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L'Atalanta potrebbe avere una seconda squadra nel campionato di Serie C. La Dea seguirebbe il modello inaugurato dalla Juventus nel 2018 e sarebbe la seconda società italiana ad avere una selezione U23 in terza serie, una formazione cuscinetto fra il campionato Primavera e la Serie A. La materia prima nel settore giovanile orobico c'è e i segnali sono incoraggianti. Un esempio? L'Italia U21 di Paolo Nicolato.

Ital-Dea

Marco Carnesecchi, Caleb Okoli, Giorgio Scalvini, Giorgio Cittadini e Nicolò Cambiaghi: sono questi i calciatori di proprietà dell'Atalanta a disposizione di Paolo Nicolato ad Euro U21 in Romania e Georgia, competizione che vedrà gli azzurrini impegnati nell'ultima partita del girone domani contro la Norvegia, gara decisiva per la qualificazione ai quarti di finale. Se aggiungiamo Matteo Lovato e Raoul Bellanova, sono 6 gli azzurrini U23 con un passato o un presente con la casacca della Dea, a dimostrazione di quanto sia attenta la società orobica in tema di giovani sia nella crescita del vivaio che nel calciomercato. I prospetti millennial del ct Nicolato sono solo alcuni dei tanti prospetti di livello ad essersi messi in mostra a Zingonia nel campionato Primavera 1 nel ciclo targato Massimo Brambilla: Alessandro Bastoni, Dejan Kulusevski e Musa Barrow hanno contribuito allo Scudetto U19 nel 2018 e 2019, mentre nel 2020 la Dea si è laureata campione d'Italia Primavera nonostante l'interruzione del campionato. Ma sbirciando nella lista dei prestati dell'Atalanta leggiamo altri nomi di calciatori futuribili: Samuel Giovane è stato un titolare dell'Ascoli in Serie B quest'anno, Federico Zuccon ha trovato con il Lecco una promozione da protagonista in C e Jacopo Sassi è il portiere classe 2003 con più minutaggio tra i professionisti

Anticipare gli step

L'Atalanta (non lo scopriamo oggi) ha un serbatoio eccezionale, ma fino a quest'anno ha seguito il modello italiano tradizionale per lanciare i talenti in Prima squadra. Primavera e poi girandola dai prestiti fra i professionisti con la chance di crescere distante dalla base per tornarci (chissà?) un giorno. Un sistema che, lo abbiamo constatato più volte, non funziona e non vale per tutti. Intendiamoci: se il calciatore è forte emerge sempre, nei contesti più disparati e nelle categorie più esigenti. Manca, però, l'accompagnamento graduale per chi non è pronto a 19 anni per giocare in Serie A o Serie B, al termine del percorso in Primavera. La seconda squadra può lanciare la Dea (ancora una volta) tra le società con la programmazione sportiva più lungimirante del nostro paese: Okoli si è guadagnato un posto nella rosa di Gasperini grazie alle esperienze con SPAL e Cremonese, lo stesso potrebbero fare Carnesecchi e Cambiaghi nella prossima stagione, ma tutto ciò sarebbe potuto accadere prima. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma quante chance in più avrebbero avuto di subentrare in Prima squadra negli anni scorsi rimanendo nel mondo orobico? Insomma, controllare e dare fiducia ai propri prospetti in casa, incanalarli nel mondo dei pro con la piena certezza che trovino la propria zona di comfort: se l'Atalanta lavorerà sull'onda dei risultati degli ultimi anni nel giro delle prossime stagioni potrebbe avere una buona dose di prodotti del vivaio tra i grandi, con benefici annessi sul piano della gestione dei costi. Meno calciatori presi sul calciomercato e meno contratti pesanti nel monte ingaggi, una gestione oculata che il presidente Percassi promuove da sempre.

I primi intepreti dell'Atalanta U23

E' vero, la Primavera della Dea non viene dall'annata più luccicante: salvezza matematica ottenuta solo all'ultima giornata e un passo indietro rispetto a tutte le precedenti edizioni del Primavera 1 in cui gli orobici avevano sempre centrato i play-off. Ora nell'Atalanta U23 potrebbero entrare tutti i Primavera uscenti: Bertini, Regonesi, Bernasconi, Chiwisa, Colombo, Muhameti, De Nipoti e Omar Shakur sono alcuni dei giocatori che potrebbero inaugurare il primissimo ciclo della seconda squadra della Dea. Da capire ancora quanti fuori quota saranno ammessi, mentre ci aspettiamo di vedere il numero di 20enni in U19 diminuito drasticamente rispetto ai tre o quattro dell'ultimo periodo. Siamo ancora in una fase embrionale, le notizie si rincorrono e di certezze nella rosa ce ne sono poche, ma la selezione U23 dell'Atalanta può segnare un passo in avanti decisivo per una delle big del nostro calcio.

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