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Vagnati costruisce il Torino di domani: un progetto giovane e ambizioso

Il Torino punta su giovani talenti: Fazzini, Prati, Baldanzi e Jeremia Recoba. Vagnati lavora per rinforzare la rosa di Baroni.

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Vagnati Torino
Vagnati Torino

La lista degli Under su cui Vagnati e il Torino hanno messo gli occhi per il mercato estivo

Il Torino guarda al futuro e mette nel mirino una serie di giovani Under per rinforzare la squadra di Baroni. Giovani ma già con una certa esperienza alle spalle, la volontà dei granata sono abbastanza chiare e nella lista di Vagnati sono diversi i ragazzi che possono essere nuove pedine per il neo tecnico. Come riportato da Tuttosport, il Toro potrebbe lavorare alle uscite, soprattutto Ricci: incassare per poi andare sul mercato e consegnare una squadra pronta in vista del ritiro.

Vagnati Torino

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Calciomercato Torino, Recoba in cima alla lista

cognome pesante. Jeremia Recoba, figlio del celebre Álvaro, potrebbe essere il primo rinforzo per la nuova trequarti granata. Classe 2003, legato al Nacional di Montevideo fino a dicembre 2025, il giovane uruguaiano vanta già una buona esperienza nel calcio professionistico sudamericano: 69 presenze condite da 14 reti e 6 assist. Il passaporto comunitario e una valutazione accessibile (circa 3 milioni di euro) ne fanno una scommessa intrigante per la società di Urbano Cairo, alla ricerca di profili giovani ma già formati. L’identikit ideale per il progetto tecnico di Marco Baroni.

Fazzini: il jolly per la trequarti

Fazzini è uno dei principali obiettivi del Torino per rinnovare la mediana. Classe 2003 e prodotto del vivaio dell’Empoli, il centrocampista ha già messo insieme tre stagioni in Serie A. L’ultima, condizionata da un infortunio all’anca e da qualche noia muscolare, si è comunque chiusa con 20 presenze.

Nell’anno precedente erano state 31, con anche una rete all’attivo. Fazzini è considerato un giocatore estremamente duttile: può agire da mezzala, da trequartista o da seconda punta, un profilo che calza a pennello con la flessibilità tattica richiesta da Baroni. L’Empoli valuta il suo cartellino intorno ai 13 milioni di euro, una cifra non banale ma ritenuta giustificata dalla dirigenza torinese, pronta a spingersi fino al tetto massimo fissato da Cairo per almeno due innesti di livello.

Baldanzi, tutto dipende dalla Roma

Un altro nome cerchiato in rosso è quello di Tommaso Baldanzi, altro talento cresciuto a Empoli. Il suo futuro, però, è legato alle decisioni del nuovo allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini. Il tecnico valuterà il trequartista classe 2003 durante il ritiro estivo e solo dopo darà il via libera a un’eventuale cessione, con il prestito come ipotesi più concreta. Il Torino resta alla finestra: se Baldanzi dovesse diventare disponibile, il club granata sarebbe pronto a inserirsi per garantirsi un giocatore di grande fantasia e prospettiva.

Tommaso Baldanzi

Tommaso Baldanzi

Centrocampo in evoluzione: Prati resta un’opzione

Nel pieno di una rivoluzione a centrocampo, il Torino non molla la pista che porta a Matteo Prati. Il ventunenne del Cagliari, reduce da una stagione positiva in Sardegna, è stato un pupillo dell’ex tecnico Vanoli, ma continua a godere di considerazione anche da parte di Baroni. L’addio imminente di Samuele Ricci, la partenza ormai certa di Karol Linetty e quella molto probabile di Adrien Tameze aprono spazi importanti nella mediana granata. Prati, con le sue qualità tecniche e la capacità di legare i reparti, rappresenterebbe un innesto strategico per il nuovo ciclo.

Un progetto giovane, ma ambizioso

L’identità del Torino che verrà sembra ormai delinearsi con sempre maggior chiarezza. Giovani di talento, in grado di dare subito un contributo concreto ma anche di crescere nel tempo, sono al centro del progetto tecnico affidato a Baroni. La missione di Davide Vagnati sarà costruire una squadra competitiva senza tradire i limiti di spesa imposti dalla società. Ma con i nomi che circolano – da Recoba a Fazzini, da Baldanzi a Prati – l’obiettivo non è soltanto quello di ringiovanire l’organico: il Toro vuole restare competitivo e, se possibile, alzare ulteriormente l’asticella.

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