocherò in prima squadra”.

Pochi mesi dopo, il River convince la famiglia a trasferirsi a Buenos Aires, mettendo a disposizione una casa per l’intero nucleo familiare, un gesto raro per un bambino di 11 anni. Claudio cresce, domina nei tornei giovanili e inizia a farsi un nome.

Nel Champions Trophy Under 11 a Venezia, nel 2017, segna 4 gol contro la Juventus in una sola partita. Da quel giorno, in Argentina lo chiamano El Diablito, soprannome che richiama quello del leggendario ex attaccante boliviano Marco Etcheverry (El Diablo).

L’esordio col River, il legame con mamma Rosa

Dopo la trafila nelle giovanili, l’esordio in prima squadra con il River arriva nel giugno 2023, a 17 anni. Il primo gol, invece, è datato marzo 2024, contro il Gimnasia. Segna, si commuove, corre all’ospedale dalla madre, malata, per dedicarle quella rete tanto attesa: “In un momento così vorresti tua madre allo stadio. Lei non c’era, ma le cose stanno migliorando. Preghiamo Dio che guarisca”. Parole che raccontano molto più del calciatore. Parlano del ragazzo, della sua umanità, del suo profondo legame con la famiglia.

Il percorso con l’Albiceleste

In poco più di un anno tra i “grandi”, colleziona 48 presenze, 4 gol e 8 assist, giocando da trequartista, ma anche da esterno.

Con la nazionale argentina El Diablito fa scintille: al Sudamericano Sub 20, si prende la scena con 6 gol in 9 partite e la fascia da capitano al braccio. Il numero 10 dell’albiceleste, indossato da tanti campioni, oggi è suo. Ma il vero exploit arriva al Mondiale Under 17: tripletta al Brasile e una frase diventata virale: “Battere il Brasile è meglio del sesso”.

Con l’Under 17 segna 13 gol in 22 presenze, con l’Under 20 ne aggiunge 5 in 9 partite. E più recentemente ha esordito anche con l’Under 23, con la quale ha partecipato alle Olimpiadi di Parigi. Il Ct Lionel Scaloni lo ha già convocato per un primo allenamento con i campioni del mondo. In quell’occasione, ha finalmente incontrato Leo Messi, il suo idolo di sempre.

La Lazio ci aveva provato…

Il Manchester City lo acquista dal River a gennaio 2024 per circa 25 milioni di euro, lasciandolo in prestito in Argentina per un anno. Il suo arrivo in Europa è stato atteso e posticipato, anche per via degli impegni con la nazionale giovanile.

 

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Echeverri sbarca a Manchester nel gennaio 2025, e già in inverno la Lazio prova a portarlo in Italia, con una proposta di prestito secco. La trattativa resta aperta per settimane, e una sua presenza a Formello alimenta le indiscrezioni. Ma alla fine il City sceglie di trattenerlo, convinto che Guardiola possa plasmarlo. Ora, dopo il gol al Mondiale per Club, è difficile pensare che il suo tempo al City sia ancora lontano.

Al City per restarci

“Il mio obiettivo? Lavorare e dimostrare di essere all’altezza”. Nel corso degli anni, tanti lo hanno paragonato a Messi, ad Aguero, a Maradona. Ma Echeverri, con lucidità, ha sempre preferito tenere un basso profilo. In una delle sue prime interviste da giocatore del City ha dichiarato: “Voglio lavorare duro, imparare da Guardiola e mostrare che sono all’altezza di questa squadra. Il talento è niente senza applicazione.

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