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Balerdi, il figlio dell’algoritmo Comolli. Perché cambierebbe la Juve

I bianconeri hanno messo gli occhi sul difensore del Marsiglia. L’incontro con De Zerbi, la personalità formata al Boca e tante curiosità

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Balerdi, Marsiglia, Juve

Juve su Balerdi: dati, statistiche e le curiosità sul difensore del Marsiglia

L’estate sta arrivando, i primi tormentoni incominciano a girare tra le radio, ma ancora per la Juventus non è tempo di ballare. Anzi, forse mai lo avrà nei prossimi mesi per ridare stabilità all’ambiente. Nei piani alti il lavoro di Elkann sembra quasi finito per la costruzione della nuova dirigenza e subito dopo aver sciolto i nodi legati a Conceicao e Kolo Muani (molto più difficile Veiga), Comolli partirà all’assalto sul mercato. Scelte oculate e che rientrino nel suo modo di analizzare il calcio, tra dati e algoritmi, ma senza dimenticare la cultura e il DNA del club in cui lavora. E Chiellini sarà fondamentale per tenere un forte equilibrio. E a tal proposito alla Continassa si sta lavorando per un difensore argentino: Balerdi. Il Marsiglia di De Zerbi al momento fa muro, ma i mesi sono lunghi.

Balerdi, Marsiglia, Juve

Balerdi, Marsiglia, Juve

Balerdi, idea Juve: dati e caratteristiche

Balerdi sintetizza tutto quello che serve alla Juventus: abbina una buona fisicità a una notevole pulizia negli interventi. Nella scorsa stagione ha mantenuto una media di 2,1 intercetti e 3,4 respinte a partita in Ligue 1, con un tasso di successo nei duelli difensivi superiore al 65%. Bravo in anticipo, si distingue anche per la capacità di impostare dal basso, con una precisione nei passaggi molto alta, oltre il 90%. Gli algoritmi di Comolli saranno felici. Ma il difensore ha risposto anche dal punto di vista umano, grazie alla sua formazione nel vivaio del Boca Juniors e la breve esperienza al Borussia Dortmund, che lo hanno aiutato a coltivare personalità.

La sua eleganza nei movimenti ricorda quella dei difensori sudamericani più moderni. Alla Vecchia Signora, prima dell’arrivo di Veiga, è mancato un difensore capace di far partire l’azione con disinvoltura e spesso la squadra si è trovata sempre ingabbiata nei propri limiti tecnici. Paragonato a Leoni, altro giovanissimo talento che la Juve monitora, Balerdi risponde di più ai bisogni bianconeri, ma l’argentino è sicuramente avvantaggiato dalle sue prestazioni con il Marsiglia, club di altra caratura rispetto al Parma. E sarebbe perfetto nella difesa a tre di Tudor, vista la sua duttilità nel ricoprire sia il ruolo da centrale sia da braccetto.

Balerdi, Leoni

Balerdi, Leoni

Il Boca con Tevez, l’Argentina e l’incontro con De Zerbi

Chi si forma al Boca Juniors o mette piede alla Bombonera, di certo non ha paura di scendere in campo in altri stadi. Balerdi ha respirato l’aria, la bellezza e la tensione a Buenos Aires da giovanissimo, ancora era minorenne. Uno stage di vita che lo ha formato. Poi ha condiviso lo spogliatoio con mostri sacri come Tevez, impossibile non imparare. L’Argentina lo ha sempre tenuto d’occhio e Scaloni lo ha lanciato da titolare nel match di qualificazione al Mondiale contro il Cile. E il difensore ha risposto con una partita senza sbavature e dando il via all’azione del gol di Julian Alvarez. Un filtrante che ha liberato il campo per la ripartenza e ha saltato una serie di linee di pressione. Una giocata che ha nelle corde e che ha perfezionato anche grazie all’incontro con De Zerbi, un allenatore che ama fare del possesso e dalla costruzione del gioco le sue armi migliori. Il loro rapporto non è stato sempre rose e fiori e nel momento di estrema difficoltà del Marsiglia, il tecnico italiano lo ha attaccato come tutti gli altri della rosa. Ma la risposta è stata di personalità, sul campo, con il ritorno in Champions League.

La play, i viaggi e gli altri sport. E quella foto con Nico Gonzalez…

Balerdi è un ragazzo come tutti gli altri, ama giocare alla playstation e fare vacanze. E il suo Instagram è colmo di foto, dove spiccano tante sue passioni per altri sport. Dalla Moto GP al Golf fino anche al biliardo e tanti posti in giro per il mondo. Non ama di certo la noia e la solita routine. Tra i tanti scatti ne spicca anche uno in barca con Nico Gonzalez, suo compagno con l’Argentina.

 

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E chissà se potrà metterci il suo zampino per cercare di convincerlo ad aprire alla Juventus. Il difensore è anche il capitano del Marsiglia e sicuramente questo potrebbe bloccarlo. Ma i colloqui anche con l’ex bianconero Benatia potrebbero continuare. Per ora la risposta arrivata a Torino è stata un no, ma l’estate è lunga e anche in Francia si può cambiare idea.

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