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Inizia domani la seconda giornata di Euro U19 per l'Italia di Alberto Bollini. Gli azzurrini sfideranno il Portogallo per fare un altro passo in avanti in ottica qualificazione alla semifinale, fischio d'inizio alle 18. Dopo lo 0-4 contro Malta, l'Italia affronterà un'altra squadra che ha trovato i tre punti alla gara d'esordio grazie al 2-0 contro la Polonia, nonché una delle favorite per la vittoria finale.

L'identikit degli avversari

Provengono prevalentemente dalle big nazionali i calciatori selezionati dal ct Joaquim Milheiro, tecnico 44enne che dal 2015 allena le giovanili dei lusitani: da U15 a U19, l'ex-tecnico dell'academy del Porto ha preparato questo Europeo sin dal suo arrivo in U19 lo scorso agosto. Per caratteristiche e abilità dei singoli, lo si diceva in precedenza, il Portogallo è una delle favorite: squadra zeppa di individualità anarchiche che ama sviluppare la manovra sui suoi ritmi, mai da capogiro a dir la verità. Nel 4-3-3 portoghese i tre attaccanti non partecipano alla fase difensiva, ma aspettano il pallone per ripartire velocemente grazie alla propria velocità e tecnica. I ribaltamenti sono all'ordine del giorno, così come le occasioni concesse: contro la Polonia il Portogallo non ha subito gol, ma ha lasciato calciare gli avversari verso la porta con troppa frequenza vista la pericolosità delle singole azioni. Squadra permeabile, ma costantemente tagliente nelle combinazioni per andare a segnare.

Tra Porto e Sporting

Il portiere Gonçalo Ribeiro è il più giovane della squadra: classe 2006, gioca da due anni sotto età, abitudine che ben conosce visto il suo trascorso con il club. Con il Porto ha giocato la Youth League e ha disputato 9 gare con la seconda squadra dei Dragoes nonostante abbia compiuto 17 anni solo a gennaio. Un doppio salto che gli è valso la convocazione a Malta, anche in Nazionale è passato dalla U17 (di cui era capitano) alla U19. Il terzino destro Gonçalo Esteves è uno dei vari giocatori aggregati stabilmente al gruppo della Prima squadra della sua società di questa rosa: gioca nello Sporting, ha esordito in Champions League e ha giocato in coppa nazionale. Passato dalle giovanili del Porto (dove non trovava spazio) allo Sporting a 17 anni, Esteves ha giocato anche in prestito con l'Estoril per 6 mesi nel corso di quest'anno, in un biennio di crescita assoluta che gli ha consegnato la titolarità con la Nazionale di categoria. Sulla sinistra, invece, viaggia il trottolino Martim Marques, laterale mancino poco più alto di un metro e 70 che vanta la trafila fatta nello Sporting. Con Esteves ha formato la coppia di laterali dei biancoverdi in Youth League, ma con il club ha giocato soprattutto con la formazione B: ora lascerà la patria per volare direzione Svizzera, dove inizierà la sua carriera tra i pro con il Lugano. La coppia centrale è composta dal duo Antonio Ribeiro-Gabi Bras, entrambi del Porto: il primo supera di poco il 1.80m, con il club ha ballato tra U19 e seconda squadra, mentre il secondo ha segnato nella partita d'esordio contro la Polonia e ha fatto lo stesso percorso del compagno con i Dragoes, ma il contratto che lo lega fino al 2028 con il Porto è un segnale di come il club punti molto sul ragazzo di Povoa do Varzim.

Da compagno a rivale

Esplorando il centrocampo troviamo il primo profilo completamente “estero” dei lusitani: si tratta del medianone Yanis da Rocha, vertice basso del Troyes poco sotto il 1.90m. Nato a Colombes in Francia, da Rocha ha approcciato il mondo portoghese solo a novembre scorso quando ha ottenuto la prima convocazione in U19, contro la Polonia ha collezionato il suo terzo gettone. Destro di piede, agisce anche da difensore centrale, ma Milheiro lo ha scelto come bodyguard del suo centrocampo. Occhi ben aperti, invece, su Gustavo Sà, mezzala offensiva del Famaliçao: nato a Povoa do Varzim come Gabi Bras, anche lui ha un trascorso nel vivaio del Porto, ma da anni è un pilastro per una delle squadra che disputa la Liga de Portugal. Sà conta 15 presenze in massima serie e tra i pari età fa la differenza, soprattutto in zona gol (4 reti in 8 gare con la U19 portoghese). L'altra mezzala, Diogo Prioste del Benfica, è di maggior contenimento: capitano, leader, con le Aquile ha giocato sia in U19 che in U23 con il “nostro” Cher Ndour, calciatore che da quelle parti conoscono più che bene.

I tre tenori e una nostra conoscenza

Sbarchiamo all'attacco, sciorinando anche una curiosità: tra le alternative di Milheiro c'è il “nostro” Nabian Herculano dell'Empoli, che con i toscani ha debuttato in Serie A e giocato in Primavera con Antonio Buscè in panchina (ormai ex-tecnico dei giovani azzurri, l'anno prossimo allenerà la Vibonese). A destra gioca Carlos Borges del Manchester City, dominatore assoluto delle categorie giovanili tra U18 e U21 in Inghilterra. Ha vinto la Premier League 2 e il campionato nazionale U18, gioca dall'età di 10 anni nel settore giovanile dei Citizens e su di lui ci sarebbe il Palermo, club controllato dallo stesso proprietario degli inglesi. Borges gioca a sinistra, ma con la Nazionale parte da destra, negli ultimi tre anni ha segnato 55 gol e servito 42 assist, cifre impressionanti in fase realizzativa. Il suo dirimpettaio è Hugo Felix del Benfica, che contro la Polonia ha segnato un gol di pregevole fattura fra dribbling e conclusione in solitaria. Anche lui conosce bene Ndour, ma è a casa dove Hugo vanta l'esempio migliore: suo fratello è Joao Felix, ora in forza all'Atletico Madrid dopo il prestito al Chelsea. Hugo sembra aver ereditato parte delle qualità di Joao, tecnico, associativo e brillante con il pallone, con la Nazionale parte da sinistra nel tridente nonostante sia un trequartista puro. Il centravanti è Rodrigo Ribeiro, classe 2005 dello Sporting, società con più rappresentanti tra gli XI di questa Nazionale: Ribeiro ha segnato (e tanto in tutte le categorie) ha assaggiato l'aria della Champions League ed è stato aggregato al gruppo B del suo club. Non serve specificarlo, sarà uno dei pericoli per l'Italia.

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