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Il giovane centrocampista Niccolò Pisilli, uno dei punti fermi della Primavera della Roma, ha parlato ai canali ufficiali del club giallorosso. Pisilli si è raccontato a 360° in un podcast a tema. Di seguito le parole del giocatore. 

Dopo la sosta siamo calati a livello di risultati, però secondo me le prestazioni ci sono quasi sempre state. La sconfitta di Verona è stata una brutta batosta. Quando perdi devi prendere le cose positive e migliorare quelle negative. Ora siamo concentrati sul prossimo mese, che sarà importantissimo per la nostra stagione e ci dirà dove ci posizioneremo in campionato e con la Coppa Italia. La Coppa è un nostro obiettivo. La Roma? Sono qui da quando avevo otto anni. Sono tifoso da sempre, sognavo di giocare con questa maglia ma non pensavo che potesse realizzarsi. Oggi entrare in prima squadra è un obiettivo - ha spiegato Pisilli - ma se me lo avessero detto dieci anni fa avrei preso per matto chiunque. In passato subivo ritmo e fisicità, ma sono cose che ti fanno crescere anche a livello caratteriale. Adesso sogno di giocare all'Olimpico e rappresentare questa maglia. So cosa si prova a essere tifoso della Roma e non voglio deludere nessuno. Il settore giovanile? Secondo me la Roma è una delle migliori. Punta prima alla crescita del ragazzo che del giocatore. La prima cosa che ti insegnano a Trigoria è di salutare chiunque incontri, dall’allenatore della prima squadra al magazziniere. Gol più bello quest'anno? Sicuramente quello contro il Milan. Nazionale? Tengo tanto alla maglia azzurra. A giugno ci sarà l'Europeo, spero di andarci. I giovani? In Italia c'è un po' di paura di lanciarli. Ma serve del tempo per ambientarsi al cambio di ritmo tra Primavera e Serie A. All'estero forse c'è più pazienza ad aspettarli. Se mi sento pronto per il salto? Sì”. 

Roma, Pisilli e una storia d'amore a tinte giallorosse
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