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Atalanta -LEONARDO BARTOLINI
Atalanta -LEONARDO BARTOLINI

L'Atalanta sfida il Milan tra le mura amiche per mantenere viva la fiammella dei playoff. Il 18^ turno mette di fronte due realtà divise in classifica da cinque punti e cinque posizioni. I primi venti minuti della partita sono un monito per gli ospiti: sarà un pomeriggio lunghissimo. Ci pensa Bonanomi a inventare una traiettoria di una bellezza stordente per superare Raveyre e indirizzare la partita; il Milan viene spaventato nuovamente da un inserimento a fari spenti di un Colombo spaziale, che va a centimetri dal raddoppio. La gara scorre senza intoppi per la Dea, le seconde palle sono un marchio registrato dei ragazzi di Bosi e il Milan perde consistenza col passare dei minuti. Eppure, dal nulla, Camarda costruisce i presupposti per il pareggio: aggancio spaziale, si gira sul piede perno e scarica un destro violentissimo, disinnescato da Pardel. Nella ripresa i rossoneri prendono coraggio affidandosi totalmente al genio di Cuenca, che inventa e mette costantemente sotto pressione la difesa. Con la sostanza e il peso offensivo che si alza grazie all'ingresso di Simmelhack, il baricentro della Dea si abbassa sensibilmente: Camarda minaccia ancora Pardel, che risponde nuovamente di posizionamento e spinta sulle gambe. Nel finale, è ancora il portiere a griffare i tre punti con la presa sul diagonale di Simmelhack: Atalanta di sostanza e sacrificio, Milan che incappa in una frenata inattesa che toglie sicurezza al gruppo di Abate. 

La cronaca del match

Difensori: Pardel insuperabile, Comi resiliente

Pardel 7,5: cala due interventi fondamentali su Camarda, mettendo i sigilli alla porta. Posizionamento tra i pali, istinto e grande spinta sulle gambe gli ingredienti di questo clean sheet. 

Tavanti 6: primo tempo a velocità di crociera, con pochi sussulti fuori dagli schemi. Si sbottona leggermente di più nel secondo tempo. Dall'86' Obric S.V. 

Comi 6,5: all'ottantesimo sfida in campo aperto Simmelhack e lo rimonta clamorosamente. C'è un minimo dettaglio, lui dovrebbe essere affaticato dall'intensità di una partita giocata dall'inizio, ma sembra fresco come un subentrante. 

Tornaghi 6: rischia la frittata sul cross arrotato di Cuenca. Nell'arco dei novanta minuti è puntuale negli interventi e nelle chiusure. 

Ghezzi 6: buon lavoro di copertura, da esterno tenuto basso anche durante la fase offensiva. Dal 77' Chiggiato S.V. 

Centrocampisti: Colombo leader, Bonanomi indirizza

Colombo 7: con i suoi inserimenti destabilizza il pacchetto arretrato. La transizione offensiva parte sempre dalla sua lucidità nelle scelte. 

Manzoni 6,5: prestazione di fantasia e creatività, cerca spesso la combinazione con le punte e trova sempre la posizione più giusta per dare fastidio alla difesa schierata. 

Armstrong 6: tanto lavoro per chiudere la cerniera di centrocampo, eseguito con ordine. 

Bonanomi 7: pesca l'incrocio dei pali con un mancino folgorante, che stappa il match. Poco dopo prende un giallo di eccesso di foga, ma è il suo modo di giocare, sempre al limite tra genio e sregolatezza: prendere o lasciare, noi ce lo prendiamo volentieri. Dal 78' Martinelli S.V. 

Attaccanti: Vlahovic di sostanza, Vavassori discontinuo

Vlahovic 6,5: la sua sponda apre la possibilità del sinistro in porta per Bonanomi. Aldilà della definizione, assist o meno, è una giocata spartiacque. Il tutto all'interno di novanta minuti di lavoro per la squadra, quasi sempre spalle alla porta. 

Vavassori 6: meno continuo nelle giocate e negli spunti tra le linee. Qualche guizzo arriva, ma sono casi isolati che non mettono più di tanto sotto pressione la linea difensiva. Dal 78' Fiogbe S.V. 

Vlahovic Atalanta
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