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Perri per il post Maignan, la strategia del Milan: i pro e contro

I rossoneri hanno messo nel mirino anche il brasiliano come possibile nuovo portiere: i dati e le curiosità sul numero uno del Lione

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Perri, Milan

Lucas Perri nel mirino del Milan, un talento emergente per il dopo Maignan

Al Milan devono convivere con le proteste della gente, ormai esasperata da una gestione proprietario che è un’incognita. E la cessione di Reijnders ha alimentato il malcontento, nonostante l’imminente arrivo di Modric. Ma le uscite in casa rossonera non sembrano finite e anche Maignan sarebbe pronto a salutare, con il francese in trattativa con il Chelsea. E il nome per sostituirlo non ha scaldato troppo l’ambiente. Di chi si tratta? Di Lucas Perri, come alternativa a Suzuki e a Svilar.

I numeri: un portiere affidabile e moderno

Le statistiche di Lucas Perri parlano chiaro: è un portiere che unisce reattività, capacità di comando dell’area di rigore e abilità con i piedi, un requisito fondamentale nel calcio moderno. Nella passata stagione ha registrato una delle percentuale di parate più alte tra i portieri del campionato francese, con 10 clean sheet in 33 presenze. Questi numeri testimoniano la sua capacità di essere decisivo, anche in un contesto competitivo come quello europeo. Inoltre è un giocatore estremamente moderno. Si distingue infatti per la sua capacità di giocare la palla: il suo 85% di precisione nei passaggi lo rende un numero uno ideale, anche se con Allegri la costruzione dal basso sarà un fattore meno determinante. Ma al Milan non si può ridurre tutto ai dati, bisogna sempre metterli al servizio della cultura del club. Società che negli ultimi anni ha perso per strada la sua filosofia vincente. Oltre alla reattività, servirebbe anche costanza e personalità.

Perché il Milan vuole Perri?

Con l’incertezza legata al futuro di Mike Maignan, il Milan sta cercando un portiere che possa garantire continuità e qualità. Secondo Sky Sport, Perri è emerso come una delle opzioni principali, insieme a Svilar e Suzuki, ma la sua esperienza internazionale e il costo accessibile lo rendono una scelta strategica. Furlani e dirigenza quindi potrebbero scegliere di risparmiare molto sul portiere, per investire in altri reparti. Una scelta azzardata, che al momento resta solo un’ipotesi. Un altro elemento che gioca a favore di Perri è la “raccomandazione” di una leggenda come Cláudio Taffarel, ex portiere del Brasile, che già anni fa lo indicava come uno dei talenti più promettenti del calcio sudamericano. 

L’idolo Buffon e quel soprannome speciale

Il soprannome di Perri dice molto su di lui. In patria lo chiamano “O Gato” (il gatto) per i suoi riflessi felini e l’agilità nelle parate, soprattutto sui tiri ravvicinati. Ma il suo idolo è italiano e come per molti giocatori della sua generazione porta il nome di Buffon. Lo ha sempre ammirato, ispirandosi alla sua longevità e leadership con il sogno di replicarne il successo in Europa. Un dettaglio pratico lo rende ancor più interessante per i rossoneri: grazie al passaporto italiano, non occupa slot da extracomunitario, semplificando le strategie di mercato del club. 

La sua capacità di adattamento al calcio europeo, dimostrata al Lione, e il suo stile di gioco moderno lo rendono un candidato perfetto a un costo ridotto. I tifosi rossoneri al momento sono molto scettici e per il post Maignan vorrebbero un portiere che dà più garanzie. Perri è ricordato anche per qualche meme e papera di troppo e in Curva Sud non hanno proprio voglia di ridere.

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